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Anarres del 7 marzo. ReArm Europe. Anarcofeminnist! Il ciclone Trump e la marea nera globale…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 7 marzo. ReArm Europe. Anarcofeminnist! Il ciclone Trump e la > marea nera globale… Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: ReArm Europe Il vertice europeo straordinario sulla guerra in Ucraina ha prodotto un nuovo mostro militarista. 800 miliardi di investimenti, una parte dei quali potrebbero essere attinti dal fondo di stabilità europeo, quello destinato all’ambiente e alle infrastrutture dei trasporti (TEN-T), di cui, paradossalmente fa parte la Torino Lione. Un programma di riarmo su ampia scala, che segna un’ulteriore potente escalation bellica. Ma non, in assoluto, una novità. L’estrema instabilità di un periodo caratterizzato dal tentativo statunitense di arginare la propria decadenza, rischia di innescare ulteriori guerre. Al contempo il prezzo del grande RiArmo lo pagheremo noi tutti. Mentre i guerrafondai si danno appuntamento a Roma, è cruciale moltiplicare l’impegno internazionalista a fianco dei disertori di ogni dove. Ne abbiamo parlato con Dario Antonelli del Coordinamento Antimilitarista livornese. Senza dio, senza Stato, senza famiglia. Liber*! L’otto marzo non è una festa. Noi lottiamo perché lo diventi, perché siano strappate le radici dell’oppressione patriarcale, modello di ogni visione gerarchica ed autoritaria delle relazioni sociali. La vita e la libertà delle donne e di tutte le soggettività non conformi alla norma etero cis patriarcale sono sotto attacco in ogni angolo del pianeta. Botte, coltellate, prigioni di stoffa, umiliazioni, discriminazioni sul lavoro non sono il retaggio del passato ma la dura realtà per miliardi di donne in ogni dove. Le donne che fanno il militare, che diventano manager, che sono capi di governo o al vertice della Digos sono il segno della sconfitta del femminismo, non la sua vittoria. Se si capovolge la clessidra non si cambia di senso al tempo. Il ciclone Trump e la marea nera globale Guerra, repressione, identitarismi, nazionalismi sono la cifra di un ordine del mondo che per salvare se stesso, affonda noi tutt. Il ciclone Trump negli States è solo l’ultimo potente segno di un vento di destra globale in un orizzonte di guerra permanente. A popolazioni spaventate dagli effetti devastanti dell’affermarsi inarrestabile della logica capitalista, le destre di ogni latitudine offrono la speranza che qualcuno possa essere al sicuro. In ogni dove si affermano leadership che individuano nella libertà delle donne e delle identità non conformi un nemico. In ogni dove le proteste di piazza vengono represse, i servizi essenziali negati, la propaganda militarista e patriottica disegna un orizzonte di normalità bellica. L’affermarsi di dinamiche pesantemente autoritarie su scala mondiale segna un’epoca dove chi governa e chi sfrutta non intende più piegarsi ad alcuna mediazione sociale. Sarebbe però banale ridurre tutto al fascismo, anche se da quel mondo e dalla sua storia la marea nera trae ampia ispirazione e gli attrezzi necessari alla propria narrazione. Prendendo le mosse da quanto sta avvenendo negli Stati Uniti e dalle dinamiche che si sono innescate sul piano internazionale proveremo a ragionare sulle enormi accelerazioni in atto e sulle prospettive dei movimenti di opposizione politica e sociale. Negli States ma non solo. Vi abbiamo anticipato con Lorenzo alcune delle questioni di cui parleremo il prossimo venerdì 14 marzo alla FAT con Stefano Capello e lo stesso Lorenzo Appuntamenti: Trump e la marea nera globale Venerdì 14 marzo ore 21 corso Palermo 46 Ne parliamo con Stefano Capello e Lorenzo Rabbit Il ciclone Trump negli States è solo l’ultimo potente segno di un vento di destra globale in un orizzonte di guerra permanente. Sarebbe però banale ridurre tutto al fascismo, anche se da quel mondo e dalla sua storia la marea nera trae ampia ispirazione. Prendendo le mosse da quanto sta avvenendo negli Stati Uniti e dalle dinamiche che si sono innescate sul piano internazionale proveremo a ragionare sulle enormi accelerazioni in atto e sulle prospettive dei movimenti di opposizione politica e sociale. Negli States ma non solo. A-Distro e SeriRiot ogni mercoledì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30 per info scrivete a fai_torino@autistici.org Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
