Il cosiddetto “piano Trump”, oggi avallato anche dall’ONU, continua a essere
presentato come una soluzione politica per il “conflitto israelo-palestinese”,
ma nella realtà consolida la logica di colonizzazione e di dominio che soffoca
la popolazione palestinese. Nel frattempo, l’esercito israeliano intensifica gli
attacchi contro Gaza e il Libano, mentre la situazione umanitaria in Palestina
precipita verso condizioni insostenibili.
Il governo italiano, nel frattempo, rilancia il tentativo di frenare le grandi
mobilitazioni del 28 settembre e del 3-4 ottobre con il DDL Gasparri: un
provvedimento che punta a usare la definizione di “antisemitismo” come clava per
colpire chi critica il sionismo, le politiche genocidarie di Israele, le
complicità del governo italiano e il generale clima di guerra che si sta
costruendo in Europa. Criminalizzare le posizioni anti-sioniste significa
colpire direttamente i movimenti che, in queste mobilitazioni, hanno sostenuto
la resistenza del popolo palestinese.
In un simile scenario, il movimento internazionale di solidarietà con la
resistenza palestinese non può rallentare. Anche per questo, domenica 23
novembre, al Centro sociale G. Costa di Bologna, la rete “Liberi/e di lottare –
contro lo stato di guerra e di polizia”, insieme a realtà studentesche,
insegnanti e collettivi di movimento, convoca un’assemblea nazionale contro il
DDL Gasparri e contro la guerra in Palestina. Ne parliamo con Pietro Basso,
della rete “Liberi/e di lottare”.
Tag - assemblea
ASSEMBLEA ANTIFASCISTA
Radio Blackout 105.250 - Via Cecchi 21/a, Torino
(mercoledì, 26 novembre 20:00)
Il 6 dicembre si terrà l'ennesimo raduno di neofascisti capitanato da Frank
Mascia. Lo stesso gruppo già attivo da un po' a Torino e non solo,gli stessi che
organizzano le così dette "ronde contro il degrado". Xenofobia, razzismo e
simili putrescenti ideali che, purtroppo, non a pochi, suscitano ancora
interesse e vengono considerati come il rimedio ai problemi che il sistema
genera per sua propria natura.
NON SI PUÒ RIMANERE INDIFFERENTI.
Mercoledì 26 novembre ore 20 si terrà alla sede di Radio Blackout un assemblea
aperta a tutti/e per discutere, organizzare una risposta e impedire l' ennesimo
trionfo dell' idiozia.
MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE ORE 20, RADIO BLACKOUT.
ASSEMBLEA POPOLARE NO TAV
Bussoleno - Salone Polivalente
(martedì, 2 dicembre 20:30)
ASSEMBLEA POPOLARE NO TAV VERSO LA MARCIA DELL'8 DICEMBRE
MARTEDÌ 2 DICEMBRE ORE 20,30
BUSSOLENO - POLIVALENTE
"Oggi, come allora, sentiamo forte la necessità di celebrare quelle due giornate
fondamentali per la nostra storia, tornando insieme per le strade e i sentieri
della valle.
Ricordare quei giorni, per noi, significa riaffermare che la lotta No Tav è una
battaglia di tutti e per tutti, una battaglia per il futuro della valle. Non
accettiamo supinamente ciò che è stato fatto alla nostra terra e alla nostra
gente. E non lo faremo mai: d’altronde, se neanche un metro di Tav è stato
ancora costruito, è grazie alla tenacia del popolo No Tav."
Notavinfo Notav
ASSEMBLEA POPOLARE
Palazzo Nuovo - Via Sant'Ottavio 20 a Torino
(martedì, 18 novembre 18:00)
Martedì 18 novembre
Ore 18:00 - Palazzo Nuovo
Assemblea popolare
Da quasi due mesi l’Italia sta dimostrando un’incredibile volontà di lottare e
opporsi al sistema vigente fatto di violenza, di morte e di guerra che permette
a un genocidio di proseguire sotto gli occhi di tuttx. Abbiamo visto un
movimento popolare capace di
unire lotte che vogliono separate, bloccando l'intero paese il 22 settembre e il
3 ottobre.
Da ogni parte della Terra si è detto “facciamo come in Italia”, il popolo
palestinese stesso ci ha ringraziato per aver messo in campo l’unica cosa che
ostacola il genocidio: il blocco delle armi e della filiera bellica.
https://www.facebook.com/torino.per.gaza
ASSEMBLEA CITTADINA DI TORINO PER GAZA!
