ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie
concrete.
Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in
streaming.
Ascolta e diffondi l’audio della puntata:
> Anarres dell’8 novembre. Pedagogia di guerra. Giornate dei disertori. Trump e
> l’età dell’oro…
Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:
Pedagogia di guerra. I parà al circo Massimo
I paracadutisti della Folgore, gli stessi delle torture e stupri in Somalia, gli
stessi che esaltano ogni anno la battaglia fascista e colonialista di El
Alamein, gli stessi impegnati in missioni di guerra in giro per il mondo, in
occasione del 4 novembre hanno insegnato a ragazzi e bambini l’arte della guerra
nella cornice del Circo Massimo di Roma. Un’iniziativa targata Guido Crosetto.
Oltre ai parà c’erano tutti i reparti di eccellenza delle forze armate.
Ne abbiamo parlato con Antonio Mazzeo
4 novembre. Giornate dei disertori
In diverse città italiane, compresa Torino, ci sono state iniziative per il 4
novembre, giornata dei disertori.
Ovunque il fulcro è stata la solidarietà ai disertori di ogni dove.
L’Italia va alla guerra: Fincantieri addestrerà forze navali del Qatar
La holding italiana Fincantieri SpA arma e addestrerà le forze navali militari
dell’Emiro del Qatar. Il colosso della cantieristica nazionale e BQ Solutions,
società qatariota preposta ad assicurare il supporto strategico alle forze
militari e di sicurezza del Paese, hanno firmato un Memorandum d’Intesa con
l’obiettivo di sviluppare programmi di istruzione e addestramento, creati sotto
la guida italiana, per le Forze Navali del Qatar.
L’età dell’oro?
Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca è un segno dei tempi.
La grande paura della fine del privilegio di cui hanno goduto le classi medie
dei paesi ricchi attraversa trasversalmente il pianeta ed investe anche gli
States.
La promessa nel ritorno dell’età dell’oro è la chiave di lettura della vittoria
elettorale del tycoon di New York.
Ne abbiamo parlato con Robertino Barbieri e Francesco Fricche
Appuntamenti:
Giovedì 28 novembre
Always on the move. Torino: vetrina per turisti e città delle armi
Presentazione dell’opuscolo
ore 21 in corso Palermo 46
Ogni martedì
dalle 18 alle 20
in corso Palermo 46
(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro
SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte
Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!
Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!
Informati su lotte e appuntamenti!
Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a
fai_torino@autistici.org)
Contatti:
FB
@senzafrontiere.to/
Telegram
https://t.me/SenzaFrontiere
Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org
Tag - 4 novembre
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie
concrete.
Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in
streaming.
Ascolta e diffondi l’audio della puntata:
> Anarres del 1 novembre. 4 novembre. La memoria dei disertori di ieri nella
> lotta a fianco dei disertori di oggi. Giubileo. Soldi, potere e propaganda…
Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:
4 novembre. Festa degli assassini
Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale,
in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per
spostare un confine.
Sui siti governativi si parla di “terre irredente” cui la guerra ha offerto la
“redenzione” del tricolore.
Sullo sfondo restano 600.000 morti sul solo piccolo fronte orientale. Sullo
sfondo resta un’occupazione militare che si è accanita a cancellare le lingue e
le culture diverse da quella “italiana”. Sullo sfondo restano i tanti soldati
obbligati a combattere con i fucili dei carabinieri puntati alla schiena. Sullo
sfondo restano le decimazioni, le torture, gli stupri di massa . Sullo sfondo
restano le migliaia di uomini e ragazzi, che decisero di gettare le armi. In
quella guerra, a rischio della vita, disertarono a migliaia, consapevoli che le
frontiere tra gli Stati sono solo tratti di matita sulle mappe. Interessano a
chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro
versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli
stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si
riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro.
La storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali,
pur ricostruita in numerosi studi, non è mai stata inserita nei programmi
scolastici, perché la propaganda militarista nelle scuole non è mai cessata.
