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[2025-04-25] 25 APRILE 25 - CONTRO IMPERIALISMO E GUERRA @ Pedonale Dante Di Nanni
25 APRILE 25 - CONTRO IMPERIALISMO E GUERRA Pedonale Dante Di Nanni - Via Dante Di Nanni (venerdì, 25 aprile 13:00) Ci avviciniamo a celebrare l'80esimo anniversario della liberazione dal nazi-fascismo immersi in un'atmosfera da fine del mondo. Se non fosse bastata la promessa distruttiva della crisi ecologica in cui siamo immers*, con la sindemia del covid come trauma collettivo già quasi-rimosso, la guerra aperta è nuovamente esplosa anche nella "pacifica" Europa. Sappiamo bene che per i popoli e per le soggettività oppresse, così come per le lavoratrici e i lavoratori, la guerra, nelle sue forme più esplicite delle bombe in Palestina o in quelle meno dichiarate come femminicidi, transicidi, morti sul lavoro o in mare, non si era mai fermata.  Al contempo però assistiamo ad un cambio di paradigma, esemplificato dai discorsi intorno alla guerra guerreggiata, dal via libera al riarmo come unica soluzione per salvarci dalla barbarie, dal riaccendersi dei nazionalismi e dalle guerre commerciali. Eppure, di fronte all'intensificarsi del genocidio in Palestina, all'aumento vertigionoso delle spese in armamenti in Europa e nel mondo, alla violenta repressione del dissenso che, partendo dagli USA di Trump e passando per la "democratica" Germania, arriva fino alla fascistissima Italia, non è il momento di abbandonarci allo sconforto nè di soccombere alla disillusione. Il macro della geopolitica estera si riflette e rafforza nel micro delle nostre vite e dei quartieri in cui viviamo come nodi in tensione da cui rispondere, opporsi e resistere, soprattutto quando la sospensione totale di qualsiasi forma di democrazia si rende evidente. Ci scontriamo infatti con disuguaglianze di classe sempre più amplificate, le stesse che rendono impossibile a moltx avere una casa ed arrivare a fine mese nonostante un contesto urbano colmo di spazi abbandonati lasciati a marcire. Le città che abitiamo si rivelano divise in frontiere interne che separano i quartieri  “riqualificati”, accessibili a poch*, da quelli “indecorosi”, raccontati come pericolosi attraverso le famose “zone rosse” fino a rendere di nuovo legittimi e desiderabili luoghi di confine e tortura come le carceri e i cpr. Nel clima di guerra diffuso, non sono solo le fasce più marginalizzati a subire il neofascismo, siamo tutt noi, perché i tagli all’istruzione, alla ricerca, alla salute pubblica, ai centri antiviolenza hanno effetti reali sui corpi senza distinzioni, seppur con differenti gradi di severità. In questo meccanismo stratificato, la guerra si presenta come realtà pronta a riscrivere i presupposti di ulteriori divisioni sociali, nuovi sommersi e salvati mentre si allarga la fascia di persone e corpi sacrificabili. Se la confusione è grande sotto il cielo, il momento non è certo eccellente, eppure il mondo è lungi dall'essere pacificato: in Palestina il movimento di resistenza palestinese affronta con determinata ostinazione il tentativo di cancellazione del loro popolo, negli Stati Uniti studentesse e studenti infiammano le università sfidando l'ira repressiva del governo repubblicano, mentre dal Chiapas arriva l'appello a costruire "il giorno dopo" della tempesta capitalista. IL 25 aprile ci pare allora quanto mai attuale, nel suo interrogarci in maniera urgente, non solo oggi ma nelle lotte che animiamo tutti i giorni: di fronte alle crisi del mondo che conosciamo, con i suoi immancabili risvolti violenti e sanguinari, da che parte stiamo? Quali responsabilità, individuali e collettive, ci chiamano all'azione? Ieri come oggi, resistere rimane per noi una postura necessaria quanto diversificata nella molteplicità di pratiche, forme e idee disposte a contrastare imperialismi e fascismi vecchi e nuovi. Che sia nell'opporsi a progetti estrattivi ed ecocidi tramite sabotaggi e picchetti, occupando fabbriche e rivoluzionando gli assetti produttivi in chiave anti-capitalista, dis-armando una guerra contro le donne e le soggettività non conformi al mito patriarcale e alle sue soluzioni punitive e securitarie. Smontando il mito del progresso e della pace basate su violenza e sfruttamento lontano dai nostri occhi. Resistiamo e ci organizziamo nella lotta liberando spazi e menti, salvando il desiderio di un'alternativa rispetto a un mondo in fiamme, occupando case, palazzi, quartieri e università per dar spazio a nuove forme del sociale, di alleanze e di solidarietà nelle lotte di ciascun contro nemici comuni, perchè nessunx rimanga solx.  