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Anarres dell’8 novembre. Pedagogia di guerra. Giornate dei disertori. Trump e l’età dell’oro…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres dell’8 novembre. Pedagogia di guerra. Giornate dei disertori. Trump e > l’età dell’oro… Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Pedagogia di guerra. I parà al circo Massimo I paracadutisti della Folgore, gli stessi delle torture e stupri in Somalia, gli stessi che esaltano ogni anno la battaglia fascista e colonialista di El Alamein, gli stessi impegnati in missioni di guerra in giro per il mondo, in occasione del 4 novembre hanno insegnato a ragazzi e bambini l’arte della guerra nella cornice del Circo Massimo di Roma. Un’iniziativa targata Guido Crosetto. Oltre ai parà c’erano tutti i reparti di eccellenza delle forze armate. Ne abbiamo parlato con Antonio Mazzeo 4 novembre. Giornate dei disertori In diverse città italiane, compresa Torino, ci sono state iniziative per il 4 novembre, giornata dei disertori. Ovunque il fulcro è stata la solidarietà ai disertori di ogni dove. L’Italia va alla guerra: Fincantieri addestrerà forze navali del Qatar La holding italiana Fincantieri SpA arma e addestrerà le forze navali militari dell’Emiro del Qatar. Il colosso della cantieristica nazionale e BQ Solutions, società qatariota preposta ad assicurare il supporto strategico alle forze militari e di sicurezza del Paese, hanno firmato un Memorandum d’Intesa con l’obiettivo di sviluppare programmi di istruzione e addestramento, creati sotto la guida italiana, per le Forze Navali del Qatar. L’età dell’oro? Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca è un segno dei tempi. La grande paura della fine del privilegio di cui hanno goduto le classi medie dei paesi ricchi attraversa trasversalmente il pianeta ed investe anche gli States. La promessa nel ritorno dell’età dell’oro è la chiave di lettura della vittoria elettorale del tycoon di New York. Ne abbiamo parlato con Robertino Barbieri e Francesco Fricche Appuntamenti: Giovedì 28 novembre Always on the move. Torino: vetrina per turisti e città delle armi Presentazione dell’opuscolo ore 21 in corso Palermo 46 Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org) Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
November 9, 2024 / Anarres
Anarres del 1 novembre. 4 novembre. La memoria dei disertori di ieri nella lotta a fianco dei disertori di oggi. Giubileo. Soldi, potere e propaganda…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 1 novembre. 4 novembre. La memoria dei disertori di ieri nella > lotta a fianco dei disertori di oggi. Giubileo. Soldi, potere e propaganda…   Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: 4 novembre. Festa degli assassini Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine. Sui siti governativi si parla di “terre irredente” cui la guerra ha offerto la “redenzione” del tricolore. Sullo sfondo restano 600.000 morti sul solo piccolo fronte orientale. Sullo sfondo resta un’occupazione militare che si è accanita a cancellare le lingue e le culture diverse da quella “italiana”. Sullo sfondo restano i tanti soldati obbligati a combattere con i fucili dei carabinieri puntati alla schiena. Sullo sfondo restano le decimazioni, le torture, gli stupri di massa . Sullo sfondo restano le migliaia di uomini e ragazzi, che decisero di gettare le armi. In quella guerra, a rischio della vita, disertarono a migliaia, consapevoli che le frontiere tra gli Stati sono solo tratti di matita sulle mappe. Interessano a chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro. La storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali, pur ricostruita in numerosi studi, non è mai stata inserita nei programmi scolastici, perché la propaganda militarista nelle scuole non è mai cessata. Anzi! I militari entrano nelle scuole come “esperti”, per indottrinare ed arruolare ragazzi e ragazze. Ancora oggi, dopo oltre un secolo da quelle trincee impastate di sangue, sudore, fango e rabbia, la retorica patriottica, il garrire di bandiere e le parate militari sono strumento di legittimazione delle avventure militari italiane all’estero, dall’Africa all’Ucraina, dei militari per le strade, della guerra ai migranti, del moltiplicarsi della spesa in armamenti. Contestare le celebrazioni del 4 novembre non è mero esercizio di doverosa memoria verso i disertori che, su tutti i fronti, fuggirono dalla Grande Guerra, ma si inserisce nei percorsi antimilitaristi