La guerra, il genocidio e la violenza patriarcale sono unite dallo stesso filo,
un filo rosso che ci vuole impaurit3, ricattabili, vittime sacrificabili, chius3
nei confini dei ruoli di genere tradizionali. Per questo, il 25 novembre sono
stati indetti appuntamenti contro la violenza patriarcale in quasi tutte le
città d’Italia.
A Torino, gli appuntamenti sono due, alle 18.30 in Piazza Carlo Felice e alle 17
pre concentramento a Palazzo Nuovo, ma tutto il giorno sono previste iniziative,
per rimanere aggiornat3, ascoltate la radio e seguite le pagine social di NUDM
Torino.
Abbiamo ricordato al telefono con Maria, di NUDM Torino, gli appuntamenti
cittadini e fatto alcune riflessioni in vista di domani. Tutt3 in piazza!
Tag - violenza di genere
Il governo attacca l’educazione sessuoaffettiva nelle scuole, in particolare
attraverso il Ddl sul consenso informato che, all’esame dell’Aula, è stata
occasione per lo svolgersi di un teatrino imbarazzante in cui il ministro
dell’Istruzione Valditara ha preso parola in questi termini: “È stato detto che
con questo disegno di legge impediremmo l’educazione sessuale e affettiva nelle
scuole, di informare i nostri giovani sui rischi delle malattia sessualmente
trasmesse. È falso” e ha poi aggiunto “È stato sfruttato un tema così delicato
come quello dei femminicidi, sono indignato che abbiate detto che questa legge
impedisca la lotta contro i femminicidi, vergognatevi”.
Al di là delle bagarre in Parlamento, il tema continua ad essere centrale in
tutti gli ambiti della vita produttiva e riproduttiva, l’attacco del governo
infatti si pone in continuità con lo smantellamento dei servizi essenziali per
quanto riguarda la salute, l’educazione, l’assistenza e impone nuovi
provvedimenti che nulla hanno a che fare con la prevenzione, il consenso, la
formazione per affrontare realmente la questione della violenza di genere da un
punto di vista strutturale.
Intanto i femminicidi a livello nazionale continuano a perpetrarsi e l’unico
strumento al momento esistente in grado di tenere conto dei dati è
l’Osservatorio Femminicidi Lesbicidi Transcidi (FLT) in Italia di Non Una Di
Meno (NUDM). Un lavoro importante che parte dal basso e che intende tenere alta
l’attenzione su questo tema.
In vista del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza maschile
sulle donne e contro la violenza di genere, che quest’anno assumerà dei
caratteri più complessivi a fronte della fase di guerra e del genocidio ancora
in corso a Gaza, sono molti gli appuntamenti per costruire un percorso di
partecipazione ampio e profondo nei contenuti. Il 22 novembre si terrà il corteo
nazionale a Roma ma anche sui territorio ci saranno appuntamenti di
mobilitazione nella data del 25, a Torino ci sarà un corteo con partenza da
Porta Nuova.
Ne parliamo con una compagna di NUDM Torino e invitiamo a seguire le pagine
social di NUDM per aggiornamenti sulle iniziative
Qui il commento di Non Una di Meno Torino in merito a Valditara
Valditara, la scuola ti odia. L3 femminist3 di più.
Tutt3 in piazza! 22N Roma & 25N Torino
Ieri, alla Camera, il ministro dell’ignoranza Valditara ha sbottato contro chi
l’ha accusato di favorire la diffusione della cultura del femminicidio in
Italia.
È vero.
Il DDL Valditara – Disposizioni in materia di consenso informato in ambito
scolastico – affida all’arbitrio delle scuole e alla discrezionalità delle
famiglie, l’educazione sessuo-affettiva, riducendola a questione “morale”
anziché formativa. Trasforma l’educazione sessuo-affettiva in un tabù, come se
parlare di corpo ed emozioni fosse pericoloso. È l’ennesimo tentativo di un
governo che vuole controllare, non educare; zittire, non far crescere.
L’educazione sessuo-affettiva dovrebbe entrare a fare parte in modo strutturale
del curricolo scolastico, i docenti e le docenti dovrebbero essere formati/e, i
saperi delle reti transfemministe e dei centri antiviolenza laici e femministi
dovrebbero entrare nelle scuole per diventare strumenti di autodifesa e
consapevolezza collettiva.
Proprio perché la scuola non può e non deve essere luogo di trasmissione
verticale e gerarchica del sapere, ma un luogo di co-costruzione di pratiche e
saperi, di speranza pedagogica, non di selezione ed espulsione, ma di crescita e
formazione della persona.
