[2024-12-06] Assemblea pubblica Defend Kurdistan. Organizziamo la solidarietà! @ Cecchi pointASSEMBLEA PUBBLICA DEFEND KURDISTAN. ORGANIZZIAMO LA SOLIDARIETÀ!
Cecchi point - Via antonio cecchi 17
(venerdì, 6 dicembre 19:00)
Dal 27 novembre assistiamo ad una ripresa su larga scala della guerra in Siria.
La caduta di Aleppo nelle mani di bande jihadiste senza incontrare la resistenza
delle truppe del regime siriano dimostrano la gravità del momento. Il regime
turco di Erdogan sta sostenendo le milizie jihadiste Hay'at Tahrir al-Sham (HTS)
e dell'Esercito Nazionale Siriano (SNA) per destabilizzare maggiormente la
regione.
Al genocidio in corso a Gaza, all'invasione in Libano e ai molti teatri di
guerra contro le società del Medio Oriente, ora anche la rivoluzione del Rojava
ed il popolo curdo stanno subendo l'accelerazione di un attacco esistenziale ad
opera della Turchia e dei suoi mercenari.
L'HTS è una formazione politico militare che ha attraversato negli ultimi dieci
anni la galassia dello jihadismo islamico, legandosi dapprima all'ISIS, passando
per Al Qaeda e poi mostrandosi come attore autonomo e "normalizzatore".
Il caos scatenato dall'azione congiunta di HTS e SNA ha riacceso la guerra tra
forze imperialiste ed islamiste contro i popoli del Medio Oriente. La Turchia
approfitta della situazione per attaccare il Rojava e l'Amministrazione Autonoma
Democratica della Siria del Nord e dell'Est, minacciando un'esperienza
rivoluzionaria fondata sulla convivenza pacifica tra diversi popoli, religioni,
culture e lingue, un esempio di speranza e possibilità democratica nella
regione.
Ancora una volta assistiamo alle manovre di stati e formazioni para-statali che
fomentano la divisione e l'odio tra i popoli per garantire l'egemonia di uno
stato piuttosto che un altro.
I mercenari mossi dalla Turchia stanno scoprendo il loro vero volto, malgrado i
tentativi di propaganda finalizzati a legittimarsi come semplici "ribelli".
Alcune donne sono state sequestrate nel quartiere di Sheikh Maqsoud (Aleppo) e
sono state promesse come merce di mercato come schiave, nello stesso modo in cui
ISIS si è comportata dieci anni fa a Shengal, Mosul e Raqqa.
Centinaia di migliaia di persone stanno abbandonando le proprie case, centinaia
sono i morti, di cui molti tra i civili. Il rischio di sterminio che vive in
queste ore il popolo siriano è altissimo. Nessuno stato o gruppo affilliato alle
logiche di potere e dominio garantirà sicurezza e protezione alle popolazioni
presenti in Siria.
Seguendo gli appelli rivolti agli internazionalisti ed internazionaliste di
tutto il mondo chiamiamo tutti e tutte le solidali nell'attivarsi contro le
brutalità e la minaccia che attraversa la Siria e tutto il Medio Oriente.
Dieci anni dopo la liberazione di Kobane dall'ISIS, le forze democratiche
siriane (SDF), le Unità di Protezione del Popolo (YPG) e le Unità di Protezione
delle Donne (YPJ), stanno già resistendo in difesa dei popoli, rispondendo
immediatamente all'urgenza della situazione. A differenza dell'esercito siriano
gli e le abitanti dei quartieri curdi di Sheikh Maqsoud e Ashrafieh ad Aleppo
hanno deciso di rimanere a combattere, indicandoci la possibilità e la via di
una resistenza popolare.
Contro gli imperialismi e il fondamentalismo islamico chiamiamo a raccolta tutte
le forze democratiche, associazioni, singoli cittadini/e ed organizzazioni della
società civile a schierarsi al fianco della lotta di resistenza popolare e di
autodifesa dei popoli del Rojava e della Siria.
Contro l'ennesimo crimine contro le popolazioni in Medio Oriente, contro l'uso
del popolo siriano come strumento di contesa militare e in difesa della
rivoluzione in Rojava, invitiamo a diffondere e praticare il massimo della
solidarietà, ad ogni livello ed in ogni contesto!
Defend Rojava!