di chi, sui vari territori, lotta contro basi militari e poligoni di tiro, fabbriche d’armi e missioni militari all’estero. Ne abbiamo parlato con Giorgio Sacchetti, antimilitarista, storico, insegna all’Università di Firenze ed è autore, con Isabelle Felici, de “L’antimilitarismo in Italia (1945-2025) Giubileo. Soldi, potere e propaganda Il governo della città del Vaticano si accinge ad un anno di celebrazioni, folle di turisti, spot pubblicitari a reti unificate. Il tutto a spese di noi tutti, grazie alle generose elargizioni dello Stato Italiano, e ai privilegi concessi ad Jorge Bergoglio, in arte Francesco, il gesuita sul trono di Pietro. Un anno di propaganda clericale. Ne abbiamo parlato con Daniele Ratti 4 novembre Un panorama delle giornate di lotta al militarismo e alla guerra del 4 novembre Ne abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista Appuntamenti: Sabato 2 e lunedì 4 novembre Contro la guerra, il militarismo, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo! Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere! Con disertori e obiettori di tutte le guerre! Lunedì 4 novembre Iniziative antimilitariste in giro per Torino Smilitarizziamo la città! Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org) Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
November 4, 2024 / Anarres
[2024-11-02] Giornate dei disertori @ DAP - Distretto Aerospaziale Piemontese - via Roma 100 to
GIORNATE DEI DISERTORI DAP - Distretto Aerospaziale Piemontese - via Roma 100 to - via Roma 100 di fronte Galleria San Federico (sabato, 2 novembre 15:00) Giornate dei disertori Sabato 2 e lunedì 4 novembre Contro la guerra, il militarismo, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo! Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere! Con disertori e obiettori di tutte le guerre! Sabato 2 novembre No alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi Manifestazione antimilitarista In via Roma 100 di fronte alla Galleria San Federico, dove ha sede il DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese Lunedì 4 novembre Iniziative antimilitariste in giro per Torino Smilitarizziamo la città! Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine. Durante la prima guerra mondiale, su tutti i fronti tanti disertarono e finirono la loro vita di fronte ad un plotone di esecuzione. In memoria dei disertori e dei senzapatria di allora, in solidarietà a chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta lanciamo due giornate di informazione e lotta antimilitarista. Come ogni anno le celebrazioni militari del 4 novembre servono a giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa. Guerre, stupri, occupazioni di terre, bombardamenti, torture, l’intero campionario degli orrori umani, se compiuto da uomini e donne inquadrati in un esercito, diventa legittimo, necessario, opportuno, eroico. Noi disertiamo. Torino punta tutto sull’industria bellica. Dicono produca ricchezza invece produce solo morte. Leonardo e il Politecnico hanno promosso la Città dell’Aerospazio, un nuovo polo di ricerca e progettazione delle armi del futuro. È un progetto che vede protagonisti Leonardo, la maggiore industria bellica italiana e il Politecnico di Torino. Hanno il sostegno di tutti: dal comune, alla regione al governo. Quest’autunno intendono cominciare i lavori in corso Marche. Continuiamo a metterci di mezzo. Fermarli è possibile: dipende da ciascuno di noi. Noi disertiamo. Stiamo assistendo ad un riarmo a livello mondiale dagli esiti imprevedibili. Sempre più concreto è il rischio di un olocausto nucleare. L’aumento delle spese militari ed i conseguenti tagli a sanità scuole, trasporti di prossimità rendono sempre più precarie le nostre vite. Con la lotta, la solidarietà il mutuo appoggio, possiamo prenderci quello ci serve per vivere meglio. Noi disertiamo. Blocchiamo e boicottiamo le missioni militari dell’Italia, in difesa degli interessi neocoloniali dell’ENI e dell’industria bellica. Noi disertiamo. Stop all’invio di armi sui fronti di guerra! Fermiamo il massacro della popolazione palestinese a Gaza e l’escalation in atto! Cessate il fuoco in Sudan, in Ucraina, in Russia e in ogni dove. Noi disertiamo. In Italia ci sono basi militari italiane, statunitensi e Nato da cui partono droni spia e rifornimenti verso l’Ucraina e Israele: inceppiamo gli ingranaggi della macchina bellica nel nostro paese. Noi disertiamo. Lungo i confini del Bel Paese, in mare ed in montagna, le polizie e le forze armate fanno la guerra