LIBERAZIONI 2025
Luserna San Giovanni - Airali via primo maggio 199
(giovedì, 24 aprile 16:00)
Presidio davanti alla Collins Aerospace,
Collins Aerospace è uno dei fiori all’occhiello dell’industria bellica
aerospaziale piemontese, produttrice di sistemi d’arma sempre più automatizzati
e micidiali.
I nemici di ieri e di oggi sono sempre gli stessi: i fabbricanti di morte per
gli sfruttati. Inceppiamo la filiera bellica a partire dai nostri territori. La
guerra inizia da qui.
LIBERAZIONI 2025
Per un 25 aprile popolare e ribelle, lontano dalla retorica istituzionale,
vicino a chi lotta oggi.
A 80 anni esatti dall’insurrezione di quel 25 aprile che avrebbe dovuto liberare
tutti, definitivamente, dal fascismo, le istituzioni si apprestano a celebrare i
loro riti da sempre vuoti di significato e oggi più che mai intrisi di
propaganda patriottica.
Le destre accelerano con il revisionismo storico e le sinistre arrancano intorno
ad un antifascismo opportunista e di maniera, entrambi gli schieramenti
bene/dicono l'economia bellicista dimenticando i bisogni reali della gente.
Discorsi di circostanza sulla pace e la democrazia si sprecano mentre venti di
guerra e di morte agitano bandierine e nastri tricolori sulle lapidi polverose
dei partigiani caduti.
Chi aveva vent’anni e combatteva, armi in pugno, il nemico fascista, ormai non
c’è più per raccontare e la memoria di quei giorni liberi ed esaltanti non può
essere solo un bel mazzo di fiori o una canzone, la solita canzone, ben
intonata.
La memoria vive nelle lotte del presente, ogni giorno, contro il fascismo che
non se ne è mai andato abbastanza, che si aggiorna, che si rifà il trucco, che
ammorba la società e la trascina in un vortice di guerra, devastazione,
ignoranza, razzismo e sfruttamento.
Oggi più che mai bisogna essere partigiani, scegliere da che parte stare, senza
esitazione né paura.
Tag - resistenza
LIBERAZIONI 2025
Scuoletta Coppieri - Via Coppieri 46 Torre Pellice TO
(martedì, 22 aprile 18:00)
RESISTENZE CONTADINE tra passato, presente e futuro
In occasione del cinquecentenario della lotta dei contadini che incendiò il
cuore dell’Europa fino al suo apice nel 1525, ripercorriamo alcune tappe
storiche e riflettiamo su questioni vive e feconde ancora oggi. In vista di una
3giorni di confronti su storie e resistenze contadine che si terrà in Val
Pellice il 20-21-22 Giugno.
Dalle 18 aperitivo, a seguire confronto e chiacchere.
LIBERAZIONI 2025
Per un 25 aprile popolare e ribelle, lontano dalla retorica istituzionale,
vicino a chi lotta oggi.
A 80 anni esatti dall’insurrezione di quel 25 aprile che avrebbe dovuto liberare
tutti, definitivamente, dal fascismo, le istituzioni si apprestano a celebrare i
loro riti da sempre vuoti di significato e oggi più che mai intrisi di
propaganda patriottica.
Le destre accelerano con il revisionismo storico e le sinistre arrancano intorno
ad un antifascismo opportunista e di maniera, entrambi gli schieramenti
bene/dicono l'economia bellicista dimenticando i bisogni reali della gente.
Discorsi di circostanza sulla pace e la democrazia si sprecano mentre venti di
guerra e di morte agitano bandierine e nastri tricolori sulle lapidi polverose
dei partigiani caduti.
Chi aveva vent’anni e combatteva, armi in pugno, il nemico fascista, ormai non
c’è più per raccontare e la memoria di quei giorni liberi ed esaltanti non può
essere solo un bel mazzo di fiori o una canzone, la solita canzone, ben
intonata.
La memoria vive nelle lotte del presente, ogni giorno, contro il fascismo che
non se ne è mai andato abbastanza, che si aggiorna, che si rifà il trucco, che
ammorba la società e la trascina in un vortice di guerra, devastazione,
ignoranza, razzismo e sfruttamento.