Comala - corso Francesco Ferrucci 65/a, 10137 Torino
(martedì, 11 novembre 18:00)
Anche questo martedì, 11 novembre, come tutte le settimane vi invitiamo
all'assemblea cittadina di Torino per Gaza! Questa settimana sarà presso lo
spazio Comala, in Corso Ferrucci 65/A, alle ore 18:00!
https://www.facebook.com/torino.per.gaza
Il primo argomento della serata è stata l’assemblea “Nessun sostegno al
genocidio. Nessun accordo con Israele” che si terrà giovedì 30 ottobre alle 18
in piazza Castello. Ne abbiamo parlato con chi della nostra redazione sta
partecipando a queste assemblee e con due ospiti in studio tra i promotori delle
stesse. Si tratta del tentativo […]
INCONTRO I CANI DI DOMANI + MORIRE DI CANILE E S.A.P.A
Gelateria Popolare (Balon) - Via G. MAMELI 6 (Zona BALON)
(venerdì, 17 ottobre 18:00)
Secondo incontro del ciclo "I CANI DI DOMANI" alla Gelateria Popolare, Torino 17
ottobre dalle h.18.00 - “L’insostenibile eticità dell’allevamento canino” con
Benedetta Ciotoli. Una riflessione intorno e dentro il concetto di “allevamento
etico” dei cani di razza. - “Le conseguenze della sovrappopolazione canina”* con
Davide Cosentino. La sovrappopolazione canina riguarda la produzione massiva di
cani di razza, ennesima capitalizzazione edonistica dello sfruttamento animale.
- “Morire di canile”di Valeria Bernardi presentazione video del progetto
fotografico sulla condizione dei cani in canile. A sostegno di SAPA ( Sportello
Autogestito Prevenzione abbandono) - APERITIVO VEGAN con la collaborazione
OSTI_NATE Il ricavato andrà a sostegno di S.A.P.A e Progetto Svuota Canili Asti
—————————— 18 ottobre h.19 ASSEMBLEA APERTA per costruire e rendere attivo lo
Sportello Autogestito per la Prevenzione all'Abbandono (SAPA)
https://t.me/s_a_p_a Vi aspettiamo!
NO AL SALONE DEL PATRIARCAUTO!
Piazza Arbarello - -
(giovedì, 25 settembre 17:00)
AUTO-CRITICA
OVVERO COME LA MACCHINA CI RENDE PERSONE PEGGIORI!
- - -
In un mondo schiacciato dai fumi dei combustibili fossili e dai disastri
ambientali, celebrare la macchina è reazionario, oltre che distopico.
L'automotive è sempre in crisi, tenuto in vita dalle casse statali senza
generare un granchè di lavoro. Si racconta come ecologico, ma immette nelle
strade automobili ogni anno più larghe, che occupano spazio vitale e ci
costringono ai bordi delle corsie e su risicati marciapiedi.
Non è solo questione dell'aria che respiriamo, o dello spazio che (non)
occupiamo. È l'imposizione di un immaginario violento, inquinante e
insostenibile; è una promessa menzognera di libertà, che contestiamo in ogni sua
parte.
PROGRAMMA
- - -
[h 17.00] CICLOFFICINA MOBILE
Prepariamo le bici in vista della Future Parade di domenica
[h 18.30] ASSEMBLEA di AUTO-COSCIENZA
Decostruiamo il patriarc-auto da punti di vista non solo ecologisti
[h 20.30] APERITIVO E PROIEZIONI
Spritzofficina, cocktail anal e proiezioni in bianco e nero
A DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA E DEMOCRATICA
Ufficio Scolastico Regionale - Corso Vittorio Emanuele II 70
(mercoledì, 4 giugno 14:30)
H. 14.30 FLASH MOB - UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE / CORSO VITTORIO EMANUELE II
70
H. 16.30 - P.ZA CARLO FELICE - PIAZZA TEMATICA, PERFORMANCE, LEZIONI DI STRADA,
BIBLIOTECA VIVENTE.
Che tu sia docente, ATA, studentessa/studente o semplice cittadina/o solidale,
unisciti alla rete delle scuole che si stanno mobilitando e scendi in strada con
noi mercoledì 4 giugno 2025.
A difesa della scuola pubblica e democratica, le comunità educanti chiedono
rispetto! (Per firmare l’appello compila il MODULO FIRME)
Molte scuole della provincia di Torino sono in sofferenza.
Il caso più eclatante è quello del Liceo “N. Rosa” di Susa, che ha scioperato
compatto a febbraio contro l’ipotesi di dimensionamento e per ottenere la nomina
di un dirigente titolare in sostituzione dell'attuale reggente.
Ma le cronache cittadine ci hanno raccontato di mobilitazioni anche in altri
istituti.