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Trump e la marea nera globale
Trump e la marea nera globale Venerdì 14 marzo ore 21 corso Palermo 46 Ne parliamo con Stefano Capello e Lorenzo Coniglione Guerra, repressione, identitarismi, nazionalismi sono la cifra di un ordine del mondo che per salvare se stesso, affonda noi tutt. L’affermarsi di Trump negli States è solo l’ultimo tassello di una marea nera reattiva. A popolazioni spaventate dagli effetti devastanti dell’affermarsi inarrestabile della logica capitalista, le destre di ogni latitudine offrono la speranza che qualcuno possa essere al sicuro. In ogni dove si affermano leadership che individuano nella libertà delle donne e delle identità non conformi un nemico. In ogni dove le proteste di piazza vengono represse, i servizi essenziali negati, la propaganda militarista disegna un orizzonte di guerra permanente. L’affermarsi di dinamiche pesantemente autoritarie su scala mondiale segna un’epoca dove chi governa e chi sfrutta non intende più piegarsi ad alcuna mediazione sociale. Sarebbe però banale ridurre tutto al fascismo, anche se da quel mondo e dalla sua storia la marea nera trae ampia ispirazione e gli attrezzi necessari alla propria narrazione. Prendendo le mosse da quanto sta avvenendo negli Stati Uniti e dalle dinamiche che si sono innescate sul piano internazionale proveremo a ragionare sulle enormi accelerazioni in atto e sulle prospettive dei movimenti di opposizione politica e sociale. Negli States ma non solo. Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30 www.anarresinfo.org  
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Anarres del 21 gennaio. Trump e l’Ucraina. Stati Uniti: Project 25. Contro la guerra…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 21 gennaio. Trump e l’Ucraina. Stati Uniti: Project 25. Contro la > guerra…   Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Ucraina. Trump spariglia le carte Il prossimo 24 febbraio sono trascorsi tre anni dall’attacco russo all’Ucraina, dopo sette anni di stallo in seguito all’annessione russa della Crimea ed un primo avanzamento nel Donbass. Da allora sono morte centinaia di migliaia di persone, enorme è il numero dei profughi, dei feriti, delle persone che hanno perso casa e lavoro. A pagare un duro prezzo sono state anche le popolazioni europee strette nella spirale dell’inflazione, con una costante riduzione dei servizi ed un imponente aumento della spesa energetica e militare. Questa guerra rappresenta uno scontro interimperialistico di enorme portata, che ha coinvolto direttamente la NATO. I paesi europei hanno schierato truppe ed inviato armi all’Ucraina. Gli Stati Uniti targati Trump entrano nella partita a gamba tesa, sparigliando le carte. Tagliano fuori l’Ucraina e gli europei ed aprono un tavolo di trattativa diretta con la Russia, mirando ad una tregua armata che, di fatto, sancirà l’annessione dei territori occupati di Mosca. D’altra parte gli Stati Uniti hanno portato a casa l’obiettivo principale: l’indebolimento dell’Europa. Ora Trump spera di rendere meno saldo il legame tra la Russia e la Cina. Intanto la diserzione dal fronte di guerra è sempre più di massa. Sia in Russia che in Ucraina. Ne abbiamo parlato con Stefano Capello Stati Uniti. Project 25 Proseguono gli approfondimenti sugli States all’epoca di Trump. Gli obiettivi del Trump 2.0 erano già scritti da due anni: i punti salienti di un mandato presidenziale reazionario, infatti, erano già ampiamente illustrati in Mandate For Leadership: The Conservative Promise, un manuale di 900 pagine realizzato grazie alla stretta collaborazione tra Heritage Foundation e altre 100 organizzazioni conservatrici statunitensi. Meglio conosciuto come Project 2025, il manuale è ispirato ad una visione degli Stati Uniti fortemente reazionaria e conservatrice, cui i conservatori lavorano da anni per sviluppare centinaia di obiettivi politici afferenti