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[2025-02-22] Giornata di lotta antimilitarista. Coon i disertori russi e ucraini per un mondo senza frontiere @ Balon
GIORNATA DI LOTTA ANTIMILITARISTA. COON I DISERTORI RUSSI E UCRAINI PER UN MONDO SENZA FRONTIERE Balon - via Vittorio Andreis, 10152 Torino TO, Italia (sabato, 22 febbraio 11:00) Con i disertori russi ed ucraini, per un mondo senza frontiere ed eserciti Sabato 22 febbraio giornata di lotta antimilitarista! Ore 11 presidio al Balon Fermiamo la guerra dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan al Kurdistan, dallo Yemen al Congo… Sono passati tre anni dall’invasione russa dell’Ucraina e il conflitto si inasprisce sempre di più. Le guerre insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. Con la terribile guerra in Medio Oriente, il conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi degli attacchi turchi in Rojava, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale. Opporsi concretamente è un’urgenza ineludibile. La guerra in Ucraina ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di enorme portata. Il prezzo di questa guerra lo pagano le popolazioni ucraine e russe. Lo pagano oppositori, sabotatori, obiettori e disertori che subiscono pestaggi, processi e carcere. Lo paghiamo noi tutti stretti nella spirale dell’inflazione, tra salari e pensioni da fame e fitti e bollette in costante aumento. Il governo italiano si è schierato in questa guerra inviando armi, arrivando a schierare 3.500 militari nelle missioni in ambito NATO nell’est europeo e nel Mar Nero. L’Italia è impegnata in ben 43 missioni militari all’estero, in buona parte in Africa, dove le truppe tricolori fanno la guerra ai migranti e difendono gli interessi di colossi come l’ENI. L’Italia vende armi a tutti i paesi in guerra, contribuendo direttamente alle guerre di ogni dove. Torino punta tutto sull’industria bellica per il rilancio dell’economia. Un’economia di morte. La nostra città è uno dei maggiori poli dell’industria bellica aerospaziale. Ed è a Torino che sorgerà la Città dell’Aerospazio, un centro di eccellenza per l’industria bellica aerospaziale promosso dal colosso armiero Leonardo e dal Politecnico subalpino. La Città dell’Aerospazio ospiterà un acceleratore d’innovazione nel campo della Difesa, uno dei nove nodi europei del Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (D.I.A.N.A), una struttura della NATO. Progetti di morte che è impegno di tutt* inceppare. Occorre capovolgere la logica perversa che vede nell’industria bellica il motore che renderà più prospera la nostra città. Un’economia di guerra produce solo altra guerra. Provate ad immaginare quante scuole, ospedali, trasporti pubblici di prossimità si potrebbero finanziare se la ricerca e la produzione venissero usate per la vita di noi tutti, per la cura invece che per la guerra. La guerra è anche interna. Il governo risponde alla povertà trattando le questioni sociali in termini di ordine pubblico: i militari dell’operazione “strade sicure” li trovate nelle periferie povere, nei CPR, nelle stazioni, sui confini. Il comitato per l’ordine e la sicurezza ha dichiarato zone a sorveglianza rinforzata Barriera, Aurora, San Salvario, il centro cittadino. Come se non bastasse il ministro della Difesa ha annunciato la costituzione di una “riserva”, un corpo di 10.000 militari volontari in addestramento perenne che possono essere richiamati per far fronte a qualsiasi “emergenza” interna. Il governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra. Le scuole e le università sono divenute terreno di conquista per l’arruolamento dei corpi e delle coscienze. In Russia e in Ucraina c’è chi lotta perché le frontiere siano aperte per chi si oppone alla guerra. Noi facciamo nostra questa lotta contro le frontiere, per l’accoglienza di obiettor, renitent, disertor* da entrambi i paesi. Noi non ci arruoliamo né con la NATO, né con la Russia. Rigettiamo i vergognosi giochini di Trump, Putin e dell’UE sulla pelle di popolazioni stremate dalla guerra, messe a tacere da regimi, che in Russia come in Ucraina, gettano in galera chi vi si oppone concretamente. Solo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere ed uguali che può porre fine alle guerre. Oggi ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo. Noi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni. Noi siamo al fianco di chi, in ogni angolo della terra, diserta la guerra. Vogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra. Coordinamento contro la guerra e chi la arma antimilitarista.to@gmail.com
