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[2025-11-18] Assemblea popolare @ Palazzo Nuovo
ASSEMBLEA POPOLARE Palazzo Nuovo - Via Sant'Ottavio 20 a Torino (martedì, 18 novembre 18:00) Martedì 18 novembre Ore 18:00 - Palazzo Nuovo Assemblea popolare Da quasi due mesi l’Italia sta dimostrando un’incredibile volontà di lottare e opporsi al sistema vigente fatto di violenza, di morte e di guerra che permette a un genocidio di proseguire sotto gli occhi di tuttx. Abbiamo visto un movimento popolare capace di unire lotte che vogliono separate, bloccando l'intero paese il 22 settembre e il 3 ottobre. Da ogni parte della Terra si è detto “facciamo come in Italia”, il popolo palestinese stesso ci ha ringraziato per aver messo in campo l’unica cosa che ostacola il genocidio: il blocco delle armi e della filiera bellica. https://www.facebook.com/torino.per.gaza
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[2025-11-11] Assemblea cittadina di Torino per Gaza! @ Comala
ASSEMBLEA CITTADINA DI TORINO PER GAZA! Comala - corso Francesco Ferrucci 65/a, 10137 Torino (martedì, 11 novembre 18:00) Anche questo martedì, 11 novembre, come tutte le settimane vi invitiamo all'assemblea cittadina di Torino per Gaza! Questa settimana sarà presso lo spazio Comala, in Corso Ferrucci 65/A, alle ore 18:00! https://www.facebook.com/torino.per.gaza
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[2025-10-30] BLOCCHIAMO TUTTO @ Piazza Castello, Torino
BLOCCHIAMO TUTTO Piazza Castello, Torino - Torino, piazza Castello (giovedì, 30 ottobre 19:00) OGGI - giovedì 30 ottobre Ore 19:00 Piazza Castello Il regime israeliano ha ripreso i bombardamenti sulla Striscia causando oltre 100 morti nelle ultime 24 ore. Come sempre le zone prese di mira dalle forze di occupazione israeliane sono quelle nei pressi di ospedali, ad alta concentrazione di persone per arrecare il peggior danno possibile. A questi ennesimi vili attacchi bisogna rispondere con la mobilitazione nelle piazze. Il governo sostiene che le persone che si sono spese negli scioperi, nei blocchi, nei cortei e in altre azioni per interrompere le complicità del nostro Paese nel genocidio non hanno fatto nulla di concreto per la Palestina mentre i ministri sì. La verità è che l3 unich3 ad aver bloccato i carichi di armi verso il regime sionista siamo stat3 noi, non certo Meloni o Tajani. La "pace" che si intestano è quella fatta di bombardamenti a tappeto, a freddo contro una popolazione che ha appena iniziato a riprendere aria dopo 2 anni di incessanti operazioni genocidarie. Una volta di più siamo chiamat3 a non rimanere in silenzio, a non essere complici dell'ipocrisia del nostro governo. Questa sera ore 19:00 Piazza Palestina (piazza Castello) TORINO LO SA DA CHE PARTE STARE https://www.facebook.com/torino.per.gaza
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[2025-10-30] ASSEMBLEA PUBBLICA @ Piazza Castello, Torino
ASSEMBLEA PUBBLICA Piazza Castello, Torino - Torino, piazza Castello (giovedì, 30 ottobre 18:00) ASSEMBLEA PUBBLICA GIOVEDI 30 OTTOBRE H18 PIAZZA CASTELLO Dai luoghi di lavoro alla città, per la Palestina libera! Le ultime settimane hanno visto un'attivazione senza precedente nei luoghi di lavoro contro il genocidio in Palestina. Due scioperi generali - quello del 3 ottobre con un'adesione del 60% - blocchi diffusi e cortei oceanici si sono schierati a fianco della lotta per la liberazione della Palestina e contro le politiche di guerra e riarmo, individuando chiaramente le responsabilità del governo Meloni, che sostiene il genocidio portato avanti da Israele mentre continua ad impoverire le persone qui in Italia, sottraendo risorse a welfare, scuola, sanità per investire nell'industria della guerra che porta solo morte, devastazione ambientale e ulteriore aumento dei prezzi. Abbiamo scelto di bloccare tutto perché siamo consapevoli che il genocidio in Palestina è possibile perché qui, in Italia e in Europa, c'è un sistema politico ed economico che lo sostiene, e quindi è proprio qui che possiamo inceppare quel sistema. In tantissimi luoghi di lavoro, dalle fabbriche, alle scuole, dagli ospedali ai trasporti, alle università, ci siamo mobilitat3 per interrompere ogni complicità, ogni accordo con Israele, ogni indottrinamento alla guerra e allo sterminio. Abbiamo scritto appelli, proposto mozioni, promosso boicottaggi perché il nostro lavoro non può servire a sostenere un genocidio e ad alimentare la guerra globale. Sappiamo che il cessate il fuoco in questo momento non vuol dire interruzione della pulizia etnica, liberazione della Palestina, fine della corsa al riarmo. Per questo, vogliamo continuare a confrontarci, coordinarci, organizzarci insieme per la Palestina, contro la guerra e contro il governo Meloni.