a ogni sfera della vita pubblica. La loro ragione di azione si inserisce comodamente nel quadro di un eterno conflitto tra il governo centrale e quelli statali: l’infinita lotta in favore di un primato dei diritti degli Stati rispetto al governo federale ha permesso a diverse organizzazioni di incardinare lotte dalla presidenza Reagan in poi per cambiare il volto degli Stati Uniti. Project 2025 ha affrontato una lunga marcia prima di individuare in Trump il proprio campione. Si tratta di un progetto di lungo corso che è esistito prima di Trump e continuerà a farlo dopo, avendo come principale interlocutore “il prossimo conservatore” che occuperà la Casa Bianca. Cosa c’è nelle 900 pagine del Project 25? Ce ne ha parlato Robertino Barbieri Fermiamo la guerra dall’Ucraina a Gaza, dal Sudan al Kurdistan, dallo Yemen al Congo… Appuntamenti: Sabato 8 marzo punto info anarcofemminista I nostri corpi spezzano e annullano i confini tra i generi, le frontiere tra gli Stati, le divisioni imposte dalla nazione e dalle tante leggi del padre, del padrone, degli dei e dei loro preti. ore 10,30 al Balon Venerdì 14 marzo Trump e la marea nera globale ore 21 corso Palermo 46 Guerra, repressione, identitarismi, nazionalismi sono la cifra di un ordine del mondo che per salvare se stesso, affonda noi tutt. L’affermarsi di dinamiche pesantemente autoritarie a livello globale segna un’epoca dove chi governa e chi sfrutta non intende più piegarsi ad alcuna mediazione sociale. Sarebbe però banale ridurre tutto al fascismo, anche se da quel mondo e dalla sua storia la marea nera trae ampia ispirazione e gli attrezzi necessari alla propria narrazione. Ne parliamo con Stefano Capello e Lorenzo Coniglione A Distro e SeriRiot ogni mercoledì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30 per info scrivete a fai_torino@autistici.org Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
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8 marzo
Anarres del 7 febbraio. Paternalismo e disciplina. Il ciclone Trump. I satelliti di Musk…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 7 febbraio. Paternalismo e disciplina. Il ciclone Trump. I > satelliti di Musk… Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Paternalismo e disciplina. Le code davanti all’ufficio immigrazione di Torino “Nonostante enti caritatevoli e politici di sinistra ostentino avversione per le destre razziste, il loro discorso è complementare alla narrazione securitaria che vede nell’immigrato una minaccia all’ordine sociale. Infatti, solo chi “rispetta le regole” può sperare di vedere garantiti i diritti fondamentali legati al possesso di un documento. Coloro che non vogliono, o non possono, “integrarsi”, sono considerati criminali o reietti portatori di “degrado”, condannati senza appello alla violenza quotidiana delle politiche securitarie, o in alternativa, a rimanere impigliati nelle maglie del paternalismo assistenzialistico. Le lunghe file e le vessazioni agite dalla polizia in corso Verona sono la dimostrazione eclatante che da questo processo di disciplinamento non è possibile salvarsi, come vorrebbero i benpensanti, nemmeno “rispettando le regole” che la società impone.” Prendiamo le mosse da un articolo uscito su Napoli Monitor per ragionare sulle forme disciplinamento violento dei lavorator migranti. Stati Uniti. Il ciclone Trump Il presidente che si è insediato il 20 gennaio è molto più forte di quello che prese il potere nel 2016: allora era un outsider inviso alla maggioranza del suo partito, oggi è il cavallo vincente, che ha conquistato il Gop riuscendo a mettere insieme le anime sparse della destra statunitense. I miliardari che hanno affollato la sua corte nel giorno dell’investitura hanno in mano il vero potere, quello dei social media, il cui controllo è cruciale nella costruzione del consenso. Sul tappeto numerose domande: quanto reggerà il suo blocco sociale, specie quello della Rust Belt, che tanto contribuì al suo precedente successo? Trump ha dettato le regole all’Europa, prima tra tutte un investimento del 5% del Pil in spese militari. Il programma di Trump è spaventoso. Se riuscirà o meno a realizzarlo dipenderà dalla forza dei movimenti