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[2024-12-07] La guerra in casa 5 La scuola va alla guerra @ La Credenza
LA GUERRA IN CASA 5 LA SCUOLA VA ALLA GUERRA La Credenza - Via Walter Fontan 31 Bussoleno (Valsusa) (sabato, 7 dicembre 10:00) LA SCUOLA VA ALLA GUERRA CONTROLLO, IRREGGIMENTAZIONE, PROPAGANDA BELLICA… La guerra è onnipresente. Se qui da noi non si esprime ancora negli orrori del conflitto armato, tutto sembra voler preparare il terreno in questa direzione. Anche a scuola. «Contemporaneamente alla privatizzazione e precarizzazione del sistema educativo, stiamo assistendo a un soffocante processo di militarizzazione delle istituzioni scolastiche e degli stessi contenuti culturali e formativi. Come accadeva ai tempi del fascismo, le scuole tornano a essere caserme mentre le caserme si convertono in aule e palestre per formare lo studente-soldato votato all’obbedienza» (A. Mazzeo). Se non vogliamo ritrovarci assoldati in una guerra altrui, è ora di organizzare la diserzione, il disfattismo, la resistenza. NE PARLEREMO INSIEME, CON ANTONIO MAZZEO (AUTORE DI LA SCUOLA VA ALLA GUERRA, MANIFESTOLIBRI, 2024) E CON ALCUNI REDATTORI DELLA RIVISTA “NUNATAK” SABATO 7 DICEMBRE 2024, ALLE ORE 10:00 ASSOCIAZIONE “LA CREDENZA”, VIA WALTER FONTAN 31, BUSSOLENO https://gancio.cisti.org/event/la-guerra-in-casa-5-la-scuola-va-alla-guerra
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[2024-12-14] La guerra in casa 6 Disertare la linea del fronte @ La Credenza
LA GUERRA IN CASA 6 DISERTARE LA LINEA DEL FRONTE La Credenza - Via Walter Fontan 31 Bussoleno (Valsusa) (sabato, 14 dicembre 10:00) DISERTARE LA LINEA DEL FRONTE SGUARDI E TESTIMONIANZE SULLA MOBILITAZIONE TOTALE NELLA "GUERRA GIUSTA" INFINITA In epoca capitalista, il fronte di uno Stato in guerra non è solo la trincea o l'industria militare, ma il dispiegarsi di una mobilitazione totale della popolazione da mutare in "massa disciplinata", disponibile a funzionare secondo gli scopi bellici. Nel trionfo contemporaneo della "guerra giusta" – dalle «operazioni di polizia internazionale» del 1990-91, alle «operazione militare speciale» della Russia, «resistenza del "mondo libero"» in Ucraina, «autodifesa» di Israele – coloro che disertano ci forniscono una bussola etica e materiale per opporci al mondo-guerra. C'è ancora un'umanità che si sottrae, anche dentro al complesso scientifico-militare-industriale più sofisticato. Quest'incontro è per informarsi, per supportare i disertori e per confrontarci sulle forme che la mobilitazione totale può assumere, a partire dalla rilevanza della profilazione digitale nel definire i confini della cittadinanza contro gli indisciplinati, come i registri elettronici "Gosuslugi" in Russia e "Oberih" in Ucraina dimostrano e come l'epoca pandemica ci ha mostrato anche qui. INTERVERRANNO: • UN DISERTORE DI KHARKOV PARTE DEL GRUPPO ANARCHICO ASSEMBLY, LEGATO ALLE RETI DI MUTUO APPOGGIO DEI DISERTORI SUL FRONTE RUSSO/UCRAINO • UNA REFUSENIK DI GERUSALEMME PARTE DI MESARVOT, RETE DI SUPPORTO AGLI OBIETTORI DI COSCIENZA IN ISRAELE (IN CHIAMATA) • LE COMPAGNE DI TORINO DISERTA, REDATTRICI DELL'ARCHIVIO CAMPISELVAGGI.NOBLOGS.ORG, SULLA CENTRALITÀ DEL PROGRESSO TECNICO NELLA MOBILITAZIONE ALLA GUERRA A seguire PRANZO BENEFIT per Torino diserta! SABATO 14 DICEMBRE 2024, ALLE ORE 10:00 ASSOCIAZIONE “LA CREDENZA”, VIA WALTER FONTAN 31, BUSSOLENO
