25 APRILE 25 - CONTRO IMPERIALISMO E GUERRA
Csoa Gabrio - Via Millio 42, Torino
(venerdì, 25 aprile 13:00)
Ci avviciniamo a celebrare l'80esimo anniversario della liberazione dal
nazi-fascismo immersi in un'atmosfera da fine del mondo.
Se non fosse bastata la promessa distruttiva della crisi ecologica in cui siamo
immers*, con la sindemia del covid come trauma collettivo già quasi-rimosso, la
guerra aperta è nuovamente esplosa anche nella "pacifica" Europa.
Sappiamo bene che per i popoli e per le soggettività oppresse, così come per le
lavoratrici e i lavoratori, la guerra, nelle sue forme più esplicite delle bombe
in Palestina o in quelle meno dichiarate come femminicidi, transicidi, morti sul
lavoro o in mare, non si era mai fermata.
Al contempo però assistiamo ad un cambio di paradigma, esemplificato dai
discorsi intorno alla guerra guerreggiata, dal via libera al riarmo come unica
soluzione per salvarci dalla barbarie, dal riaccendersi dei nazionalismi e dalle
guerre commerciali.
Eppure, di fronte all'intensificarsi del genocidio in Palestina, all'aumento
vertigionoso delle spese in armamenti in Europa e nel mondo, alla violenta
repressione del dissenso che, partendo dagli USA di Trump e passando per la
"democratica" Germania, arriva fino alla fascistissima Italia, non è il momento
di abbandonarci allo sconforto nè di soccombere alla disillusione.
Il macro della geopolitica estera si riflette e rafforza nel micro delle nostre
vite e dei quartieri in cui viviamo come nodi in tensione da cui rispondere,
opporsi e resistere, soprattutto quando la sospensione totale di qualsiasi forma
di democrazia si rende evidente. Ci scontriamo infatti con disuguaglianze di
classe sempre più amplificate, le stesse che rendono impossibile a moltx avere
una casa ed arrivare a fine mese nonostante un contesto urbano colmo di spazi
abbandonati lasciati a marcire. Le città che abitiamo si rivelano divise in
frontiere interne che separano i quartieri “riqualificati”, accessibili a
poch*, da quelli “indecorosi”, raccontati come pericolosi attraverso le famose
“zone rosse” fino a rendere di nuovo legittimi e desiderabili luoghi di confine
e tortura come le carceri e i cpr. Nel clima di guerra diffuso, non sono solo le
fasce più marginalizzati a subire il neofascismo, siamo tutt noi, perché i tagli
all’istruzione, alla ricerca, alla salute pubblica, ai centri antiviolenza hanno
effetti reali sui corpi senza distinzioni, seppur con differenti gradi di
severità. In questo meccanismo stratificato, la guerra si presenta come realtà
pronta a riscrivere i presupposti di ulteriori divisioni sociali, nuovi sommersi
e salvati mentre si allarga la fascia di persone e corpi sacrificabili.
Se la confusione è grande sotto il cielo, il momento non è certo eccellente,
eppure il mondo è lungi dall'essere pacificato: in Palestina il movimento di
resistenza palestinese affronta con determinata ostinazione il tentativo di
cancellazione del loro popolo, negli Stati Uniti studentesse e studenti
infiammano le università sfidando l'ira repressiva del governo repubblicano,
mentre dal Chiapas arriva l'appello a costruire "il giorno dopo" della tempesta
capitalista.
IL 25 aprile ci pare allora quanto mai attuale, nel suo interrogarci in maniera
urgente, non solo oggi ma nelle lotte che animiamo tutti i giorni: di fronte
alle crisi del mondo che conosciamo, con i suoi immancabili risvolti violenti e
sanguinari, da che parte stiamo? Quali responsabilità, individuali e collettive,
ci chiamano all'azione?
Ieri come oggi, resistere rimane per noi una postura necessaria quanto
diversificata nella molteplicità di pratiche, forme e idee disposte a
contrastare imperialismi e fascismi vecchi e nuovi. Che sia nell'opporsi a
progetti estrattivi ed ecocidi tramite sabotaggi e picchetti, occupando
fabbriche e rivoluzionando gli assetti produttivi in chiave anti-capitalista,
dis-armando una guerra contro le donne e le soggettività non conformi al mito
patriarcale e alle sue soluzioni punitive e securitarie. Smontando il mito del
progresso e della pace basate su violenza e sfruttamento lontano dai nostri
occhi. Resistiamo e ci organizziamo nella lotta liberando spazi e menti,
salvando il desiderio di un'alternativa rispetto a un mondo in fiamme, occupando
case, palazzi, quartieri e università per dar spazio a nuove forme del sociale,
di alleanze e di solidarietà nelle lotte di ciascun contro nemici comuni, perchè
nessunx rimanga solx.