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SOLIDARIETÀ A LƏ COMPAS ARRESTATƏ
Dopo una grande settimana di mobilitazioni in tutt’Italia, il governo, che sul piano pubblico continua a mantenere una posizione ambigua (e implicitamente complice) sul genocidio portato avanti da Israele, è invece risoluto ed efficiente nel portare avanti il suo progetto di repressione del dissenso interno. La storia di Anan, Alì e Mansour dimostra chiaramente sia la fame di repressione che l’asservimento allo Stato genocida. A Milano, dove 200000 persone hanno cercato di occupare la stazione centrale in segno di solidarietà col popolo palestinese, la repressione ha colpito con una brutalità tanto eccessiva quanto gratuita. Due compagnx minorenni organizzatx nell’ambito del CSA Lambretta sono statx arrestatx con motivazioni pretestuose e, dopo aver passato 3 notti in attesa di udienza al carcere Beccaria (tristemente noto per gli abusi della gestione), si sono trovatx ad affrontare aggravanti pesanti, domiciliari e, cosa di una gravità inaudita, persino il divieto di frequentare la scuola. A questo si aggiungono altri arresti e altre misure repressive come l’obbligo di firma per altrx compagnx maggiorenni.L’apparato repressivo mostra come la vera violenza non siano due vetrine rotte, le cui spese verrano prontamente coperte dalle assicurazioni dei marchi miliardari che hanno negli anni colonizzato la stazione centrale, ma la furia con cui lo Stato si scaglia contro qualunque espressione di dissenso che esca dai confini del “decoro”. Viene criminalizzato qualunque momento di piazza nel quale la rabbia, l’angoscia e il legittimo desiderio di lottare per un mondo migliore non si lascino imbrigliare all’interno di una cornice pacificata, innocua per chi sta al potere e accettabile per il pubblico moderato che guarda da casa, i cui sogni tranquilli non vanno perturbati.Queste misure repressive cercano di farci sentire solx e impotentx, sotto la perenne minaccia di uno Stato in grado di rovinare le nostre vite e la nostra salute fisica e mentale se non ci lasciamo disciplinare. Come CSOA Gabrio esprimiamo la nostra piena solidarietà e complicità a Lambretta, a tutti i collettivi di Milano che sono scesi in piazza il 22 settembre e a tuttx lx compagnx arrestatx. Lx ringraziamo per aver avuto il coraggio di sfidare il dispositivo di polizia che voleva impedire loro di esercitare il diritto di scioperare e di portare la legittima e doverosa solidarietà al popolo palestinese.In quelle stazioni c’eravamo tuttx e non avremo paura di tornarci nelle prossime settimane. Libertà per tuttx!