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4 novembre. Giornata dei disertori. Iniziative in tutta Italia
In occasione del 4 novembre, si terranno iniziative in diverse città italiane. Di seguito l’appello dell’Assemblea Antimilitarista: “Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine. In quella guerra a migliaia scelsero di gettare le armi e finirono […]
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Anarres del 20 settembre. Per un approccio libertario alla questione palestinese. Il ritorno del fascismo. Guerra in Ucraina tra escalation e diserzione…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 20 settembre. Per un approccio libertario alla questione > palestinese. Il ritorno del fascismo. Guerra in Ucraina tra escalation e > diserzione…   Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Tramandare il fuoco Per un approccio libertario alla questione palestinese. Una critica a essenzialismo e nazionalismo. “L’immane massacro della popolazione gazawi e i movimenti di appoggio alla “resistenza” palestinese sviluppatisi nel nostro paese dopo il 7 ottobre 2023 hanno evidenziato crepe che hanno radici profonde, tutte da indagare e comprendere. Ci muove una necessità forte, perché al di là delle peculiarità della questione palestinese, temi quali il nazionalismo, il declino dell’approccio di classe, l’affermarsi di dinamiche identitarie essenzialiste e di una concezione distorta dei processi decoloniali ci interrogano tutti sulle prospettive di un movimento di emancipazione sociale, individuale, politica capace di trasformare l’esistente all’insegna di un concreto affermarsi di libertà, uguaglianza, solidarietà.” Venerdì 27 settembre alle 21 presentiamo l’opuscolo da cui sono tratti gli stralci precedenti alla FAT in corso Palermo 46. Ne abbiamo parlato con Stefano, uno dei compagn che hanno partecipato alla stesura del testo Come in silenzio torna il fascismo Cosa significhi vivere sotto un governo di fascisti e di leghisti lo disegna l’incredibile mole di decreti leggi, circolari ministeriali e interventi sempre più brutali e apertamente repressivi di polizia e magistratura che di volta in volta colpiscono gli studenti che occupano le scuole, gli attivisti climatici, le Ong che salvano i profughi in mare, i lavoratori che fanno sciopero etc. L’ultimo e più grave capitolo delle politiche repressive del governo è il disegno di legge n.1660, a firma congiunta dei ministri degli Interni, della giustizia e della Difesa, appena approdato in Senato dopo l’approvazione alla Camera. Ne abbiamo parlato con Robertino Barbieri, autore di un articolo uscito su Umanità Nova Guerra in Ucraina tra escalation e diserzione Il conflitto tra Russia e Ucraina si sta progressivamente allargando con il recente attacco ucraino alla regione russa di Kursk. Se si sceglie la via della guerra non ci sono vie d’uscita, o si perde, o ci si trasforma a propria volta in invasori, occupanti ed oppressori. Noi seguiamo la strada della liberazione sociale, e questa strada non passa dagli eserciti, perché le guerre sono sempre vinte solo dagli stati e mai dalle sfruttate dalle oppresse. L’unica possibile uscita da un conflitto che da due anni e mezzo insanguina il cuore dell’Europa è nelle mani e nei piedi di chi, in Ucraina ed in Russia, ha scelto di disertare, opporsi, sabotare la guerra. Per questo disertori e disfattisti del “nostro” fronte interno siamo a fianco di disertori e disfattisti in ogni dove. Ne abbiamo parlato con Dario dell’Assemblea Antimilitarista Appuntamenti: Venerdì 27 settembre ore 21 in corso Palermo 46 Tramandare il fuoco. Per un approccio libertario alla questione palestinese. Una critica a essenzialismo e nazionalismo. Interverranno gli autori ed autrici dell’opuscolo Venerdì 11 ottobre ore 21 in corso Palermo 46 Pacchetto sicurezza. Una camicia di forza per i movimenti Interverrà Eugenio Losco Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org) Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org
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