Con la scusa di “proteggere” le persone piccole, si vuole impedire di parlare di
sesso, di genere, di identità, di relazioni.
Ma noi lo sappiamo: negare non protegge, censurare non educa.
L’educazione sessuale e affettiva non è un lusso, è una necessità politica e
sociale.
È l’unico modo per costruire relazioni sane, libere dal dominio, dal possesso,
dalla violenza.
È l’unico modo per insegnare che il consenso non è un tabù ma una pratica
quotidiana.
Che il piacere non è vergogna, ma conoscenza di sé.
NON UNA DI MENO TORINO FEST. ZONE FUCSIA OVUNQUE
Spazio Popolare Neruda - Corso Ciriè 7, 10124, Torino
(domenica, 22 giugno 17:00)
Rullo di tamburi, squilli di tromba per la marea fucsia che invaderà la città
per il 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗳𝗲𝘀𝘁𝗶𝘃𝗮𝗹 𝘁𝗿𝗮𝗻𝘀𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗡𝗼𝗻
𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝗠𝗲𝗻𝗼 𝗧𝗼𝗿𝗶𝗻𝗼.
Incontri, dibattiti, musica e festa, banchette e socialità.
🗓️Domenica 22 giugno - @spneruda (corso Ciriè 7)
📌h. 17 Dibattito: Oltre il carcere e la gestione penale delle violenze di
genere. Immaginari e pratiche di giustizia trasformativa.
Con Sof Fiore, Laboratorio Smascheramenti, Tatiana Montella, Coordinamento
transfemminista contro il carcere
🍲h. 20 Cena e banchette!
🎤 h. 21 Parole sovversive - open mic poetry & barre
Scrivici a nonunadimenotorino@gmail.com per iscriverti!
Il festival è completamente autogestito e autofinanziato: seguici sui social per
capire come supportare, diffondi le iniziative, partecipa... Juntes somos más
fuertes! 💜🔥
A seguito della notizia di uno stupro avvenuto in una scuola di Genova da parte
di un ragazzo sedicenne nei confronti di una ragazza di 15 anni molte scuole a
Torino hanno organizzato iniziative di mobilitazione in reazione a un evento che
non deve passare sotto silenzio e per ribadire che questa violenza non è […]
A un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, si contano 104 femminicidi,
trans*cidi e lesbicidi registrati nel 2024. A un anno di distanza dalle enormi
manifestazioni che lo scorso anno hanno paralizzato Roma e Messina, Non Una di
Meno torna ancora una volta in piazza a Roma e Palermo sabato 23 Novembre: non
per ritualità, […]
L’osservatorio nazionale femminicidi, lesbicidi e trans*cidi di Non Una Di Meno
porta avanti dal 2019 un progetto che vuole combattere la violenza di genere
puntando a diversi obiettivi: contrapporsi a una narrazione che tende alla
gerarchizzazione delle morti, smascherare l’uso del controllo politico sociale
rispetto alla politica di genere, inserire dati che non vengono considerati […]
Il mondo del lavoro sociale è in ristrutturazione: demansionamenti, fondi
privati, razionalizzazione del personale e trasformazione degli enti del terzo
settore in aziende ostaggio di logiche imprenditoriali. Sono sempre più i casi
di gestione verticistica, aziendale ed autoritaria all’interno di associazioni e
cooperative che operano in settori delicati ed importanti nel mondo
dell’assistenza e aiuto […]
A Torino il quartiere Vanchiglia è uno degli spazi cittadini in cui vivono e
fanno socialità moltissimi giovani, studenti e studentesse. Negli anni il
quartiere ha subito una forte trasformazione dovuta, tra le altre cose, alla
deregolamentazione delle licenze che ha causato un aumento vorticoso dei locali
e dei pub, rendendolo uno dei luoghi della […]
A partire dal 6 febbraio, sono iniziate mobilitazioni da parte dei collettivi
studenteschi, per potare attenzione sulle violenze di genere che hanno luogo
nell’ateneo torinese. La condanna degli studentə, che hanno portato alla luce
più di cento denunce tramite un’indagine di auto-inchiesta anonima per sessismo,
molestie e violenze di genere, vuole far emergere il carattere […]
Il cittadino: maschio, adulto, eterosessuale Libertà, uguaglianza, solidarietà.
I tre principi che costituiscono la modernità, rompendo con la gerarchia che
modellava l’ordine formale del mondo prima delle rotture rivoluzionarie della
fine del Settecento, hanno il loro lato oscuro, un’ombra lunga fatta di
esclusione, discriminazione, violenza. Tanta parte dell’umanità resta(va) fuori
dal loro ombrello protettivo: poveri, […]