ai migranti, che da decenni sono uccisi lungo i confini. Apriamo le frontiere, lottiamo contro la fortezza Europa! Noi disertiamo. L’Italia finanzia la Libia e la Tunisia perché intercettino e blocchino le navi dei migranti e rigettino uomini, donne e bambin* nell’inferno dei campi di concentramento libici. Noi siamo a fianco della gente in viaggio. Le frontiere sono linee di nulla rese vere da uomini in armi: cancelliamole! Noi disertiamo! Il governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra. Le scuole e le università sono divenute terreno di conquista per l’arruolamento dei corpi e delle coscienze. Fermiamoli! Noi disertiamo. A pochi passi dalle nostre case si producono e si testano le armi impiegate nelle guerre di ogni dove. Le usano le truppe italiane nelle missioni di “pace” all’estero, le vendono le industrie italiane ai paesi in guerra. Queste armi hanno ucciso milioni di persone, distrutto città e villaggi, avvelenato irrimediabilmente interi territori. Lottiamo per la chiusura e la riconversione dell’industria bellica! Noi disertiamo. I militari sono sempre più presenti per le strade delle nostre città, nelle periferie dove si allungano le file dei senza casa, senza reddito, precari. Servono a prevenire e reprimere ogni insorgenza sociale, a mettere a tacere chiunque si ribelli ad un ordine sociale sempre più feroce. La sicurezza è casa, reddito, sanità per tutte e tutti, non soldati per le strade! Cacciamoli da Torino! Smilitarizziamo la città! Noi disertiamo. Quartieri, scuole, università, piazze, luoghi di lavoro: ormai non vi è ambito sociale al sicuro dalla marea militarista montante. Mandiamoli via! Noi disertiamo! Il governo con il Ddl 1660 intende reprimere duramente ogni forma di opposizione politica e sociale. Non riusciranno a bloccare le lotte. Ci troveranno in prima fila per bloccare la costruzione della Città dell’Aerospazio! Fermiamoli! Oggi ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo. Noi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni. Noi siamo al fianco di chi, in ogni dove, diserta la guerra. Vogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra. Coordinamento contro la guerra e chi la arma - Torino
October 23, 2024 / Gancio
Anarres del 18 ottobre. Stato di Polizia. Verso le giornate dei disertori del 2 e 4 novembre a Torino. Percorsi antimilitaristi. Progetti “culturali a Torino…
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 18 ottobre. Stato di Polizia. Verso le giornate dei disertori del > 2 e 4 novembre a Torino. Percorsi antimilitaristi. Progetti “culturali a > Torino… Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Innovativa Visione. Un sogno sui progetti culturali a Torino “Ho sentito la storia di una casalinga francese capace di predire i valori delle società quotate in borsa. Ogni sera la signora esegue un rito codificato, poi va a dormire e sogna le salite e le discese dei valori nel grande mercato finanziario. Ho deciso di imitarla nella speranza di risolvere i tanti problemi che ci affliggono. Una sera ho masticato una noce moscata, ho bevuto tè al melograno e ho atteso le visioni notturne. Imprevedibili sono i fenomeni dell’universo: anziché profetizzare valori futuri delle azioni, ho visto in sogno i progetti vincitori del bando ImpatTO. Disorientato, appena infastidito, ho cercato informazioni su tal “ImpatTO”. Si tratta di un bando finanziato con più di due milioni dall’Unione europea a beneficio della Città di Torino. I fondi saranno distribuiti tra enti privati capaci di “attivare spazi di comunità” dove organizzare, la sera, “attività artistico-culturali”. Si raccomanda di coinvolgere in particolare i “luoghi poco sicuri” dei quartieri di Aurora e Barriera di Milano. (…) Riporto qui l’esito delle mie visioni con l’intento di regalare spunti e suggerimenti a operatori sociali e creativi di Torino, esibire il valore di un metodo magico, lasciare a chi legge la possibilità di decrittare immagini di sogno. Ogni riferimento a individui, associazioni del terzo settore e istituzioni reali è puramente onirico.” Questo l’incipit di un articolo di Francesco Migliaccio che ci offre alcuni interessanti spunti di riflessione sulla nostra città. DDL 1660. Torniamo ad occuparci di “stato di polizia”. Vi proponiamo il testo diffuso dalla Federazione Anarchica Italiana. Verso le giornate dei disertori del 2 e 4 novembre a Torino Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine. Durante la prima guerra mondiale, su tutti i fronti tanti disertarono