DIGGERS DI ALICE GAILLARD
Barocchio Squat - Strada del Barocchio 27 - Grugliasco (TO)
(giovedì, 31 ottobre 18:30)
PRESENTAZIONE DI DIGGERS DI ALICE GAILLARD
NAUTILUS AUTOPRODUZIONI
Partecipa il curatore dell’edizione italiana
Nella baia di San Francisco nella seconda metà degli anni Sessanta esplode la
più grande rivolta che gli Stati Uniti d’America hanno vissuto nel XX secolo.
Una rivolta contro il militarismo, contro le discriminazioni razziali, contro
quelle sessuali, contro un modello di vita votato all’accumulazione di denaro e
informato su valori disumanizzanti. A portarla avanti è una generazione che non
ne vuole sapere di guerre, di competizione, di discriminazione razziali, che sta
provando nella pratica quotidiana a ribaltare questi valori sostituendoli con
altri. A contribuire a questo cambiamento partecipano artisti di ogni settore
compresi gli attori e in particolare quelli che praticano il teatro di strada.
E’ in quest’ambito che nascono i Diggers un gruppo di libertari ed anarchici che
teorizzano città libere, praticano la gratuità, il rifiuto della proprietà,
della competizione, dell’omologazione ai valori dello Stato. Nel breve volgere
di qualche mese riescono a trasformare la rappresentazione scenica in realtà,
operando il superamento dello spettacolo in vita vissuta. La città non è più
solo un palcoscenico su cui esibirirsi, ma si trasforma in esperimento concreto
del cambiamento sociale.
Tag - Anarchia
IL CARCERE DENTRO E FUORI
Balon - via Vittorio Andreis, 10152 Torino TO, Italia
(sabato, 27 luglio 11:00)
IL CARCERE DENTRO E FUORI
Sabato mattina 27 Luglio al Balon, via Andreis angolo via Borgo Dora
il Cor'okkio inscenera una rappresentazione musicale intramezzata da letture di
canti anarchici di lotte sociali
l tutto accompagnato da cibo e beveraggi benefit perseguitati dalla legge
PRIMO MAGGIO. CONTRO TUTTE LE PATRIE PER UN MONDO SENZA FRONTIERE!
Torino, piazza Vittorio - Piazza Vittorio Veneto, Torino (TO)
(mercoledì, 1 maggio 08:30)
Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere
Mercoledì 1 maggio
ore 8,30 piazza Vittorio
Spezzone rosso e nero
Pace tra gli oppressi, guerra agli oppressori!
Negli ultimi anni i ricchi sono diventati ancora più ricchi, mentre chi era
povero è diventato ancora più povero. E va sempre peggio.
Ovunque si allungano le file dei senza casa, senza reddito, senza prospettive.
Per mettere insieme il pranzo con la cena in tanti si adattano ad una miriade di
lavori precari, sottopagati, in nero, senza tutele.
Ovunque cresce la lista dei morti e dei mutilati sul lavoro: non sono incidenti
ma la feroce logica del profitto che si mangia la vita e la salute di tant*.
Il prezzo di gas e luce è raddoppiato, tanta gente è sotto sfratto o con la casa
messa all’asta. Se non ci sono i soldi per il fitto e le bollette, la tutela
della salute diventa una merce di lusso che possono permettersi in pochi.
La lunga strada della normalizzazione delle lotte sociali, partita da Torino nel
1980, con la sconfitta della resistenza operaia in Fiat, sta arrivando al
proprio epilogo.
La distruzione delle pur esili tutele conquistate negli anni Sessanta e Settanta
va di pari passo con una sempre maggiore repressione delle lotte.
Oggi le questioni sociali sono diventate un affare di ordine pubblico per
schiacciare con la violenza poliziesca ogni accenno di insorgenza sociale.
L’insieme di leggi repressive, che, questo governo, in perfetta continuità con i
precedenti, sta emanando, rischiano di seppellire in galera compagni e compagne
per banali episodi di lotta. Ormai una banale scritta sul muro, un blocco
stradale, un picchetto, un’occupazione, magari coniugati ad uno dei tanti reati
associativi, sono trattati con estrema durezza.
I tanti provvedimenti repressivi messi in campo nell’ultimo decennio per dare
scacco agli indesiderabili, ai corpi in eccesso, ai sovversivi non sono
sufficienti per un governo che ha deciso di mettere sotto controllo l’intera
popolazione.
In periferia l’occupazione militare è diventata normale. Anzi! Ogni giorno è
peggio.
Intere aree dei quartieri poveri vengono messe sotto assedio, con continue
retate di persone senza documenti o che vivono grazie ad un’economia informale.
Torino da città dell’auto si sta trasformando in città dei bombardieri e vetrina
per turisti. Una vetrina che i poveri che passano ore ai giardinetti non devono
sporcare. L’aspirazione ad avere una socialità non mercificata va repressa.
Il governo a tutti i livelli punta il dito sulle persone più povere,
razzializzate, con il continuo ricatto dei documenti, per nascondere la guerra
sociale che ha scatenato contro tutti i poveri, italiani e nati altrove,
schierandosi a fianco dei padroni grandi e piccoli.
Il controllo etnicamente mirato del territorio mira a reprimere sul nascere ogni
possibile insorgenza sociale. Il CPR, la galera amministrativa per senza
documenti, è al pari del carcere, una discarica sociale.
Il governo sperimenta tecniche di controllo sociale prima impensabili, pur di
non spendere un soldo per la casa, la sanità, i trasporti, le scuole.