Antifascismo
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[2025-09-20] Corteo Regionale - Lottiamo contro il genocidio in palestina @ Piazza Statuto
CORTEO REGIONALE - LOTTIAMO CONTRO IL GENOCIDIO IN PALESTINA Piazza Statuto - Piazza Statuto, Torino (sabato, 20 settembre 14:30) l Coordinamento Piemontese per la Palestina invita tuttɜ coloro che vivono in Piemonte a mobilitarsi nelle giornate del 13 settembre con azioni di boicottaggio della filiera della guerra e delle aziende complici del genocidio o con altre iniziative e il 20 settembre con una grande manifestazione che si terrà a Torino per fermare la complicità delle nostre istituzioni con il regime israeliano.  È da ventitre mesi che abbiamo assistito a un intensificarsi delle manifestazioni in sostegno alla causa palestinese, in solidarietà con la resistenza popolare all’occupazione e, oggi, all’invasione della Striscia di Gaza e alla disgregazione della Cisgiordania da parte di Israele.  Quella che viene definita “l’unica democrazia del Medio Oriente”, uccide arbitrariamente attraverso le armi, la fame e la deprivazione di igiene e cure sanitarie la popolazione palestinese, mostrando il vero volto della decantata civiltà occidentale, che si vorrebbe esportare a suon di bombe a chi non si piega ai progetti coloniali sionisti e atlantisti.  Nonostante il governo israeliano utilizzi il pretesto degli ostaggi per compiere il genocidio più mediatizzato della storia, appare più che evidente che i suoi reali obiettivi non siano certo la liberazione dellɜ prigionierɜ e “la distruzione di Hamas”.  L’OBIETTIVO A CUI MIRA EFFETTIVAMENTE IL REGIME SIONISTA FIN DALLE SUE ORIGINI È UNA RADICALE PULIZIA ETNICA E L’ANNIENTAMENTO DEL POPOLO PALESTINESE, CON LA COMPLICITÀ DELLA GRAN PARTE DELLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE.  I governi occidentali sono stati costretti, dopo quasi due anni, a utilizzare il termine “genocidio”, dopo essersi tanto spesi per negare categoricamente che lo fosse, ma questo non basta se la denuncia non viene accompagnata da azioni concrete di embargo verso Israele, soprattutto quando vaste parti di società si mobilitano con determinazione per chiedere la fine del sostegno dei propri governi allo sterminio.  Questo piano criminale ha il fine dichiarato di impossessarsi non solo di tutta la terra palestinese, ma anche di altre regioni del Levante, con l’obiettivo, da parte dell’unico Stato a non aver mai ufficializzato i propri confini, di realizzare la “Grande Israele”. È un errore ritenere che questo progetto espansionistico sia nato recentemente dai partiti dell’estrema destra israeliana, come viene continuamente ripetuto dalla maggioranza dei nostri mass media, che dopo aver fallito nel tentativo di negare il genocidio, ora cercano di manipolare nuovamente la narrazione ascrivendone la responsabilità al solo governo Netanyahu. Sappiamo che quanto sta avvenendo è la naturale prosecuzione del progetto sionista, volto alla costituzione di un etnostato per il solo popolo ebraico.  LA PALESTINA NON È UN TERRITORIO CONTESO: È UN GRANDE SPECCHIO NEL QUALE L’OCCIDENTE VEDE RIFLESSO LA VERITÀ DEL SUO PASSATO COLONIALE.  In tutto questo, gli Stati Uniti, con la collaborazione degli storici alleati occidentali, violano importanti norme e sentenze del diritto internazionale, come il recente pronunciamento della  CIG che ribadisce l’illegalità dell’occupazione ordinando al regime israeliano di ritirarsi, esplicitando che per garantire il potere di poche persone si è dispostɜ a sacrificare la vita di popoli interi.  Lottare con e per la Palestina significa non essere schiavɜ di questo ricatto, avere il coraggio di affrontare l’arroganza di chi si pone come il padrone del mondo e si dichiara invincibile. La resistenza palestinese con decenni di lotte ha minato questa idea di presunta invincibilità e al contempo ha smascherato e reso evidente a tuttɜ la vera natura del regime israeliano, dandoci l’occasione collettiva di lottare per un orizzonte di libertà effettiva e desiderabile a partire dal rifiuto della tirannia imperialista e sionista, che aggredisce la vita di miliardi di persone in tutto il mondo.  Per questo organizziamo un momento di mobilitazione ampia e diffusa a cui vi invitiamo a partecipare, per lottare contro quello che è a tutti gli effetti un genocidio internazionale, poiché Israele (uno stato grande come la Lombardia che in due anni ha ucciso decine di migliaia di persone) non sarebbe stato in grado di portare avanti questo sterminio senza rifornimenti da parte dei governi e dalle aziende della morte di tutto il mondo, anche dell’Italia e del Piemonte.  C’è bisogno di una lotta internazionale, per riaffermare che il popolo palestinese che si batte per la propria liberazione, è un popolo fratello e la sua lotta è anche la nostra lotta, per proclamare, come nel Sudafrica dell’apartheid, che nessunɜ è liberɜ se non tuttɜ sono liberɜ.  DATE QUESTE CONSIDERAZIONI CI MOBILITIAMO IN TUTTO IL PIEMONTE IL 13 SETTEMBRE, CONFLUENDO POI A TORINO IL 20 SETTEMBRE, PER CHIEDERE ALLA REGIONE PIEMONTE DI:  * Farsi parte attiva nei confronti del Governo per far bloccare l’esportazione e l’importazione di armamenti e tecnologie militari e dual use verso e da Israele; * Interrompere i rapporti istituzionali e politici con lo stato israeliano; * Revocare ogni accordo economico, produttivo, commerciale, accademico e finanziario con il regime israeliano; * Escludere Israele da ogni iniziativa culturale e sportiva. CON LA PALESTINA FINO ALLA LIBERAZIONE!