Anzi! I militari entrano nelle scuole come “esperti”, per indottrinare ed
arruolare ragazzi e ragazze.
Ancora oggi, dopo oltre un secolo da quelle trincee impastate di sangue, sudore,
fango e rabbia, la retorica patriottica, il garrire di bandiere e le parate
militari sono strumento di legittimazione delle avventure militari italiane
all’estero, dall’Africa all’Ucraina, dei militari per le strade, della guerra ai
migranti, del moltiplicarsi della spesa in armamenti.
Contestare le celebrazioni del 4 novembre non è mero esercizio di doverosa
memoria verso i disertori che, su tutti i fronti, fuggirono dalla Grande Guerra,
ma si inserisce nei percorsi antimilitaristi di chi, sui vari territori, lotta
contro basi militari e poligoni di tiro, fabbriche d’armi e missioni militari
all’estero.
Ne abbiamo parlato con Giorgio Sacchetti, antimilitarista, storico, insegna
all’Università di Firenze ed è autore, con Isabelle Felici, de
“L’antimilitarismo in Italia (1945-2025)
Giubileo. Soldi, potere e propaganda
Il governo della città del Vaticano si accinge ad un anno di celebrazioni, folle
di turisti, spot pubblicitari a reti unificate. Il tutto a spese di noi tutti,
grazie alle generose elargizioni dello Stato Italiano, e ai privilegi concessi
ad Jorge Bergoglio, in arte Francesco, il gesuita sul trono di Pietro.
Un anno di propaganda clericale.
Ne abbiamo parlato con Daniele Ratti
4 novembre
Un panorama delle giornate di lotta al militarismo e alla guerra del 4 novembre
Ne abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista
Appuntamenti:
Sabato 2 e lunedì 4 novembre
Contro la guerra, il militarismo, la produzione bellica, l’occupazione militare
delle periferie, il nazionalismo!
Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!
Con disertori e obiettori di tutte le guerre!
Lunedì 4 novembre
Iniziative antimilitariste in giro per Torino
Smilitarizziamo la città!
Ogni martedì
dalle 18 alle 20
in corso Palermo 46
(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro
SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte
Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!
Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!
Informati su lotte e appuntamenti!
Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a
fai_torino@autistici.org)
Contatti:
FB
@senzafrontiere.to/
Telegram
https://t.me/SenzaFrontiere
Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org
GIORNATE DEI DISERTORI
DAP - Distretto Aerospaziale Piemontese - via Roma 100 to - via Roma 100 di
fronte Galleria San Federico
(sabato, 2 novembre 15:00)
Giornate dei disertori
Sabato 2 e lunedì 4 novembre
Contro la guerra, il militarismo, la produzione bellica, l’occupazione militare
delle periferie, il nazionalismo!
Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!
Con disertori e obiettori di tutte le guerre!
Sabato 2 novembre
No alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi
Manifestazione antimilitarista
In via Roma 100 di fronte alla Galleria San Federico, dove ha sede il DAP –
Distretto Aerospaziale Piemontese
Lunedì 4 novembre
Iniziative antimilitariste in giro per Torino
Smilitarizziamo la città!
Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale,
in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per
spostare un confine.
Durante la prima guerra mondiale, su tutti i fronti tanti disertarono e finirono
la loro vita di fronte ad un plotone di esecuzione.
In memoria dei disertori e dei senzapatria di allora, in solidarietà a chi oggi
diserta le guerre che insanguinano il pianeta lanciamo due giornate di
informazione e lotta antimilitarista.
Come ogni anno le celebrazioni militari del 4 novembre servono a giustificare
enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle
missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa. Guerre, stupri,
occupazioni di terre, bombardamenti, torture, l’intero campionario degli orrori
umani, se compiuto da uomini e donne inquadrati in un esercito, diventa
legittimo, necessario, opportuno, eroico.
Noi disertiamo.
