Il governo attacca l’educazione sessuoaffettiva nelle scuole, in particolare
attraverso il Ddl sul consenso informato che, all’esame dell’Aula, è stata
occasione per lo svolgersi di un teatrino imbarazzante in cui il ministro
dell’Istruzione Valditara ha preso parola in questi termini: “È stato detto che
con questo disegno di legge impediremmo l’educazione sessuale e affettiva nelle
scuole, di informare i nostri giovani sui rischi delle malattia sessualmente
trasmesse. È falso” e ha poi aggiunto “È stato sfruttato un tema così delicato
come quello dei femminicidi, sono indignato che abbiate detto che questa legge
impedisca la lotta contro i femminicidi, vergognatevi”.
Al di là delle bagarre in Parlamento, il tema continua ad essere centrale in
tutti gli ambiti della vita produttiva e riproduttiva, l’attacco del governo
infatti si pone in continuità con lo smantellamento dei servizi essenziali per
quanto riguarda la salute, l’educazione, l’assistenza e impone nuovi
provvedimenti che nulla hanno a che fare con la prevenzione, il consenso, la
formazione per affrontare realmente la questione della violenza di genere da un
punto di vista strutturale.
Intanto i femminicidi a livello nazionale continuano a perpetrarsi e l’unico
strumento al momento esistente in grado di tenere conto dei dati è
l’Osservatorio Femminicidi Lesbicidi Transcidi (FLT) in Italia di Non Una Di
Meno (NUDM). Un lavoro importante che parte dal basso e che intende tenere alta
l’attenzione su questo tema.
In vista del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza maschile
sulle donne e contro la violenza di genere, che quest’anno assumerà dei
caratteri più complessivi a fronte della fase di guerra e del genocidio ancora
in corso a Gaza, sono molti gli appuntamenti per costruire un percorso di
partecipazione ampio e profondo nei contenuti. Il 22 novembre si terrà il corteo
nazionale a Roma ma anche sui territorio ci saranno appuntamenti di
mobilitazione nella data del 25, a Torino ci sarà un corteo con partenza da
Porta Nuova.
Ne parliamo con una compagna di NUDM Torino e invitiamo a seguire le pagine
social di NUDM per aggiornamenti sulle iniziative
Qui il commento di Non Una di Meno Torino in merito a Valditara
Valditara, la scuola ti odia. L3 femminist3 di più.
Tutt3 in piazza! 22N Roma & 25N Torino
Ieri, alla Camera, il ministro dell’ignoranza Valditara ha sbottato contro chi
l’ha accusato di favorire la diffusione della cultura del femminicidio in
Italia.
È vero.
Il DDL Valditara – Disposizioni in materia di consenso informato in ambito
scolastico – affida all’arbitrio delle scuole e alla discrezionalità delle
famiglie, l’educazione sessuo-affettiva, riducendola a questione “morale”
anziché formativa. Trasforma l’educazione sessuo-affettiva in un tabù, come se
parlare di corpo ed emozioni fosse pericoloso. È l’ennesimo tentativo di un
governo che vuole controllare, non educare; zittire, non far crescere.
L’educazione sessuo-affettiva dovrebbe entrare a fare parte in modo strutturale
del curricolo scolastico, i docenti e le docenti dovrebbero essere formati/e, i
saperi delle reti transfemministe e dei centri antiviolenza laici e femministi
dovrebbero entrare nelle scuole per diventare strumenti di autodifesa e
consapevolezza collettiva.
Proprio perché la scuola non può e non deve essere luogo di trasmissione
verticale e gerarchica del sapere, ma un luogo di co-costruzione di pratiche e
saperi, di speranza pedagogica, non di selezione ed espulsione, ma di crescita e
formazione della persona.
Con la scusa di “proteggere” le persone piccole, si vuole impedire di parlare di
sesso, di genere, di identità, di relazioni.
Ma noi lo sappiamo: negare non protegge, censurare non educa.
L’educazione sessuale e affettiva non è un lusso, è una necessità politica e
sociale.
È l’unico modo per costruire relazioni sane, libere dal dominio, dal possesso,
dalla violenza.
È l’unico modo per insegnare che il consenso non è un tabù ma una pratica
quotidiana.
Che il piacere non è vergogna, ma conoscenza di sé.
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