Dopo due anni, torniamo a raccogliere beni di prima necessità per le persone
recluse nel CPR.
Il lager torinese ha riaperto ormai più di un mese fa; è cambiato l’ ente
gestore, ma nella realtà nulla all’interno è cambiato.
I detenuti sono trattenuti in condizioni invivibili, sia in termini materiali
sia rispetto alla violenza quotidiana a cui sono costretti.
Da dentro chiedono di poter accedere a beni di prima necessità, come vestiti
puliti e biscotti.
Il cibo, “offerto” dal nuovo gestore Sanitalia, è immangiabile, esattamente come
in passato.
Dentro il CPR c’è uno spaccio alimentare dove i prezzi sono proibitivi (un pacco
di biscotti costa 7€).
La dignità di queste persone è oggi come allora calpestata ogni giorno nei modi
più disparati possibili.
La nostra solidarietà è un’arma, usiamola!
Leggi tutto: RACCOLTA SOLIDALE PER I DETENUTI DEL CPR DI TORINO
Ci sono due modi per farlo:
-facendo una donazione tramite satyspay
-portando i generi di prima necessità martedì e mercoledì dalle 18.00 alle 20.30
al CSOA GABRIO in Via Millio 42
CHE COSA SERVE?
(LEGGI CON ATTENZIONE)
Beni alimentari:
Caffè in cartone (in alluminio non entra)
Thè
Merendine
Zucchero in bustine (pacchi grandi non entrano)
Biscotti
Pan bauletto
Beni igienici:
Shampoo
Balsamo
Bagnoschiuma
Crema corpo
(No plastica dura)
Vestiti (appena lavati!):
Tutto da uomo
Mutande (nuove)
Calzini (nuovi)
Pantaloncini
T-shirt
Polo
Magliette maniche lunghe
Felpe (togliere lacci)
Ciabatte di plastica dal 41 in sù (no parti di metallo)
Tag - antirazzismo
DOVERI SENZA DIRITTI - OLTRE IL REFERENDUM E CONTRO IL RAZZISMO SISTEMICO
Cecchi point - Via antonio cecchi 17
(venerdì, 9 maggio 18:00)
Sapevi che la cittadinanza italiana si ottiene principalmente per discendenza?
Se hai genitori o antenati italiani, sei italiano per nascita.Se invece vivi,
studi e lavori qui, sei esclusə dalla cittadinanza a meno che dopo 10 anni di
vita in Italia, non possa dimostrare di aver risieduto legalmente e tanti altri
requisiti molto difficili da ottenere. Senza la cittadinanza non è possibile:
partecipare ai concorsi pubblici, votare e candidarsi, usufruire della libertà
di movimento senza vincoli, iscriversi ad alcuni albi professionali; ma
soprattutto si vive in funzione del rinnovo del permesso di soggiorno e al
malfunzionamento delle questure.
L'8 e il 9 giugno si voterà per cambiare una parte della legge 91/1992 che da
trent’anni disciplina le possibilità di diventare "cittadinə italianə". Il
referendum prevede il dimezzamento del requisito di residenza legale richiesto
per le persone maggiorenni interessate ad acquisire la cittadinanza,che
passerebbe da 10 a 5 anni. La cittadinanza è anche una questione di
riconoscimento: tante delle persone che oggi non sono riconosciute come
cittadin*, sono nate e lavorono qui portando sulle proprie spalle e il proprio
sfruttamento la ricchezza di questo paese.
Senza dubbio questo referendum è uno strumento per ottenere un miglioramento
delle condizioni di vita delle persone che nelle nostre città vogliono costruire
i propri percorsi di esistenza. Dimezzare il tempo per richiedere la cittadinza
consentirà a moltissime persone e alle figlə, di rendere più stabili le proprie
vite.Tuttavia questa misura rappresenta un punto di partenza piuttosto che di un
punto di arrivo, rendiamolo uno spunto per aprire una discussione collettiva
sul razzismo sistemico: dalla legge sulla cittadinanza, alla violenza degli
uffici per i rinnovi fino al razzismo nel mercato immobiliare.
Ci vediamo alle h18 al Cecchi Point per un assemblea pubblica per arrivare
inisieme all'8 e 9 giugno.
Intervengono: ASGI, Rete Rama, Centro Frantz Fanon, CUB e Comitato Voci
Migranti.
PRESIDIO SOTTO IL CPR DI CORSO BRUNELLESCHI
CPR Torino - C.so Brunelleschi /V. Monginevro
(sabato, 26 aprile 14:30)
PRESIDIO SOTTO LE MURA DEL CPR DI CORSO BRUNELLESCHI
SABATO 26 APRILE ORE 14:30
APPUNTAMENTO IN CORSO BRUNELLESCHI ANGOLO VIA MONGINEVRO
La violenza dello Stato e delle sue leggi razziste e repressive, fatte di
detenzione, deportazioni e plotoni di sbirri, trova nelle lotte delle persone
recluse nei CPR una quotidiana resistenza. Scioperi della fame, evasioni e
rivolte sono la quotidianità da Trapani a Gradisca. Il coraggio dei reclusi ha
la forza di chiudere intere aree di questi lager di Stato, talvolta
determinandone la chiusura come accaduto a Torino solo 2 anni fa.