di opposizione. Ne abbiamo parlato con Stefano Capello I satelliti di Musk: internet per i ricchi Uno dei settori che da tempo è un vero e proprio campo di battaglia è quello delle comunicazioni digitali all’interno del quale Musk è presente dal 2019 con una delle sue aziende più note, la “Starlink”, una sussidiaria di “SpaceX”, che ha come scopo quello di fornire connessione Internet a privati e imprese tramite migliaia di satelliti. Internet per tutt? L’esatto contrario! Ne abbiamo parlato con Pepsy Appuntamenti: Giovedì 20 febbraio ore 21 corso Palermo 46 – Torino Gli anarchici nella rivoluzione russa Enzo Papa, traduttore e curatore dell’edizione italiana, presenta il libro: “La rivoluzione sconosciuta. Il movimento anarchico nelle lotte per l’emancipazione sociale in Russia” di Volin, edizioni Zero in Condotta. Volin, anarchico, tra i protagonisti della rivoluzione russa, ci restituisce l’immagine viva di una rivoluzione sociale, in cui la dimensione autogestionaria e libertaria dei Soviet viene soffocata a poco a poco dalla dittatura bolscevica. Non senza una forte resistenza. Il teorico e rivoluzionario anarchico, Vsevolod Michajlovič Eichenbaum, detto Volin, racconta la storia della Rivoluzione russa dal 1825 al 1939, con i suoi due sommovimenti del 1905 e del 1917, che egli ha vissuto come militante attivamente impegnato negli eventi. Potendo disporre di documenti e testimonianze di prima mano, Volin descrive, dal punto di vista anarchico – con lucidità e con rara finezza d’analisi  tutto il processo del movimento rivoluzionario russo, dalla nascita dei Soviet all’annientamento del movimento anarchico da parte dello stalinismo passando per l’ascesa al potere dei bolscevichi, la rivolta dei marinai di Kronstadt o ancora l’epopea insurrezionale di Nestor Machno. Il libro, oltre che alle presentazioni, lo trovate alla FAT oppure può essere richiesto a http://www.zeroincondotta.org/ Sabato 22 febbraio a tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina Con i disertori russi e ucraini per un mondo senza frontiere ore 11 presidio antimilitarista al Balon A-Distro e SeriRiot ogni mercoledì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30 per info scrivete a fai_torino@autistici.org Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
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Anarres del 24 gennaio. Crisi climatica. Zone rosse e sorveglianza rinforzata. Una corte di miliardari e l’America profonda. Rivolta al CPR di Gradisca…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 24 gennaio. Crisi climatica. Zone rosse e sorveglianza rinforzata. > Una corte di miliardari e l’America profonda. Rivolta al CPR di Gradisca… Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Crisi climatica e azione diretta Strumenti di ricerca, misurazione, analisi e lotta Che sia in atto un cambiamento climatico con un’accelerazione senza precedenti, da quando il pianeta è abitato da forme di vita strutturate in comunità è un dato ormai privo di dimostrazioni opposte. Le estese analisi e i risultati cui è pervenuto il lungo lavoro della comunità climatologica portano a una conclusione unica: il clima sta cambiando a una velocità tale per cui le forme di vita vegetali e animali (inclusa quella umana) vengono poste in seria difficoltà di adattamento. Adattamento fisico, chimico, biologico, sociale e migratorio sono a rischio, sottoposti a forzanti indotte dalla produzione industriale, alimentare e trasportistica sempre più energivora. (…) Un problema di origine capitalista non può avere una soluzione capitalista. Il riscaldamento globale e la sua accelerazione sono causati principalmente dalle emissioni collegate alle attività umane: industriali, di trasporto e alimentari. Con Andrea Merlone, Dirigente di ricerca all’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e ricercatore associato all’Istituto di Scienze Polari del CNR, abbiamo anticipato alcuni dei temi di cui parleremo venerdì 31 gennaio alle 21 alla FAT Zone rosse ed aree a sorveglianza rinforzata Il governo sperimenta nuovi meccanismi di esclusione e controllo degli indesiderabili. Muri invisibili ma concreti segmentano le città, separando chi