e finirono la loro vita di fronte ad un plotone di esecuzione. In memoria dei disertori e dei senzapatria di allora, in solidarietà a chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta lanciamo due giornate di informazione e lotta antimilitarista. Percorsi antimilitaristi La prossima domenica gli antimilitarist* di varie assemblee e coordinamenti locali si incontreranno a Massenzatico per confrontarsi e discutere e sulle iniziative di lotta al militarismo ed alla guerra globale. Un’occasione per rinforzare la rete che si è costituita nel 2021 e da cui sono scaturiti tanti percorsi che hanno intrecciato i fili di cortei, manifestazioni, azioni dirette in questi ultimi tre anni. Ne abbiamo parlato con Dario del Coordinamento Antimilitarista Livornese Una joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per progettare e costruire i carri armati del futuro. La guerra in Ucraina ha reso evidente l’importanza dei tank nella guerra di terra: aprendo nuove prospettive di affari ai mercanti di morte. Appuntamenti: Sabato 26 ottobre ore 10,30 13,30 Presidio antimilitarista al Balon Venerdì 1 novembre corteo contro la riapertura del CPR di Torino ore 16 piazza Robilant Giornate dei disertori Sabato 2 e lunedì 4 novembre contro la guerra e il militarismo Contro la guerra, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo! Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere! Con disertori e obiettori di tutte le guerre! Sabato 2 novembre No alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi Manifestazione antimilitarista In via Roma 100 di fronte all’ingresso di Galleria San Federico, dove ha sede il DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese Lunedì 4 novembre Iniziative antimilitariste in giro per Torino Smilitarizziamo la città! Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org) Contatti: FB @senzafrontiere.to/ Telegram https://t.me/SenzaFrontiere Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org  
October 21, 2024 / Anarres
Giornate dei disertori
Sabato 2 e lunedì 4 novembre contro la guerra e il militarismo Contro la guerra, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo! Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere! Con disertori e obiettori di tutte le guerre! Sabato 2 novembre No alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi Manifestazione antimilitarista In via Roma di fronte all’ingresso di Galleria San Federico, dove ha sede il DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese Lunedì 4 novembre Iniziative antimilitariste in giro per Torino Smilitarizziamo la città! Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine. Durante la prima guerra mondiale, su tutti i fronti tanti disertarono e finirono la loro vita di fronte ad un plotone di esecuzione. In memoria dei disertori e dei senzapatria di allora, in solidarietà a chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta lanciamo due giornate di informazione e lotta antimilitarista. Come ogni anno le celebrazioni militari del 4 novembre servono a giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa. Guerre, stupri, occupazioni di terre, bombardamenti, torture, l’intero campionario degli orrori umani, se compiuto da uomini e donne inquadrati in un esercito, diventa legittimo, necessario, opportuno, eroico. Noi disertiamo. Torino punta tutto sull’industria bellica. Dicono produca ricchezza invece produce solo morte. Leonardo e il Politecnico hanno promosso la Città dell’Aerospazio, un nuovo polo di ricerca e progettazione delle armi del futuro. È un progetto che vede protagonisti Leonardo, la maggiore industria bellica italiana e il Politecnico di Torino. Hanno il sostegno di tutti: dal comune, alla regione al governo. Quest’autunno intendono cominciare i lavori in corso Marche. Continuiamo a metterci di mezzo. Fermarli è possibile: dipende da ciascuno di noi. Noi disertiamo. Stiamo assistendo ad un riarmo a livello mondiale dagli esiti imprevedibili. Sempre più concreto è il rischio di un olocausto nucleare. L’aumento delle spese militari ed i conseguenti tagli a sanità scuole, trasporti di prossimità rendono sempre più precarie le nostre vite. Con la lotta, la solidarietà il mutuo appoggio, possiamo prenderci quello ci serve per vivere meglio. Noi disertiamo. Blocchiamo e boicottiamo le missioni militari dell’Italia, in difesa degli interessi neocoloniali dell’ENI e dell’industria bellica. Noi disertiamo. Stop all’invio di armi sui fronti di guerra! Fermiamo il massacro della