Oggi più che mai bisogna essere partigiani, scegliere da che parte stare, senza
esitazione né paura.
APERICENA NOTAV
Presidio NO TAV di Venaus (TO) -
(martedì, 25 febbraio 19:00)
Questa sera l'apericena del martedì è spostato a Venaus ---- ALLARME TRIVELLE
!!!
Nella giornata di ieri una trivella di Telt ha iniziato a lavorare sui prati del
Comune di Venaus asserragliata tra file di jersey e un ingente spiegamento di
polizia e Digos.
Sembra che questi sondaggi siano legati alla realizzazione del cavidotto che si
dovrebbe estendere per più di un km lungo la strada provinciale della piccola
cittadina, per poi innestarsi in due pozzi verticali che dovrebbero permettere
ai cavi di raggiungere il tracciato ferroviario all'interno del tunnel di base.
Per l'ennesima volta la Valsusa e i suoi abitanti si sono svegliati con disagi
pesanti dovuti ad una militarizzazione del territorio con tanto di posti di
blocco e richiesta di esibizione di documenti.
Sono anni che lo diciamo: tutto ciò non è accettabile!
Vi aspettiamo questa sera al presidio di Venaus alle ore 19 per un apericena
condiviso e per una passeggiata verso la trivella!
Avanti No Tav!
UNA ROTONDA SUL MALE
Presidio NO TAV San Didero - Piazzale SS25
(venerdì, 14 febbraio 18:00)
Da mercoledì scorso sono iniziati i lavori per la realizzazione di quella che
sarà la rotonda di accesso per il nuovo autoporto di San Didero.
In questi giorni, tanti e tante No Tav con generosità e determinazione, hanno
presidiato il territorio con monitoraggi diffusi per tenere sotto controllo le
ditte coinvolte nell'ennesimo scempio e per opporsi all'ulteriore sperpero di
denaro pubblico, all'ennesima imposizione dall'alto e all'ennesimo attentato
contro la salute di tutti e tutte.
Ma non ci si ferma qui! Con il fine settimana alle porte, prenderanno il via
altri momenti di socialità, informazione, monitoraggio e lotta!
#avantinotav
HARDCORE É AUTOGESTIONE
Ovunque tu sia - everywhere
(lunedì, 24 febbraio 00:00)
Ci giunge tristemente notizia di un concerto chiamato "Torino hardcore" ospitato
da Elbarrio, con tanto di ingresso a €15 e svariate band dalla scena metal&punk.
Notiamo una scarsissima inventiva per quanto riguarda grafiche e idee
volutamente copiate da concerti autogestiti (infestazione hardcore, Torino
hardcore fest, Lucento violento eccetera eccetera)
Ci sentiamo di dire che non può esserci legame tra hardcore ed un'associazione
patrocinata dal comune di Torino, che si impegna a commercializzare eventi
culturali "alternativi" nell'ottica di rendere la città più attraente per alcune
fette di popolazione altrimenti escluse dal flusso economico della "movida",
nonchè per racimolare un paio di voti extra alle elezioni.
Se proviamo a pensare oltre al palmo della nostra mano, la città di Torino è la
stessa che rinchiude persone innocenti in un CPR,lascia morire di freddo persone
bisognose in mezzo alla strada, distrugge i territori e sgombera i posti
liberati. Libertà, quella stessa libertà di cui dovrebbero parlare le bands che
parteciperanno a questo grande festival dove si consiglia di portare la propria
attitudine hardcore, oppure, puoi rimanere benissimo a casa. Non ci sorprende
più di tanto questo modo di parlare tipico delle persone forti, che hanno il
pieno controllo della propria vita, forse proprio perché si trovano benissimo
con la realtà che li circonda...?
Ci sembra assurdo imbarazzante dover ricordare, dopo oltre 30 anni, le origini,
ma ancora più il significato di questa attitudine, che si basa sulla
condivisione dei saperi e delle idee, per proporre una vita basata
sull'autogestione, per realizzarsi insieme senza capi né clienti, senza schiavi
né padroni.