può accedere liberamente nelle aree più pregiate e chi deve esserne tenuto fuori. Con le zone rosse e il daspo urbano il ministro dell’Interno ha arricchito la cassetta degli attrezzi della polizia di nuovi strumenti, che le forze del disordine statale possono utilizzare senza neppure scomodare un magistrato. La stretta securitaria, collaudata inizialmente a Bologna e Firenze, a dicembre si è estesa a Milano e Napoli, e con l’anno nuovo ha investito Roma, dove la morsa poliziesca durante il giubileo è imponente. A Torino il sindaco annuncia un approccio più “morbido”: niente zone rosse ma aree a “sorveglianza rinforzata”, come a Roma. Difficile cogliere le sfumature di fronte alla declinazione sabauda delle direttive governative. Intanto, dal 27 gennaio al 30 aprile, saranno zone rosse Porta Nuova, San Salvario, Torino centro, Aurora e Barriera di Milano. Nei fatti le forze di polizia possono allontanare con la forza chiunque, assuma “atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti”. Va da se che gli “atteggiamenti” non sono atti e, quindi gli uomini e le donne in divisa mandano via le persone il cui modo di stare in strada sia considerato, a loro arbitrio, indesiderabile. Stati Uniti. Una corte di miliardari e l’America profonda Donald Trump si è insediato lunedì. I sostenitori che quattro anni fa avevano fatto irruzione a Capitol Hill, in questo 20 gennaio hanno sostato composti all’esterno. L’imperatore li ha arringati firmando immediatamente la grazia per i golpisti condannati, deportazioni di massa dei clandestini che vivono negli States, la fine della guerra e il ritorno dell’età dell’oro. La propaganda elettorale di The Donald non finirà mai: è la sua escape strategy di fronte al possibile fallimento di alcuni obiettivi, dei quali potrà imputare le forze oscure che minacciano l’America. Mantiene subito alcune promesse. Appena insediato Trump ha firmato una serie di misure e di ordini esecutivi. Questi gli i principali ordini esecutivi firmati dal neopresidente: – Uscita degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima. – Stop al lavoro da casa per i dipendenti federali. – Revocato l’ordine esecutivo di Joe Biden che fissa il target del 50% delle vendite di nuovi veicoli elettrici entro il 2030 –  Revocato l’ordine esecutivo di Joe Biden sull’intelligenza artificiale, mossa che spiana la strada al business miliardario del settore, eliminando i già scarsi guard-rail previsti. – Dichiarata l’emergenza nazionale al confine sud degli Stati Uniti. –  Fine dello ius soli, il diritto di cittadinanza per nascita stabilito dalla Costituzione americana. – Gli Usa escono dall’Organizzazione mondiale della Sanità –  Revocate le sanzioni sui coloni israeliani in Cisgiordania. Il presidente che si è insediato il 20 gennaio è molto più forte di quello che prese il potere nel 2016: allora era un outsider inviso alla maggioranza del suo partito, oggi è il cavallo vincente, che ha conquistato il Gop riuscendo a mettere insieme le anime sparse della destra statunitense. Trump, si è esibito accanto ad una manciata di suoi pari: i miliardari che affollano la sua corte e hanno in mano il vero potere, quello dei social media, il cui controllo è cruciale nella costruzione del consenso. Sul tappeto numerose domande: quanto reggerà il suo blocco sociale, specie quello della Rust Belt, che tanto contribuì al suo precedente successo? L’unica europea alla sua corte era Giorgia Meloni, che tenta di accreditarsi come ponte tra l’America Trumpiana e un’Europa schiacciata dal ricatto del Friend Shoring imposto in questi anni e cardine delle politiche protezioniste statunitensi. A Davos Trump ha dettato le regole all’Europa, prima tra tutte un investimento del 5% del Pil in spese militari. Il programma di Trump è spaventoso. Se riuscirà o meno a realizzarlo dipenderà dalla forza dei movimenti di opposizione che lunedì hanno riempito le piazze di Washington e di tutti gli Stati Uniti con la People March e di tutti coloro che, con tenacia, si battono contro il nuovo imperatore. Ne abbiamo parlato con Robertino Barbieri Rivolta al CPR di Gradisca Sono giorni di rivolta dentro alle mura del carcere per migranti di Gradisca