Oggi, dopo 80 anni, siamo qui per ricordare, e per non dimenticare mai, il costo
della nostra libertà e la sua necessità, uno sforzo continuo da compiere
insieme, giorno dopo giorno.
Sarà un giorno di festa e di lotta, vogliamo passarlo con l nostr compagn, sicur
che le nostre strade si incontreranno ancora e spesso nei tempi prossimi di
resistenza.
Fino alla rivoluzione
PROGRAMMA
Tag - Zona San Paolo Antifascista
25 APRILE 25 - CONTRO IMPERIALISMO E GUERRA
Pedonale Dante Di Nanni - Via Dante Di Nanni
(venerdì, 25 aprile 13:00)
Ci avviciniamo a celebrare l'80esimo anniversario della liberazione dal
nazi-fascismo immersi in un'atmosfera da fine del mondo.
Se non fosse bastata la promessa distruttiva della crisi ecologica in cui siamo
immers*, con la sindemia del covid come trauma collettivo già quasi-rimosso, la
guerra aperta è nuovamente esplosa anche nella "pacifica" Europa.
Sappiamo bene che per i popoli e per le soggettività oppresse, così come per le
lavoratrici e i lavoratori, la guerra, nelle sue forme più esplicite delle bombe
in Palestina o in quelle meno dichiarate come femminicidi, transicidi, morti sul
lavoro o in mare, non si era mai fermata.
Al contempo però assistiamo ad un cambio di paradigma, esemplificato dai
discorsi intorno alla guerra guerreggiata, dal via libera al riarmo come unica
soluzione per salvarci dalla barbarie, dal riaccendersi dei nazionalismi e dalle
guerre commerciali.
Eppure, di fronte all'intensificarsi del genocidio in Palestina, all'aumento
vertigionoso delle spese in armamenti in Europa e nel mondo, alla violenta
repressione del dissenso che, partendo dagli USA di Trump e passando per la
"democratica" Germania, arriva fino alla fascistissima Italia, non è il momento
di abbandonarci allo sconforto nè di soccombere alla disillusione.
Il macro della geopolitica estera si riflette e rafforza nel micro delle nostre
vite e dei quartieri in cui viviamo come nodi in tensione da cui rispondere,
opporsi e resistere, soprattutto quando la sospensione totale di qualsiasi forma
di democrazia si rende evidente. Ci scontriamo infatti con disuguaglianze di
classe sempre più amplificate, le stesse che rendono impossibile a moltx avere
una casa ed arrivare a fine mese nonostante un contesto urbano colmo di spazi
abbandonati lasciati a marcire. Le città che abitiamo si rivelano divise in
frontiere interne che separano i quartieri “riqualificati”, accessibili a
poch*, da quelli “indecorosi”, raccontati come pericolosi attraverso le famose
“zone rosse” fino a rendere di nuovo legittimi e desiderabili luoghi di confine
e tortura come le carceri e i cpr. Nel clima di guerra diffuso, non sono solo le
fasce più marginalizzati a subire il neofascismo, siamo tutt noi, perché i tagli
all’istruzione, alla ricerca, alla salute pubblica, ai centri antiviolenza hanno
effetti reali sui corpi senza distinzioni, seppur con differenti gradi di
severità. In questo meccanismo stratificato, la guerra si presenta come realtà
pronta a riscrivere i presupposti di ulteriori divisioni sociali, nuovi sommersi
e salvati mentre si allarga la fascia di persone e corpi sacrificabili.
Se la confusione è grande sotto il cielo, il momento non è certo eccellente,
eppure il mondo è lungi dall'essere pacificato: in Palestina il movimento di
resistenza palestinese affronta con determinata ostinazione il tentativo di
cancellazione del loro popolo, negli Stati Uniti studentesse e studenti
infiammano le università sfidando l'ira repressiva del governo repubblicano,
mentre dal Chiapas arriva l'appello a costruire "il giorno dopo" della tempesta
capitalista.