Oggi, dopo 80 anni, siamo qui per ricordare, e per non dimenticare mai, il costo della nostra libertà e la sua necessità, uno sforzo continuo da compiere insieme, giorno dopo giorno. Sarà un giorno di festa e di lotta, vogliamo passarlo con l nostr compagn, sicur che le nostre strade si incontreranno ancora e spesso nei tempi prossimi di resistenza.  Fino alla rivoluzione PROGRAMMA
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[2025-04-11] SCIOPERO GENERALE @ Piazza Castello - Torino
SCIOPERO GENERALE Piazza Castello - Torino - Torino, piazza Castello, di fronte alla Prefettura (venerdì, 11 aprile 11:00) 11 APRILE: SCIOPERO GENERALE DI TUTTI I SETTORI PUBBLICI E PRIVATI! PERCHÈ FARE SCIOPERO? Contro il genocidio in corso del popolo palestinese e il massacro interimperialista in Ucraina: stop al traffico di armi, fermiamo la logistica di guerra! Contro il piano #rearmeurope che prevede una spesa militare di 800 miliardi di euro: ai proletari non servono droni, carri armati, aerei da combattimento e munizioni ma servizi pubblici, istruzione, trasporti e sanità! Contro il decreto-sicurezza e lo stato di polizia volto a reprimere lotte sociali e sindacali, che ridisegna i confini dei servizi segreti per legalizzare il terrorismo di Stato! Contro tutte le politiche lacrime e sangue che piovono sui lavoratori: rivendichiamo aumenti salariali in tutti settori, stop a licenziamenti, ristrutturazioni e casse integrazioni, riduzione generalizzata dell'orario di lavoro a parità di salario! https://www.facebook.com/sicobas.torino/?locale=it_IT
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Contro le guerre, per una lotta comune – incontro con Said Bouamama
Il 18 gennaio 2025 si è tenuto un incontro pubblico al Cecchi Point – organizzato dal collettivo Ujamaa, lo Spazio Popolare Neruda e Infoaut – con Said Bouamama, sociologo e storico militante antirazzista franco-algerino. Il discorso di Said prende avvio da una cornice di analisi del reale che interpella le realtà militanti: ci troviamo in […]
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[2025-01-18] Contro le guerre, per una lotta comune. Dalla resistenza in Palestina e in Siria alla lotta antirazzista e antimperialista nei nostri quartieri. @ Cecchi point
CONTRO LE GUERRE, PER UNA LOTTA COMUNE. DALLA RESISTENZA IN PALESTINA E IN SIRIA ALLA LOTTA ANTIRAZZISTA E ANTIMPERIALISTA NEI NOSTRI QUARTIERI. Cecchi point - Via antonio cecchi 17 (sabato, 18 gennaio 15:30) SABATO 18 GENNAIO ORE 15.30 dibattito “Contro le guerre, per una lotta comune. Dalla resistenza in Palestina e in Siria alla lotta antirazzista e antimperialista nei nostri quartieri.” Insieme a Said Bouamama vogliamo proporre una lettura della fase di guerra globale oggi. Dalla guerra in Ucraina alle porte dell’Europa, agli scenari di guerra genocida portata avanti in Palestina e agli interessi occidentali che aggrediscono il territorio siriano, ci sembra importante tracciare linee comuni nell’ottica di costruire un’opposizione alla guerra anche sui nostri territori. Questo incontro vuole coinvolgere chi ha partecipato alle mobilitazioni per la Palestina in città, chi si attiva nelle università, nelle scuole, chi vive i quartieri popolari, perché con uno sguardo alle resistenze che si sviluppano altrove é urgente, a partire dalle lotte, fare fronte comune per contrapporsi alla guerra anche qui. A seguire panini alla griglia e musica!
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[2024-11-29] LA VARIANTE UMANA. ASSEMBLEA CONTRO LA GUERRA @ Roma, Università la Sapienza, Aula Autogestita VI
LA VARIANTE UMANA. ASSEMBLEA CONTRO LA GUERRA Roma, Università la Sapienza, Aula Autogestita VI - Facoltà di Lettere e Filosofia (venerdì, 29 novembre 16:30) LA VARIANTE UMANA. GIORNATE DI LOTTA A ROMA. 29 NOVEMBRE, LA SAPIENZA, AULA VI AUTOGESTITA, FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA ASSEMBLEA PUBBLICA "BLOCCHIAMO GLI INGRANAGGI DELLA GUERRA" ORE 16.30
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