popolazione palestinese a Gaza e l’escalation in atto! Cessate il fuoco in Sudan, in Ucraina, in Russia e in ogni dove. Noi disertiamo. In Italia ci sono basi militari italiane, statunitensi e Nato da cui partono droni spia e rifornimenti verso l’Ucraina e Israele: inceppiamo gli ingranaggi della macchina bellica nel nostro paese. Noi disertiamo. Lungo i confini del Bel Paese, in mare ed in montagna, le polizie e le forze armate fanno la guerra ai migranti, che da decenni sono uccisi lungo i confini. Apriamo le frontiere, lottiamo contro la fortezza Europa! Noi disertiamo. L’Italia finanzia la Libia e la Tunisia perché intercettino e blocchino le navi dei migranti e rigettino uomini, donne e bambin* nell’inferno dei campi di concentramento libici. Noi siamo a fianco della gente in viaggio. Le frontiere sono linee di nulla rese vere da uomini in armi: cancelliamole! Noi disertiamo! Il governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra. Le scuole e le università sono divenute terreno di conquista per l’arruolamento dei corpi e delle coscienze. Fermiamoli! Noi disertiamo. A pochi passi dalle nostre case si producono e si testano le armi impiegate nelle guerre di ogni dove. Le usano le truppe italiane nelle missioni di “pace” all’estero, le vendono le industrie italiane ai paesi in guerra. Queste armi hanno ucciso milioni di persone, distrutto città e villaggi, avvelenato irrimediabilmente interi territori. Lottiamo per la chiusura e la riconversione dell’industria bellica! Noi disertiamo. I militari sono sempre più presenti per le strade delle nostre città, nelle periferie dove si allungano le file dei senza casa, senza reddito, precari. Servono a prevenire e reprimere ogni insorgenza sociale, a mettere a tacere chiunque si ribelli ad un ordine sociale sempre più feroce. La sicurezza è casa, reddito, sanità per tutte e tutti, non soldati per le strade! Cacciamoli da Torino! Smilitarizziamo la città! Noi disertiamo. Quartieri, scuole, università, piazze, luoghi di lavoro: ormai non vi è ambito sociale al sicuro dalla marea militarista montante. Mandiamoli via! Noi disertiamo! Il governo con il Ddl 1660 intende reprimere duramente ogni forma di opposizione politica e sociale. Non riusciranno a bloccare le lotte. Ci troveranno in prima fila per bloccare la costruzione della Città dell’Aerospazio! Fermiamoli! Oggi ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo. Noi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni. Noi siamo al fianco di chi, in ogni dove, diserta la guerra. Vogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra. Coordinamento contro la guerra e chi la arma – Torino
October 21, 2024 / Anarres
Antimilitarist* in piazza
Il 4 novembre, giornata delle forze armate e dell’unità nazionale, i militari hanno celebrato se stessi. In piazza, in numerose città, c’erano anche gli antimilitaristi. Cortei e presidi si sono svolti a Torino, Monfalcone, Livorno, Reggio Emilia, Alessandria, Palermo. Centrale il tema dell’economia di guerra che macina le vite di noi tutti, privati di servizi […]
November 7, 2023 / Radio Blackout 105.25FM
Striscioni e fumogeni alla LMA – Tecnologie Aerospaziali di Pianezza
Antimilitaristi hanno appeso due striscioni alla LMA – Tecnologie Aerospaziali di Pianezza: “No alle fabbriche di morte”, “No alla città dell’aerospazio”. La LMA produce acciai destinati alla produzione bellica nel settore aerospaziale. In altre parole è parte del processo produttivo necessario a velivoli da combattimento. Questa azienda appartiene alla rete della rete di imprese del […]
November 2, 2023 / Anarres
4 novembre. Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere
Il 4 novembre è la festa dell’unità nazionale e delle forze armate. Il governo Meloni ha ribadito con forza la stretta connessione tra violenza istituzionale e nazione. Sui siti governativi si parla di “terre irredente” cui la guerra ha offerto la “redenzione” del tricolore. Sullo sfondo restano 600.000 morti sul solo piccolo fronte orientale. Sullo […]
October 30, 2023 / Anarres
4 Novembre. Nessuna festa per un massacro
Sabato 4 novembre Manifestazione antimilitarista ore 15,30 in via Roma 100 di fronte alla galleria San Federico, sede del distretto aerospaziale del Piemonte, tra i promotori dell’Aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell’industria aerospaziale di guerra e del nuovo Polo bellico a Torino. Contestiamo la città delle armi! Contestiamo la cerimonia militarista del 4 novembre! Il […]
October 16, 2023 / Anarres