Sotto le finestre dell’Ufficio Scolastico Regionale si sono, ad esempio,
radunate centinaia di persone in solidarietà con il personale dell’Istituto “G.
Colombatto”, che denunciava l'ambiente difficile, demotivante e scarsamente
collegiale.
Il Curie-Vittorini di Grugliasco si è invece guadagnato le pagine dei giornali
per la protesta del corpo docenti riguardo alla situazione di disorganizzazione,
scarsa trasparenza e tensione interna all’istituto.
Un forte disagio lo hanno manifestato - e a più riprese - anche le studentesse e
gli studenti dell’ITTS Grassi di Torino, la cui denuncia dell’inadeguatezza
delle proprie strutture scolastiche ha reso pubblica anche una certa
insofferenza verso il dissenso della dirigenza.
C’è un denominatore comune: la denuncia della postura autoritaria di taluni
dirigenti in nome della necessità di una scuola democratica. Quelle citate non
sono situazioni isolate, ma la punta di un iceberg. Il malessere è diffuso. Per
questo molte scuole, nelle loro varie componenti, hanno deciso di unire le
proprie forze per mobilitarsi in modo più efficace e denunciare pubblicamente
quanto sta accadendo.
Il dirigismo autocratico, la mortificazione degli Organi collegiali e la
compressione degli spazi di democrazia creano tensioni enormi il cui prezzo
rischia di essere pagato in termini di salute sul posto di lavoro, demotivazione
professionale e qualità del servizio offerto.
Mortificazione e senso di impotenza emergono anche nelle scuole che subiscono
gli effetti dei tagli degli organici - con riduzione dei corsi serali o
accorpamento di sezioni (come pare sia il caso del Giulio, del Boselli e del già
citato Curie-Vittorini) - senza che la contrarietà degli organi collegiali sia
presa in considerazione.
La nuova scuola che pretendono di imporci - tutta prona alle logiche di mercato,
dove si impara sempre meno e ci si addestra al lavoro, in cui emergono i presidi
manager o burocrati e il loro middle management - si scontra con ciò che rimane
della scuola democratica repubblicana e con gli strumenti giuridici che ancora
ne garantiscono la praticabilità.
L’attuale immobilismo dell’Ufficio Scolastico Regionale, tuttavia, sembrerebbe
incoraggiare il “bullismo istituzionale” di taluni presidi: e ciò alimenta il
clima di sfiducia e sconforto che aleggia nelle scuole di Torino e provincia.
D’altra parte, come interpretare l’assenza di risposta, almeno per ora, alle
decine di segnalazioni inoltrate all’USR su quanto succede nelle scuole del
territorio? A febbraio, il Direttore Generale, il dott. Stefano Suraniti, si è
addirittura rifiutato di ricevere le organizzazioni sindacali che avevano
indetto lo sciopero del Liceo Norberto Rosa (con un’adesione al 90%).
È il rovesciamento di quanto si tenta di insegnare con l’educazione civica alle
giovani generazioni, dal momento che le istituzioni, rinchiuse nei loro palazzi,
paiono respingere il dialogo con la cittadinanza.
La scuola esige rispetto.
L’USR ha il dovere istituzionale di farsi carico del disagio profondo e delle
richieste provenienti dalle comunità educanti e, dunque, per prima cosa deve
ASCOLTARE.
Per questo NOI TUTTE/I, DOCENTI, ATA, STUDENTESSE E STUDENTI E GENITORI DI
NUMEROSE SCUOLE DI TORINO E PROVINCIA CHIEDIAMO:
1. CHE L’USR RICEVA AL PIÙ PRESTO UNA DELEGAZIONE DELLE COLLEGHE E COLLEGHI
DEL “ROSA” UNITAMENTE ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI.
2. CHE IL DOTT. SURANITI RICORDI CON UNA CIRCOLARE A TUTTI I DIRIGENTI
SCOLASTICI CHE SONO TENUTI AL MASSIMO RISPETTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI IN UNO
SPIRITO DI DEMOCRAZIA SOSTANZIALE E NON FORMALE.
3. CHE SIANO ADOTTATE LE MISURE NECESSARIE AFFINCHÉ TUTTO IL PERSONALE
SCOLASTICO – AI SENSI DELLA NORMATIVA SUL BENESSERE A SCUOLA - SIA
EFFETTIVAMENTE RISPETTATO.
CI RIVOLGIAMO a tutte le colleghe e i colleghi, alle Rappresentanze Sindacali
appena elette nelle singole scuole - e alle loro Organizzazioni - affinché,
sottoscrivendo questo appello, si possa costruire la più larga unità possibile a
difesa della scuola democratica.