Quindi la comodità di un posto assegnato, un ristorante che fa da mangiare alle
band, tutto svolto in maniera perfettamente capitalistica, "sperando"di riuscire
a riempire la sala di cattivoni, interessati a prendersi a sberle perché la
propria band preferita sta suonando...
Questo è il "Torino hardcore" che si svolgerà a el barrio di Torino, un evento
pronto a tirare un calcio in faccia a tutte le realtà che negli anni si sono
sbattute per creare momenti di orizzontalità, per un percorso fatto di emozioni
forti, una controcultura che ha cambiato la vita di molte persone di tutte le
età.
L'hardcore non è in vendita, ma anzi, è e deve rimanere accessibile a tuttx,
l'idea che se non detieni quei sporchi 15 euro non puoi partecipare è
vergognosa, vi invitiamo a scavallare sempre gli ingressi dei concerti e di
organizzarne altrettanti nelle vostre città e/o province preferite.
"Hardcore Is not just a boys fun, Hardcore Is a choice for Freedom!
COMUNICATO 26 DICEMBRE
Torino centro - Galleria San Federico
(mercoledì, 1 gennaio 00:00)
COMUNICATO 26 DICEMBRE
Torino centro - Galleria San Federico
(sabato, 28 dicembre 00:00)
APERICENA CONDIVISO
Presidio NO TAV San Didero - Piazzale SS25
(martedì, 26 novembre 19:30)
continuano gli appuntamenti del Martedì a San Didero
il ritrovo è martedì alle 19,30 dove cominceremo con un apericena condiviso
quindi: portate qualcosa da mangiare e bere insieme.
‼IMPORTANTE‼ Portare qualcosa da mangiare e bere insieme ma soprattutto i vostri
piatti, posate e bicchieri in modo da non fare troppi rifiuti.
Dopo la cena passeremo del tempo insieme alla moda nostra!
POMERIGGIO DI LAVORI + MERENDA
Presidio Sole e Baleno - San Giuliano di Susa
(domenica, 3 novembre 14:00)
CORTEO LIBERTÀ PER ÖCALAN! - “UNA SOLUZIONE POLITICA PER LA QUESTIONE CURDA”
Piazza XVIII Dicembre - Torino
(domenica, 13 ottobre 16:00)
CORTEO 13 ottobre - concentramento h.16 piazza XVIII Dicembre
⭐ Abdullah Öcalan, leader del Movimento di liberazione del Kurdistan, è
imprigionato da 26 anni nell'isola - carcere di Imrali, in seguito a un
complotto internazionale contro la sua persona che vede coinvolte UE, USA e
Israele come mandanti e Turchia come esecutrice.
Il motivo del coinvolgimento di potenze globali nella sua cattura e poi
incarcerazione è la forza della sua proposta politica.
🌱 Una proposta che parla direttamente ai nostri tempi e risponde alle
contraddizioni della modernità dispiegata, lasciandosi alle spalle il modello
dello Stato nazione e proponendo al suo posto forme di democrazia radicale. Sono
tanti a dire che la rivoluzione curda è prima di tutto una rivoluzione
antropologica, che combatte per una nuova umanità.
🌹 Quella curda è chiamata la rivoluzione delle donne perché "una società è
libera quanto più le donne sono libere" e solo le donne possono aprire la strada
per la liberazione dal patriarcato, il più antico di tutti i sistemi di
oppressione.
Il patriarcato è la radice di ogni tipo di dominio, anche quello dell'essere
umano sulla natura e sugli altri esseri viventi: combatterlo vuol dire
combattere per una società più libera ed ecologica, che punti a costruire
"relazioni di amicizia con un altro essere umano, un altro essere vivente, un
albero, il sole, la natura e l'universo".
📣 L'imprigionamento di Öcalan è l'imprigionamento di queste idee. Un anno fa è
stata lanciata la campagna internazionale di liberazione di Öcalan che reclama
la sua liberazione fisica, contro le istituzioni occidentali e turche che
perpetuano, oltre alla violazione di diritti umani, la criminalizzazione di una
rivoluzione. A un anno dall'inizio della campagna ci riuniamo tutte e tutti in
corteo cittadino.