Torino punta tutto sull’industria bellica. Dicono produca ricchezza invece
produce solo morte.
Leonardo e il Politecnico hanno promosso la Città dell’Aerospazio, un nuovo polo
di ricerca e progettazione delle armi del futuro. È un progetto che vede
protagonisti Leonardo, la maggiore industria bellica italiana e il Politecnico
di Torino. Hanno il sostegno di tutti: dal comune, alla regione al governo.
Quest’autunno intendono cominciare i lavori in corso Marche.
Continuiamo a metterci di mezzo. Fermarli è possibile: dipende da ciascuno di
noi.
Noi disertiamo.
Stiamo assistendo ad un riarmo a livello mondiale dagli esiti imprevedibili.
Sempre più concreto è il rischio di un olocausto nucleare.
L’aumento delle spese militari ed i conseguenti tagli a sanità scuole, trasporti
di prossimità rendono sempre più precarie le nostre vite. Con la lotta, la
solidarietà il mutuo appoggio, possiamo prenderci quello ci serve per vivere
meglio.
Noi disertiamo.
Blocchiamo e boicottiamo le missioni militari dell’Italia, in difesa degli
interessi neocoloniali dell’ENI e dell’industria bellica.
Noi disertiamo.
Stop all’invio di armi sui fronti di guerra! Fermiamo il massacro della
popolazione palestinese a Gaza e l’escalation in atto!
Cessate il fuoco in Sudan, in Ucraina, in Russia e in ogni dove.
Noi disertiamo.
In Italia ci sono basi militari italiane, statunitensi e Nato da cui partono
droni spia e rifornimenti verso l’Ucraina e Israele: inceppiamo gli ingranaggi
della macchina bellica nel nostro paese.
Noi disertiamo.
Lungo i confini del Bel Paese, in mare ed in montagna, le polizie e le forze
armate fanno la guerra ai migranti, che da decenni sono uccisi lungo i confini.
Apriamo le frontiere, lottiamo contro la fortezza Europa!
Noi disertiamo.
L’Italia finanzia la Libia e la Tunisia perché intercettino e blocchino le navi
dei migranti e rigettino uomini, donne e bambin* nell’inferno dei campi di
concentramento libici. Noi siamo a fianco della gente in viaggio. Le frontiere
sono linee di nulla rese vere da uomini in armi: cancelliamole!
Noi disertiamo!
Il governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri”
confini, l’esaltazione della guerra. Le scuole e le università sono divenute
terreno di conquista per l’arruolamento dei corpi e delle coscienze.
Fermiamoli!
Noi disertiamo.
A pochi passi dalle nostre case si producono e si testano le armi impiegate
nelle guerre di ogni dove. Le usano le truppe italiane nelle missioni di “pace”
all’estero, le vendono le industrie italiane ai paesi in guerra. Queste armi
hanno ucciso milioni di persone, distrutto città e villaggi, avvelenato
irrimediabilmente interi territori.
Lottiamo per la chiusura e la riconversione dell’industria bellica!
Noi disertiamo.
I militari sono sempre più presenti per le strade delle nostre città, nelle
periferie dove si allungano le file dei senza casa, senza reddito, precari.
Servono a prevenire e reprimere ogni insorgenza sociale, a mettere a tacere
chiunque si ribelli ad un ordine sociale sempre più feroce. La sicurezza è casa,
reddito, sanità per tutte e tutti, non soldati per le strade!
Cacciamoli da Torino! Smilitarizziamo la città!
Noi disertiamo.
Quartieri, scuole, università, piazze, luoghi di lavoro: ormai non vi è ambito
sociale al sicuro dalla marea militarista montante.
Mandiamoli via!
Noi disertiamo!
Il governo con il Ddl 1660 intende reprimere duramente ogni forma di opposizione
politica e sociale.
Non riusciranno a bloccare le lotte. Ci troveranno in prima fila per bloccare la
costruzione della Città dell’Aerospazio!
Fermiamoli!