d’Isonzo, il Cpr in Friuli Venezia-Giulia al confine con la Slovenia, dove sono stipate in vere e proprie gabbie decine di persone. Negli ultimi dieci giorni, ogni notte, ci sono state proteste, incendi e scontri con le forze dell’ordine. Nonostante cariche, manganellate, pestaggi, spray al peperoncino e lacrimogeni i migranti continuano a lottare contro le condizioni inumane a cui sono sottoposti e l’assenza di informazioni sul proprio destino. Rinchiusi in una prigione per senza documenti potrebbero essere deportati in qualsiasi momento o passarvi un anno e mezzo, prima di essere liberati con un foglio di via. Giovedì 16 gennaio un recluso è caduto dal tetto della struttura nel tentativo di allontanarsi dal Cpr e far disperdere le proprie tracce. Nella caduta si è fratturato gravemente gli arti ed è stato trasportato in elisoccorso in ospedale. Il clima si è fatto più incandescente la sera di domenica 19 gennaio, quando anche un migrante di origine maghrebina è scivolato dal tetto. Fortunatamente, le ferite riportate non sono state gravi. É frequente che chi tenta la fuga saltando le mura alte dell’ex caserma Polonio si ferisca anche in modo serio. Una decina di anni fa un migrante, finito in coma in seguito alla caduta, perse la vita dopo mesi di agonia in ospedale. Lunedì 20 gennaio un gruppo di una trentina di persone è salito sul tetto dell’ex caserma Polonio, causando ingenti danni agli impianti idraulici ed elettrici e praticando sette varchi nella struttura. Non ci sono stati, diversamente da altre volte, tentativi di fuga. Il giorno successivo è stata incendiata la zona rossa e sono stati creati dei varchi nel plexiglass che delimita le “vasche” che dividono le camerate. La zona rossa, una delle tre in cui è divisa la prigione di Gradisca, è completamente inagibile, così come alcune aree comuni. Mercoledì 22 sono iniziati arresti e deportazioni punitive. Otto migranti sono stati espulsi in Marocco, altri cinquanta, in parte sono stati arrestati, in parte sono stati trasferiti nel CPR di Trapani. Ne abbiamo parlato con Raffaele, un compagno da sempre in prima fila nelle lotte contro i Cpr Appuntamenti: Venerdì 31 gennaio Crisi climatica e azione diretta Strumenti di ricerca, misurazione, analisi e lotta ore 21 alla FAT corso Palermo 46 Torino Interverrà il fisico Andrea Merlone, Dirigente di ricerca all’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e ricercatore associato all’Istituto di Scienze Polari del CNR. Giovedì 20 febbraio ore 21 alla FAT corso Palermo 46 Enzo Papa, traduttore e curatore dell’edizione italiana, presenta il libro di Volin “La rivoluzione sconosciuta. Il movimento anarchico nelle lotte per l’emancipazione sociale in Russia 1917-1921” Il teorico e rivoluzionario anarchico, Vsevolod Michajlovič Eichenbaum, detto Volin, racconta la storia della Rivoluzione russa dal 1825 al 1939, con i suoi due sommovimenti del 1905 e del 1917, che egli ha vissuto come militante attivamente impegnato negli eventi. Potendo disporre di documenti e testimonianze di prima mano, Volin descrive, dal punto di vista anarchico – con lucidità e con rara finezza d’analisi -, tutto il processo del movimento rivoluzionario russo, dalla nascita dei Soviet all’annientamento del movimento anarchico da parte dello stalinismo passando per l’ascesa al potere dei bolscevichi, la rivolta dei marinai di Kronstadt o ancora l’epopea insurrezionale di Nestor Machno. A-Distro e SeriRiot ogni mercoledì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! 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Anarres del 15 novembre. Voci di disertori russi e ucraini. Sudan. Il ritorno di Trump…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 15 novembre. Voci di disertori russi e ucraini. Sudan. Il ritorno > di Trump… Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Disertori della guerra Russia – Ucraina. Voci e testimonianze dai due lati del fronte Vi proponiamo la lettura di un opuscolo uscito per il 4 novembre e curato dall’Assemblea Antimilitarista Qui puoi leggere l’opuscolo: opuscolo disertori Sudan. Il Sudan, paese situato nel cuore dell’Africa, è attualmente teatro di un conflitto devastante che ha portato a una