IL 25 aprile ci pare allora quanto mai attuale, nel suo interrogarci in maniera
urgente, non solo oggi ma nelle lotte che animiamo tutti i giorni: di fronte
alle crisi del mondo che conosciamo, con i suoi immancabili risvolti violenti e
sanguinari, da che parte stiamo? Quali responsabilità, individuali e collettive,
ci chiamano all'azione?
Ieri come oggi, resistere rimane per noi una postura necessaria quanto
diversificata nella molteplicità di pratiche, forme e idee disposte a
contrastare imperialismi e fascismi vecchi e nuovi. Che sia nell'opporsi a
progetti estrattivi ed ecocidi tramite sabotaggi e picchetti, occupando
fabbriche e rivoluzionando gli assetti produttivi in chiave anti-capitalista,
dis-armando una guerra contro le donne e le soggettività non conformi al mito
patriarcale e alle sue soluzioni punitive e securitarie. Smontando il mito del
progresso e della pace basate su violenza e sfruttamento lontano dai nostri
occhi. Resistiamo e ci organizziamo nella lotta liberando spazi e menti,
salvando il desiderio di un'alternativa rispetto a un mondo in fiamme, occupando
case, palazzi, quartieri e università per dar spazio a nuove forme del sociale,
di alleanze e di solidarietà nelle lotte di ciascun contro nemici comuni, perchè
nessunx rimanga solx.
Oggi, dopo 80 anni, siamo qui per ricordare, e per non dimenticare mai, il costo
della nostra libertà e la sua necessità, uno sforzo continuo da compiere
insieme, giorno dopo giorno.
Sarà un giorno di festa e di lotta, vogliamo passarlo con l nostr compagn, sicur
che le nostre strade si incontreranno ancora e spesso nei tempi prossimi di
resistenza.
Fino alla rivoluzione
PROGRAMMA
RECLAIM THE THEATRE - SIAMO MOLTITUDINI. BATTERI, VIRUS E SIMBIOSI ATTORNO A NOI
Pedonale Dante Di Nanni - Via Dante Di Nanni
(venerdì, 25 aprile 18:30)
Con la volontà di riappropriarsi di questa forma d’arte come veicolo espressivo,
divulgativo e sociale.
Con la consapevolezza che il teatro è quasi sempre in grado di abbracciare le
rivoluzioni e diventarne un megafono potente e privilegiato.
Speriamo che, a loro volta, anche le nostre rivoluzioni possano intessere un
legame profondo e fertile con il teatro.
Torna Reclaim the Theatre
biglietto: cappello
Ecco la nuova frontiera della vita: il microbiota. Quell’ecosistema di batteri,
quella giungla che abita il nostro corpo. Un vero e proprio cervello che è la
fonte della produzione delle emozioni. Una storia che ha miliardi di anni.
Batteri e virus ci sono sempre stati e si sono intrecciati con piante, animali e
funghi.
Hanno purtroppo una brutta fama… in questi tempi siamo diventati tutti più
sospettosi MA Il microbiota ci ricorda che la vita è un insieme di simbiosi tra
diversi. Tutto è interconnesso, lo vediamo nel nostro corpo, tra batteri e
pesci, tra l’Amazzonia e il Sahara, in ogni organismo vivente. Persino le
galassie sono interconnesse tra di loro!
Ecco che non siamo mai soli anche quando siamo soli. Allora pensiamoci meno come
individui e più come una multispecie.
Non siamo unici, ma una moltitudine mutevole.
Un progetto di: SemiVolanti/Altri Mondi Bike Tour
Regia: Valerio Gatto Bonanni
Di e con: Guido Bertorelli, Valerio Gatto Bonanni
Scene, costumi, bici, oggetti: Bianca Sitzia, Pierluigi di Silvestro
Illustrazioni: Guido Bertorelli
Partners: Movimento per la Decrescita Felice, aSud
Con la consulenza scientifica di: Dott. Gianluca Ianiro, Prof. Antonio Caprioli,
Dott.ssa Lorena Cosimi
Sito compagnia SemiVolanti: sito web
SIto progetto AltriMondi BIke Tour: http://altrimondibiketour.it/
facebook @Altri Mondi Bike Tour ; @SemiVolanti
ig: @luomoludico ; @valeriogattobonanni
foto qui
TIENDITA POPULAR - MERCATINO DELLE AUTOPRODUZIONI
Csoa Gabrio - Via Millio 42, Torino
(martedì, 21 gennaio 16:00)
Un nuovo appuntamento con il mercatino della Tiendita Popular è alle porte,
pronto a colorare il csoa Gabrio con la creatività, l'impegno e
l'autorganizzazione che ci contraddistinguono.