Per una scuola democratica che istruisca ed emancipi
Per la difesa degli organi collegiali Per restituire dignità alla scuola
Contro l’autoritarismo di alcuni dirigenti
Contro i dimensionamenti, i tagli e l’accorpamento delle classi
Contro la mercificazione della scuola
Contro le Nuove Indicazioni nazionali
Contro la scelta dei docenti di sostegno da parte delle famiglie
PER LA SCUOLA BENE COMUNE
ASSEMBLEA SCUOLA TORINO - COMITATO “INSIEME PER IL ROSA”
DUE GIORNI DI SCIOPERO CONTRO IL LAVORO POVERO - LAVORATOR3 BOA SENZA DIMORA
Torino -
(lunedì, 26 maggio 09:30)
BASTA LAVORO POVERO NEL SOCIALE: 2 GIORNI DI SCIOPERO
LAVORATOR3 VALDOCCO SERVIZIO BOA PER SENZA DIMORA
Siamo un gruppo di lavoratorə della Cooperativa Valdocco del servizio Boa per
persone senza dimora. Il mandato della BOA è agganciare le persone che vivono in
strada ai servizi comunali e privati della città e offrire loro supporto
materiale ed emotivo. Ciò è possibile grazie alla costruzione di relazioni
significative che vanno ad evolversi nel corso di mesi/anni. Nonostante il
nostro sia considerato un servizio di bassa soglia, nei fatti ci troviamo ad
affrontare questioni e relazioni riguardanti la progettualità di vita della
persona in diversi ambiti.
Vogliamo il riconoscimento del nostro operato che va oltre il mero
assistenzialismo materiale. Le nostre condizioni contrattuali e lavorative sono
inaccettabili, i nostri inquadramenti contrattuali non corrispondono affatto
alle mansioni richieste e alle competenze messe in campo da tuttə noi
quotidianamente; inoltre siamo costantemente espostə, senza tutele, a rischi di
ogni tipo (biologico, violenza verbale e/o fisica) spesso sottostimati. I nostri
stessi stipendi rientrano nella bassa soglia.
Per questo motivo abbiamo deciso di sindacalizzarci e mobilitarci. Con il
sindacato “CUB sanità” abbiamo aperto una vertenza con la cooperativa, da cui
ancora non abbiamo ricevuto risposte.
Le nostre rivendicazioni:
1. Aumenti salariali, adeguamento del livello contrattuale: vogliamo essere
pagatə per il lavoro che effettivamente svolgiamo, il nostro salario è sotto la
soglia di povertà. Siamo lavoratorə poverə, chiediamo quindi il livello D1.
2. Pagamento ore supplementari: chiediamo che le ore in più svolte vengano
retribuite con le maggiorazioni previste dal CCNL.
3. Permessi studio: chiediamo che vengano pagate a tuttə le ore di permesso
studio retribuite, molte di noi sono infatti studentesse lavoratrici con estreme
difficoltà a conciliare studio e lavoro.
4. Diritti sindacali: riconoscimento del sindacato CUB, in quanto maggiormente
rappresentativo, e delle sue RSA elette dalle lavoratrici e relativi diritti
sindacali.
Molte di questi problemi inoltre non riguardano solo il nostro servizio o solo
la cooperativa Valdocco ma tantissimə altrə lavoratorə del sociale. La crescente
esternalizzazione dei servizi ha fatto sì che la qualità dei servizi e le
condizioni di lavoro siano sempre più basse, con conseguenze sia per chi lavora
nel sociale sia per chi dovrebbe usufruire dei servizi, che sono sempre meno
accessibili.
Per questo il 26 e 27 maggio scioperiamo!
26/5 h. 15 Presidio all’assessorato alle politiche sociali, via Carlo Ignazio
Giulio 22
27/5 h. 9.30 ritrovo per lo sciopero indetto dalla CUB Sanità in Piazza Bengasi
27/5 h. 18.30 Assemblea pubblica sul lavoro sociale al Cecchi point.
A seguire apericena up to you per costruire una cassa di resistenza.
Per contribuire alla cassa mutua dell3 lavorator3:
* post IG: https://www.instagram.com/p/DJ_2g52soPn/?igsh=MW9hejlyNmY0eWZlbw==
* raccolta fondi Satispay:
https://web.satispay.com/download/qrcode/S6Y-SVN--F7C14417-0E2A-48FC-9F97-BEF728635086?locale=it_IT
* crowdfunding su produzioni dal basso: sostieni.link/38202
* puntata in radio:
https://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-20-05-2025/