crisi umanitaria senza precedenti. Le radici di questa guerra affondano in decenni di tensioni politiche, etniche, religiose e sociali, che si sono intensificate nell’ultimo periodo, portando il paese sull’orlo di un collasso totale. Per comprendere appieno la situazione odierna, è fondamentale esaminare le radici storiche dei conflitti in Sudan. Il paese ha una lunga storia di colonizzazione e oppressione, iniziata con il dominio ottomano e poi con quello britannico interessato ad avere una continuità territoriale nel continente africano dal Cairo a Città del Capo. Vi proponiamo un articolo di Massimo Varengo uscito sul settimanale Umanità Nova Il ritorno di Trump La scorsa settimana abbiamo fatto un primo commento delle elezioni statunitensi. Argomentavamo come il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca fosse un segno dei tempi. La grande paura della fine del privilegio di cui hanno goduto le classi medie dei paesi ricchi attraversa trasversalmente il pianeta ed investe anche gli States. La promessa nel ritorno dell’età dell’oro è una delle chiavi di lettura della vittoria elettorale del tycoon di New York. Oggi vogliamo provare ad inquadrare il contesto geopolitico in cui si inserisce il ritorno di Trump e di quello che rappresenta. Ne abbiamo parlato con Stefano Capello Appuntamenti: Always on the move Torino: vetrina per turisti e città delle armi Giovedì 28 novembre ore 21 in corso Palermo 46 Presentazione dell’opuscolo Dialogheranno Francesco Migliaccio e Maria Matteo Continuano le presentazioni di “Tramandare il fuoco. Per un approccio libertario alla questione Palestinese”. Dopo Torino, Trieste e Carrara, venerdì 22 saremo a Reggio Emilia e venerdì 29 a Pordenone. Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org) Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org
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Anarres dell’8 novembre. Pedagogia di guerra. Giornate dei disertori. Trump e l’età dell’oro…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres dell’8 novembre. Pedagogia di guerra. Giornate dei disertori. Trump e > l’età dell’oro… Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Pedagogia di guerra. I parà al circo Massimo I paracadutisti della Folgore, gli stessi delle torture e stupri in Somalia, gli stessi che esaltano ogni anno la battaglia fascista e colonialista di El Alamein, gli stessi impegnati in missioni di guerra in giro per il mondo, in occasione del 4 novembre hanno insegnato a ragazzi e bambini l’arte della guerra nella cornice del Circo Massimo di Roma. Un’iniziativa targata Guido Crosetto. Oltre ai parà c’erano tutti i reparti di eccellenza delle forze armate. Ne abbiamo parlato con Antonio Mazzeo 4 novembre. Giornate dei disertori In diverse città italiane, compresa Torino, ci sono state iniziative per il 4 novembre, giornata dei disertori. Ovunque il fulcro è stata la solidarietà ai disertori di ogni dove. L’Italia va alla guerra: Fincantieri addestrerà forze navali del Qatar La holding italiana Fincantieri SpA arma e addestrerà le forze navali militari dell’Emiro del Qatar. Il colosso della cantieristica nazionale e BQ Solutions, società qatariota preposta ad assicurare il supporto strategico alle forze militari e di sicurezza del Paese, hanno firmato un Memorandum d’Intesa con l’obiettivo di sviluppare programmi di istruzione e addestramento, creati sotto la guida italiana, per le Forze Navali del Qatar. L’età dell’oro? Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca è un segno dei tempi. La grande paura della fine del privilegio di cui hanno goduto le classi medie dei paesi ricchi attraversa trasversalmente il pianeta ed investe anche gli States. La promessa nel ritorno dell’età dell’oro è la chiave di lettura della vittoria elettorale del tycoon di New York. Ne abbiamo parlato con Robertino Barbieri e Francesco Fricche Appuntamenti: Giovedì 28 novembre Always on the move. Torino: vetrina per turisti e città delle armi Presentazione dell’opuscolo ore 21 in corso Palermo 46 Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org) Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
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