Oggi ci vorrebbero tutti arruolati.
Noi disertiamo.
Noi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo
la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro
pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni.
Noi siamo al fianco di chi, in ogni dove, diserta la guerra.
Vogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra.
Coordinamento contro la guerra e chi la arma - Torino
ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie
concrete.
Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in
streaming.
Ascolta e diffondi l’audio della puntata:
> Anarres del 18 ottobre. Stato di Polizia. Verso le giornate dei disertori del
> 2 e 4 novembre a Torino. Percorsi antimilitaristi. Progetti “culturali a
> Torino…
Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:
Innovativa Visione. Un sogno sui progetti culturali a Torino
“Ho sentito la storia di una casalinga francese capace di predire i valori delle
società quotate in borsa. Ogni sera la signora esegue un rito codificato, poi va
a dormire e sogna le salite e le discese dei valori nel grande mercato
finanziario. Ho deciso di imitarla nella speranza di risolvere i tanti problemi
che ci affliggono. Una sera ho masticato una noce moscata, ho bevuto tè al
melograno e ho atteso le visioni notturne. Imprevedibili sono i fenomeni
dell’universo: anziché profetizzare valori futuri delle azioni, ho visto in
sogno i progetti vincitori del bando ImpatTO. Disorientato, appena infastidito,
ho cercato informazioni su tal “ImpatTO”. Si tratta di un bando finanziato con
più di due milioni dall’Unione europea a beneficio della Città di Torino. I
fondi saranno distribuiti tra enti privati capaci di “attivare spazi di
comunità” dove organizzare, la sera, “attività artistico-culturali”. Si
raccomanda di coinvolgere in particolare i “luoghi poco sicuri” dei quartieri di
Aurora e Barriera di Milano. (…) Riporto qui l’esito delle mie visioni con
l’intento di regalare spunti e suggerimenti a operatori sociali e creativi di
Torino, esibire il valore di un metodo magico, lasciare a chi legge la
possibilità di decrittare immagini di sogno. Ogni riferimento a individui,
associazioni del terzo settore e istituzioni reali è puramente onirico.”
Questo l’incipit di un articolo di Francesco Migliaccio che ci offre alcuni
interessanti spunti di riflessione sulla nostra città.
DDL 1660. Torniamo ad occuparci di “stato di polizia”. Vi proponiamo il testo
diffuso dalla Federazione Anarchica Italiana.
Verso le giornate dei disertori del 2 e 4 novembre a Torino
Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale,
in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per
spostare un confine.
Durante la prima guerra mondiale, su tutti i fronti tanti disertarono e finirono
la loro vita di fronte ad un plotone di esecuzione.
In memoria dei disertori e dei senzapatria di allora, in solidarietà a chi oggi
diserta le guerre che insanguinano il pianeta lanciamo due giornate di
informazione e lotta antimilitarista.
Percorsi antimilitaristi
La prossima domenica gli antimilitarist* di varie assemblee e coordinamenti
locali si incontreranno a Massenzatico per confrontarsi e discutere e sulle
iniziative di lotta al militarismo ed alla guerra globale. Un’occasione per
rinforzare la rete che si è costituita nel 2021 e da cui sono scaturiti tanti
percorsi che hanno intrecciato i fili di cortei, manifestazioni, azioni dirette
in questi ultimi tre anni.
Ne abbiamo parlato con Dario del Coordinamento Antimilitarista Livornese
Una joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per progettare e costruire i carri
armati del futuro.
La guerra in Ucraina ha reso evidente l’importanza dei tank nella guerra di
terra: aprendo nuove prospettive di affari ai mercanti di morte.
Appuntamenti:
Sabato 26 ottobre
ore 10,30 13,30
Presidio antimilitarista al Balon
Venerdì 1 novembre
corteo contro la riapertura del CPR di Torino
ore 16 piazza Robilant
Giornate dei disertori
Sabato 2 e lunedì 4 novembre
contro la guerra e il militarismo
Contro la guerra, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie,
il nazionalismo!
Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!
Con disertori e obiettori di tutte le guerre!
Sabato 2 novembre
No alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi
Manifestazione antimilitarista
In via Roma 100 di fronte all’ingresso di Galleria San Federico, dove ha sede il
DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese
Lunedì 4 novembre
Iniziative antimilitariste in giro per Torino
Smilitarizziamo la città!
Ogni martedì
dalle 18 alle 20
in corso Palermo 46
(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro
SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte
Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!
Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!
Informati su lotte e appuntamenti!
Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20
(per info scrivete a fai_torino@autistici.org)
Contatti:
FB
@senzafrontiere.to/
Telegram
https://t.me/SenzaFrontiere
Iscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org
Sabato 2 e lunedì 4 novembre
contro la guerra e il militarismo
Contro la guerra, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie,
il nazionalismo!
Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!
Con disertori e obiettori di tutte le guerre!
Sabato 2 novembre
No alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi
Manifestazione antimilitarista
In via Roma di fronte all’ingresso di Galleria San Federico, dove ha sede il DAP
– Distretto Aerospaziale Piemontese
Lunedì 4 novembre
Iniziative antimilitariste in giro per Torino
Smilitarizziamo la città!
Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale,
in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per
spostare un confine.
Durante la prima guerra mondiale, su tutti i fronti tanti disertarono e finirono
la loro vita di fronte ad un plotone di esecuzione.
In memoria dei disertori e dei senzapatria di allora, in solidarietà a chi oggi
diserta le guerre che insanguinano il pianeta lanciamo due giornate di
informazione e lotta antimilitarista.
Come ogni anno le celebrazioni militari del 4 novembre servono a giustificare
enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle
missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa. Guerre, stupri,
occupazioni di terre, bombardamenti, torture, l’intero campionario degli orrori
umani, se compiuto da uomini e donne inquadrati in un esercito, diventa
legittimo, necessario, opportuno, eroico.
Noi disertiamo.
Torino punta tutto sull’industria bellica. Dicono produca ricchezza invece
produce solo morte.
Leonardo e il Politecnico hanno promosso la Città dell’Aerospazio, un nuovo polo
di ricerca e progettazione delle armi del futuro. È un progetto che vede
protagonisti Leonardo, la maggiore industria bellica italiana e il Politecnico
di Torino. Hanno il sostegno di tutti: dal comune, alla regione al governo.
Quest’autunno intendono cominciare i lavori in corso Marche.
Continuiamo a metterci di mezzo. Fermarli è possibile: dipende da ciascuno di
noi.
Noi disertiamo.
Stiamo assistendo ad un riarmo a livello mondiale dagli esiti imprevedibili.
Sempre più concreto è il rischio di un olocausto nucleare.
L’aumento delle spese militari ed i conseguenti tagli a sanità scuole, trasporti
di prossimità rendono sempre più precarie le nostre vite. Con la lotta, la
solidarietà il mutuo appoggio, possiamo prenderci quello ci serve per vivere
meglio.
Noi disertiamo.
Blocchiamo e boicottiamo le missioni militari dell’Italia, in difesa degli
interessi neocoloniali dell’ENI e dell’industria bellica.
Noi disertiamo.
Stop all’invio di armi sui fronti di guerra! Fermiamo il massacro della
popolazione palestinese a Gaza e l’escalation in atto!
Cessate il fuoco in Sudan, in Ucraina, in Russia e in ogni dove.
Noi disertiamo.
In Italia ci sono basi militari italiane, statunitensi e Nato da cui partono
droni spia e rifornimenti verso l’Ucraina e Israele: inceppiamo gli ingranaggi
della macchina bellica nel nostro paese.
Noi disertiamo.
Lungo i confini del Bel Paese, in mare ed in montagna, le polizie e le forze
armate fanno la guerra ai migranti, che da decenni sono uccisi lungo i confini.