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[2025-08-03] PRESIDIO CONTRO LA COMPLICITÀ DEL NOSTRO STATO NEL MASSACRO DI UN POPOLO @ piazza Carlo Felice - di fronte a Porta Nuova
PRESIDIO CONTRO LA COMPLICITÀ DEL NOSTRO STATO NEL MASSACRO DI UN POPOLO piazza Carlo Felice - di fronte a Porta Nuova - piazza carlo felice (domenica, 3 agosto 17:00) PRESIDIO CONTRO LA COMPLICITÀ DEL NOSTRO STATO NEL MASSACRO DI UN POPOLO Domenica 3 agosto - Ore 17:00 Piazza Carlo Felice, Torino (Davanti alla Stazione Porta Nuova) A Gaza non c'è più cibo, ma lo Stato italiano ha scelto di non sanzionare il regime israeliano. Al contempo all'Aquila questo stesso Stato processa Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh, accusandoli di aver resistito alla pulizia etnica in Cisgiordania, mentre a Torino si impegna nel reprimere chi in questi mesi ha protestato contro il genocidio. #presidio #stopgenocidio #freepalesti̇ne https://www.facebook.com/torino.per.gaza
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[2025-07-05] Mi Gaza es tu Gaza – Valsusa per la Palestina @ Avigliana
MI GAZA ES TU GAZA – VALSUSA PER LA PALESTINA Avigliana - via dei Testa (sabato, 5 luglio 16:30) Mi Gaza es tu Gaza – Valsusa per la Palestina 🇵🇸 Un anno e mezzo di massacri: 60.000 vittime, un popolo affamato, isolato, annientato dalla furia genocida di Israele. Non bastano le parole: servono azioni concrete. 📍Sabato 5 luglio ad Avigliana vogliamo costruire una grande manifestazione popolare per chiedere: • stop alla vendita di armi a Israele • interruzione dei rapporti diplomatici ed economici con Israele • sanzioni economiche immediate verso Israele • sospensione dell’accordo UE/Israele • riconoscimento dello Stato di Palestina • apertura del valico di Rafah per gli aiuti umanitari Non vogliamo essere complici. È nostro dovere scendere in piazza per affermare che non accettiamo questa barbarie. Anche in Cisgiordania la situazione è drammatica: oltre 1.200 attacchi di coloni in un anno e mezzo. Le violazioni del diritto internazionale da parte di Israele sono quotidiane: imprigionamenti, deportazioni, insediamenti illegali, e non ultimo il rapimento dellə attivistə della Freedom Flotilla. Il recente attacco all’Iran non può servire a distogliere l’attenzione da Gaza. Mi Gaza es tu Gaza è un appello alla solidarietà reale, che diventa azione politica. 📌 Ritrovo ore 16:30 in via dei Testa, Avigliana ➡️ Corteo fino al parco Alveare Verde 🎤 Testimonianze palestinesi 🗣️ Intervento del movimento BDS, che illustrerà come le nostre scelte individuali possano incidere attraverso il boicottaggio delle aziende che collaborano con Israele. La giornata si concluderà suonando e cantando per la Palestina: se hai uno strumento musicale portalo per suonare insieme 🎶 Partecipiamo e resistiamo anche da qui. Per Gaza. Per la Palestina. Per la giustizia.
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[2025-06-27] Tantura - proiezione film @ Giardino Leonardi
TANTURA - PROIEZIONE FILM Giardino Leonardi - Via Millio, 40 (venerdì, 27 giugno 21:30) Nel maggio del 1948, poco dopo l’inizio della guerra arabo-israeliana, il villaggio palestinese di Tantura viene conquistato dalle truppe israeliane. Decenni dopo, negli anni ’90, lo studente universitario israeliano Teddy Katz presenta una tesi basata su interviste a testimoni palestinesi e soldati israeliani, secondo cui si sarebbe verificato un massacro di civili da parte dell’esercito. La tesi suscita un’enorme polemica in Israele: l’università ritira il suo titolo e rimuove il lavoro, inizialmente valutato con il massimo dei voti, dalla propria biblioteca. Il regista Alon Schwarz, avendo accesso alle registrazioni originali delle interviste di Katz, decide di approfondire quanto accaduto. Come viene ricordato all’inizio del film: ciò che per gli israeliani è la Guerra d’Indipendenza, per i palestinesi è Al-Nakba – “la catastrofe”. Un documentario che attraverso interviste svela l'ideologia di pulizia etnica del colonialismo sionista in Palestina. Tantura è la storia di un villaggio palestinese, una di tante storie simili. Una pulizia etnica che continua tuttora nei Territori Occupati Palestinesi e nella Striscia di Gaza.
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