Nuove prigioni e nuovi strumenti repressivi provano a soffocare ogni possibilità
di contrapporsi ad un futuro fatto di razzismo e guerre. Costruire legami di
solidarietà reale con chi è recluso e decide di resistere e lottare ma anche
sostenere, alimentare e prendere esempio da quel coraggio e quella rabbia è il
primo passo per non lasciarsi travolgere da un orizzonte mortifero.
PER LA LIBERTÀ
CONTRO LA VIOLENZA DELLO STATO
I CPR SI CHIUDONO COL FUOCO
APERITIVO + DIBATTITO SULLA PROFILAZIONE RAZZIALE E GLI ABUSI DELLA POLIZIA
Spazio Popolare Neruda - Corso Ciriè 7, 10124, Torino
(venerdì, 28 febbraio 18:30)
A fine ottobre, Moussa Diarra, un ragazzo originario del Mali, è stato ucciso a
Verona da un agente polfer. Dopo di lui, Ramy El-Gaml un ragazzo di origini
egiziane, è stato ucciso a Milano dalla polizia durante un tentativo di fermo.
Questi non sono casi isolati, è già accaduto in Italia che persone razzializzate
vengano uccise per mano di poliziotti o addirittura da assessori comunali. In
queste storie non arriva mai giustizia, anzi le vittime muoiono due volte: chi
compie questi omicidi non ammette di aver tolto la vita ad una persona ma
dichiara sempre di aver reagito per legittima difesa.
Il 28 febbraio al Neruda ci incontreremo per discutere sul tema della
profilazione razziale. Un dibattito a cui parteciperà un team di avvocat3 che ci
riporterà la situazione attuale in Italia, un contesto in cui i razzisti sono al
governo e i discorsi di odio e la violenza crescono e avvengono sotto gli occhi
di tutti. L3 avvocat3 risponderanno alle nostre domande sui nostri diritti e su
cosa fare se subiamo e/o assistiamo ad un fermo razzista da parte della polizia.
Questa occasione servirà per trovare insieme strategie di difesa collettiva
contro gli abusi delle forze dell’ordine.
Chiedere giustizia, sostenere le famiglie e far emergere gli insabbiamenti che
avvengono nel corso dei processi, solleva un'importante questione: come si
collega la profilazione razziale al sistema razzista più ampio? Considerando
quanto il carcere e altre forme di penalità/disciplinamento colpiscano le
persone e comunità razzializzate, come mettere insieme la necessità di avere
giustizia nell'ambito dei processi per omicidio razzista e una prospettiva
abolizionista? Per rispondere a queste domande, nel corso dell’incontro
interverrà Mackda Ghebremariam Tesfaú, sociologa e attivista antirazzista.
A seguire aperitivo!
In questi giorni si è attivata la macchina del fango rispetto ai compagni e alle
compagne colpite dall’accusa di associazione per delinquere nell’ambito del
processo “Sovrano” alle sue ultime battute, in quanto il 31 marzo è prevista
l’ultima udienza con le repliche e la probabile sentenza. In particolare,
giornali e trasmissioni televisive si sono concentrate […]
Il 18 gennaio 2025 si è tenuto un incontro pubblico al Cecchi Point –
organizzato dal collettivo Ujamaa, lo Spazio Popolare Neruda e Infoaut – con
Said Bouamama, sociologo e storico militante antirazzista franco-algerino. Il
discorso di Said prende avvio da una cornice di analisi del reale che interpella
le realtà militanti: ci troviamo in […]
Un luogo contornato da alte mura, materiali e simboliche, ben noto per essere
stato teatro di soprusi di ogni tipo, a partire dalle condizioni degradanti di
detenzione fino all’uso smodato di psicofarmaci per silenziare e annullare ogni
forma di resistenza e dissenso.
Un dispositivo repressivo ed esplicitamente razzista, dove abusi e violenze
risultano essere all’ordine del giorno: pestaggi, intimidazioni e torture sono
stati ripetutamente denunciati, senza conseguenza alcuna per i responsabili.
Non possiamo dimenticare i morti che hanno segnato la storia del CPR di Torino.
Tra i casi più eclatanti, ricordiamo la morte di Moussa Balde nel 2021,
suicidatosi dopo essere stato vittima di un pestaggio razzista a Ventimiglia.
Moussa, invece di ricevere protezione e cura, è stato rinchiuso nel CPR, dove l’
isolamento detentivo (ricordiamo a tal proposito l’uso dell'”ospedaletto” come
mezzo punitivo) lo ha spinto a togliersi la vita.