Insieme alle nostre banchette ricche di autoproduzioni troverete anche la
consegna dei prodotti solidali di SOS Rosarno, perché sostenere filiere etiche e
giuste è una scelta politica, oltre che di qualità.
Martedì 21 gennaio, dalle 16 alle 20, unitevi a noi per un pomeriggio
all'insegna della condivisione, del mutualismo e della solidarietà. Sarà
l'occasione perfetta per incontrarsi, curiosare tra le nostre creazioni e
costruire insieme comunità dal basso.
Vi aspettiamo!
LETTURA CON IACOPO RICCI AUTORE DEL LIBRO "SEDICI CORDE" + ALLENAMENTO BOXE
Palestra Popolare Dante Di Nanni - Via Millio 42, Torino
(sabato, 23 novembre 16:30)
Il 23 novembre la palestra popolare Dante di Nanni ospiterà Iacopo Ricci, autore
del libro "Sedici corde" edito da Red Star press e allenatore della palestra
popolare "La popolare palestra indipendente" di Roma all'interno dello spazio
Acrobax. La giornata inizierà con lettura di alcuni pezzi del libro, seguita da
un allenamento condiviso di pugilato.
Siamo molto felici di poter ospitare Iacopo e questo evento sarà un'occasione
per condividere pratiche, idee e prospettive sulla boxe popolare, sia a parole
durante la presentazione sia a pugni durante l'allenamento 🥊
Vi aspettiamo numeros3 sabato 23 novembre dalle 16:30 al CSOA Gabrio, via Millio
41
Lunga vita allo sport popolare!
CSOA GABRIO 30 ANNI DI LOTTA
Csoa Gabrio - Via Millio 42, Torino
(venerdì, 11 ottobre 21:00)
CSOA GABRIO 30 ANNI DI LOTTA
Csoa Gabrio - Via Millio 42, Torino
(sabato, 19 ottobre 22:00)
CSOA GABRIO 30 ANNI DI LOTTA
Csoa Gabrio - Via Millio 42, Torino
(sabato, 23 novembre 22:00)
PASSEGGIATA RUMOROSA
Pedonale Dante Di Nanni - Via Dante Di Nanni
(domenica, 21 aprile 21:00)
Passeggiata rumorosa transfemminista!
A un anno e mezzo di distanza chiediamo nuovamente a tuttə, sorelle, compagnə di
unirsi a noi e attraversare le strade di Borgo San Paolo.
Pochi giorni fa un'altra donna è stata stuprata, violentata dentro l'androne di
un palazzo. A poche centinaia di metri da un presidio con 7 camionette e altri
mezzi ausiliari delle FFOO chiamato a difendere la legalità e la sicurezza del
quartiere.
Ci fa vomitare attraversare strade piene di inutili sbirri, non ci fa sentire
sicure, ci fa incazzare perchè nel frattempo noi moriamo e veniamo abusate e la
risposta machista di questore e politicanti vari è un insulto che non siamo più
disposte ad accettare nel silenzio.
Siamo arrabbiate perché non è possibile che nessun abbia sentito nulla in una
zona altamente popolata come la nostra. Non è possibile che questa violenza si
sia perpetrata nell'indifferenza. Come un anno e mezzo fa ribadiamo tuttə
assieme che le strade sicure le facciamo noi, con i nostri corpi e la nostra
sorellanza.
Sorella non sei sola. Sorellə insieme siamo più forti.
Vi aspettiamo piene di rabbia domenica 21 alle ore 21.00 all'imbocco di dante di
Nanni pedonale Piazza Sabotino.
Facciamoci sentire.
25 APRILE CONTRO OGNI FASCISMO PER UNA COMUNITÀ RESISTENTE
Via Di Nanni pedonale -
(giovedì, 25 aprile 12:00)
★ COMUNICATO ★
★ PROGRAMMA★
★ EVENTI IN AVVICINAMENTO ★