Apriamo le frontiere, lottiamo contro la fortezza Europa!
Noi disertiamo.
L’Italia finanzia la Libia e la Tunisia perché intercettino e blocchino le navi
dei migranti e rigettino uomini, donne e bambin* nell’inferno dei campi di
concentramento libici. Noi siamo a fianco della gente in viaggio. Le frontiere
sono linee di nulla rese vere da uomini in armi: cancelliamole!
Noi disertiamo!
Il governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri”
confini, l’esaltazione della guerra. Le scuole e le università sono divenute
terreno di conquista per l’arruolamento dei corpi e delle coscienze.
Fermiamoli!
Noi disertiamo.
A pochi passi dalle nostre case si producono e si testano le armi impiegate
nelle guerre di ogni dove. Le usano le truppe italiane nelle missioni di “pace”
all’estero, le vendono le industrie italiane ai paesi in guerra. Queste armi
hanno ucciso milioni di persone, distrutto città e villaggi, avvelenato
irrimediabilmente interi territori.
Lottiamo per la chiusura e la riconversione dell’industria bellica!
Noi disertiamo.
I militari sono sempre più presenti per le strade delle nostre città, nelle
periferie dove si allungano le file dei senza casa, senza reddito, precari.
Servono a prevenire e reprimere ogni insorgenza sociale, a mettere a tacere
chiunque si ribelli ad un ordine sociale sempre più feroce. La sicurezza è casa,
reddito, sanità per tutte e tutti, non soldati per le strade!
Cacciamoli da Torino! Smilitarizziamo la città!
Noi disertiamo.
Quartieri, scuole, università, piazze, luoghi di lavoro: ormai non vi è ambito
sociale al sicuro dalla marea militarista montante.
Mandiamoli via!
Noi disertiamo!
Il governo con il Ddl 1660 intende reprimere duramente ogni forma di opposizione
politica e sociale.
Non riusciranno a bloccare le lotte. Ci troveranno in prima fila per bloccare la
costruzione della Città dell’Aerospazio!
Fermiamoli!
Oggi ci vorrebbero tutti arruolati.
Noi disertiamo.
Noi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo
la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro
pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni.
Noi siamo al fianco di chi, in ogni dove, diserta la guerra.
Vogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra.
Coordinamento contro la guerra e chi la arma – Torino
Il 4 novembre, giornata delle forze armate e dell’unità nazionale, i militari
hanno celebrato se stessi. In piazza, in numerose città, c’erano anche gli
antimilitaristi. Cortei e presidi si sono svolti a Torino, Monfalcone, Livorno,
Reggio Emilia, Alessandria, Palermo. Centrale il tema dell’economia di guerra
che macina le vite di noi tutti, privati di servizi […]
Antimilitaristi hanno appeso due striscioni alla LMA – Tecnologie Aerospaziali
di Pianezza: “No alle fabbriche di morte”, “No alla città dell’aerospazio”. La
LMA produce acciai destinati alla produzione bellica nel settore aerospaziale.
In altre parole è parte del processo produttivo necessario a velivoli da
combattimento. Questa azienda appartiene alla rete della rete di imprese del […]
Il 4 novembre è la festa dell’unità nazionale e delle forze armate. Il governo
Meloni ha ribadito con forza la stretta connessione tra violenza istituzionale e
nazione. Sui siti governativi si parla di “terre irredente” cui la guerra ha
offerto la “redenzione” del tricolore. Sullo sfondo restano 600.000 morti sul
solo piccolo fronte orientale. Sullo […]
Sabato 4 novembre Manifestazione antimilitarista ore 15,30 in via Roma 100 di
fronte alla galleria San Federico, sede del distretto aerospaziale del Piemonte,
tra i promotori dell’Aerospace and defence meetings, mostra-mercato
dell’industria aerospaziale di guerra e del nuovo Polo bellico a Torino.
Contestiamo la città delle armi! Contestiamo la cerimonia militarista del 4
novembre! Il […]