Altre morti, forse meno note, pesano in uguale maniera sulla coscienza
collettiva.
La nuova gestione del CPR è stata affidata alla cooperativa Sanitalia Service,
già attiva nel settore sanitario piemontese; con un appalto da 8,4 milioni di
euro, Sanitalia entra in un mercato che lucra sulla detenzione amministrativa,
dimostrando come dietro le politiche migratorie si celino enormi interessi
economici. Infatti, la gestione privata di strutture come il CPR non fa che
incentivare l’abbattimento dei costi che rende la detenzione un business ei
corpi migranti delle merci.
Mobilitiamoci insieme, affinché non ci sia nessun CPR, né qui né altrove.
CONTRO LE GUERRE, PER UNA LOTTA COMUNE. DALLA RESISTENZA IN PALESTINA E IN SIRIA
ALLA LOTTA ANTIRAZZISTA E ANTIMPERIALISTA NEI NOSTRI QUARTIERI.
Cecchi point - Via antonio cecchi 17
(sabato, 18 gennaio 15:30)
SABATO 18 GENNAIO
ORE 15.30 dibattito “Contro le guerre, per una lotta comune. Dalla resistenza in
Palestina e in Siria alla lotta antirazzista e antimperialista nei nostri
quartieri.”
Insieme a Said Bouamama vogliamo proporre una lettura della fase di guerra
globale oggi. Dalla guerra in Ucraina alle porte dell’Europa, agli scenari di
guerra genocida portata avanti in Palestina e agli interessi occidentali che
aggrediscono il territorio siriano, ci sembra importante tracciare linee comuni
nell’ottica di costruire un’opposizione alla guerra anche sui nostri territori.
Questo incontro vuole coinvolgere chi ha partecipato alle mobilitazioni per la
Palestina in città, chi si attiva nelle università, nelle scuole, chi vive i
quartieri popolari, perché con uno sguardo alle resistenze che si sviluppano
altrove é urgente, a partire dalle lotte, fare fronte comune per contrapporsi
alla guerra anche qui.
A seguire panini alla griglia e musica!
"GLI INDESIDERABILI" PROIEZIONE + APERITIVO
aula break-campus luigi einaudi - lungo dora siena 100
(giovedì, 12 dicembre 17:30)
Gli indesiderabili di Ladj Ly è un film potente e viscerale che mette a nudo le
tensioni sociali e le ingiustizie profonde di una società sull’orlo del
collasso. Il film segue la storia degli abitanti di quartiere popolare di
Parigi, le cui vite si intrecciano in un mosaico di rabbia, solidarietà e
resistenza. La protagonista è Haby, una giovane ragazza che si batte per i
diritti della sua comunità e contro l’imminente sfratto delle case popolari. Con
uno stile realistico e una narrazione intensa, Ladj Ly esplora temi come il
razzismo sistemico, l’abuso di potere e la disperazione che si trasforma in
ribellione. Una pellicola che scuote e invita a riflettere, capace di lasciare
il pubblico senza fiato e con domande che risuonano a lungo dopo i titoli di
coda.
In un momento storico in cui i ragazzi di seconda generazioni abitanti le
periferie sono brutalmente descritti dal concetto delle Babygang, appare più che
mai urgente andare alle radice del conflitto per costruire una contro
narrazione.
VI ASPETTIAMO!!
https://gabrio.noblogs.org/files/2024/12/VID_20241202_065643_084.mp4
🔴 The 𝐟𝐢𝐫𝐬𝐭 𝐝𝐚𝐲 𝐨𝐟 𝐭𝐡𝐞 𝐍𝐞𝐭𝐰𝐨𝐫𝐤 𝐀𝐠𝐚𝐢𝐧𝐬𝐭
𝐌𝐢𝐠𝐫𝐚𝐧𝐭 𝐃𝐞𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐢𝐧 𝐀𝐥𝐛𝐚𝐧𝐢𝐚 has just ended. We visited
the Shëngjin hotspot and the Gjadër detention center 𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐧𝐨𝐮𝐧𝐜𝐞
𝐭𝐡𝐞 𝐧𝐞𝐨𝐜𝐨𝐥𝐨𝐧𝐢𝐚𝐥 𝐑𝐚𝐦𝐚-𝐌𝐞𝐥𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐨𝐜𝐨𝐥, the
presence of Italian detention centers on Albanian soil through another
externalization of borders, and the ensuing repression and invisibilization
faced by migrants.
✊🏽 𝑴𝒂𝒓𝒓𝒆̈𝒗𝒆𝒔𝒉𝒋𝒂 𝒊𝒍𝒆𝒈𝒂𝒍𝒆, 𝒓𝒆𝒛𝒊𝒔𝒕𝒆𝒏𝒄𝒂 𝒈𝒍𝒐𝒃𝒂𝒍𝒆!
The agreement is illegal, the resistance is global!