La spesa militare è in costante aumento, le missioni all’estero delle forze
armate italiane si sono moltiplicate.
I militari fanno sei mesi in missioni militari all’estero, sei mesi per le
strade delle nostre città.
Tante missioni sono in Africa, dove le bandiere tricolori sventolano accanto a
quelle gialle con il cane a sei zampe dell’ENI, la punta di diamante del
colonialismo italiano.
La guerra per il controllo delle risorse energetiche va di pari passo con
l’offensiva contro le persone in viaggio, per ricacciarle nelle galere libiche,
dove torture, stupri e omicidi sono fatti normali.
Il crescente impegno bellico dell’Italia ha fatto lievitare la spesa militare
sino a toccare i 104 milioni di euro al giorno. Con un solo giorno di spese
militari si potrebbe attrezzare di tutto punto un presidio sanitario
territoriale.
Provate ad immaginare quanto migliori sarebbero le nostre vite se i miliardi
impiegati per ricacciare uomini, donne e bambini nei lager libici, per garantire
gli interessi dell’ENI in Africa, per investire in armamenti, per pagare i
militari nelle strade delle nostre periferie fossero usati per scuola, sanità,
trasporti.
Ma immaginare non basta. Occorre mutare paradigma.
Servono cambiamenti radicali. Inutile crogiolarsi nella riproposizione di una
prospettiva welfarista oggi inattingibile. L’illusione welfarista consegna una
delega in bianco allo Stato, che oggi, quando è sotto forte pressione, si limita
a elemosine.
Costruiamo assemblee territoriali, spazi, scuole, trasporti, ambulatori
autogestiti. Ci raccontano la favola che una società complessa è ingovernabile
dal basso mentre ci annegano nel caos della gestione centralizzata e burocratica
delle scuole, degli ospedali, dei trasporti. La logica è quella del controllo e
degli affari. Occorre spezzarla.
È urgente farlo subito. Con l’azione diretta, costruendo spazi politici non
statali, moltiplicando le esperienze di autogestione, costruendo reti sociali
che sappiano inceppare la macchina e rendano efficaci gli scioperi e le lotte
territoriali.
Un mondo senza sfruttati né sfruttatori, senza servi né padroni, un mondo di
liberi ed eguali è possibile.
Tocca a noi costruirlo.
Federazione Anarchica Torinese
Assemblea Antimilitarista
riunioni – aperte agli interessat* – ogni martedì dalle ore 20 in corso Palermo
46
L'ANERCHIA IN 100 CANTI. LIBRO E CONCERTO DI ALESSIO LEGA
Federazione Anarchica Torinese - corso Palermo 46
(sabato, 20 aprile 17:00)
L’ANARCHIA IN 100 CANTI
SABATO 20 APRILE
ORE 17
IN CORSO PALERMO 46
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “L’ANARCHIA IN 100 CANTI” E CONCERTO DI ALESSIO LEGA
A SEGUIRE... PASTASCIUTTA, SPRITZ E BIRRETTE
I CANTI ANARCHICI SI INSERISCONO NELLA TRADIZIONE DEL CANTO POPOLARE, CHE È,
ANCHE D’AUTORE, MA PIÙ SPESSO EMERGE DALLE LOTTE, RIPRENDE ARIE GIÀ NOTE, SI
MODIFICA NEL TEMPO, ADATTANDOSI A NUOVI LUOGHI, NUOVI SOGGETTI, NUOVE SFIDE.
É UN FILO ROSSO E NERO CHE NON SI INTERROMPE, OLTREPASSA LE GENERAZIONI E È LA
MEMORIA DI UN MOVIMENTO ORGOGLIOSO DEI SUOI 150 ANNI DI STORIA.
MAI DIVIENE MERO RETAGGIO DEL PASSATO, PERCHÉ È PRATICA VIVA CHE ARRIVA AI
GIORNI NOSTRI CON NUOVI TESTI, NUOVE MUSICHE, NUOVA LINFA.
LE CANZONI ANARCHICHE SI CANTANO PIÙ SPESSO NELLE STRADE CHE NEI TEATRI.
ALESSIO LEGA, CANTAUTORE E CANTORE DELL’ANARCHIA, HA CONTRIBUITO NEGLI ANNI SIA
A MANTENERE VIVA LA MEMORIA SIA AD ARRICCHIRE IL CANZONIERE ROSSO E NERO.
ALESSIO LEGA, GIÀ TARGA TENCO, HA UN’INTESA ATTIVITÀ SIA COME AUTORE E MUSICISTA
SIA COME CURATORE DI ANTOLOGIE DEDICATE ALLA MUSICA POPOLARE, DI LOTTA,
D’AUTORE.
LO INCONTRATE NEI MIGLIORI TEATRI, MA, PIÙ SPESSO, NELLE MANIFESTAZIONI, NELLE
PIAZZE, NEI POSTI DOVE SI INCONTRANO I SUOI COMPAGNI E COMPAGNE.
WWW.ANARRESINFO.ORG
10 ANNI DI ACAB VOL 2
Radio Blackout 105.250 - Via Cecchi 21/a, Torino
(sabato, 27 aprile 22:00)
Continuano le celebrazioni spudorate per il decennale dell'Aperitivo
Controinformativo Ardecore Balengo!
E stavolta lə redattorə Ve le suonano!!!
Dalle 22 gran concertone con:
Bialera (BlackGrind da TO/CN, presentazione nuovo album!!!)
CGB (Imperia Hc Leggendes)
Lou Quinse (Alpine Extreme Metal Folkcore, impegnati in un Lo Sabbat set, per
intero!)
A seguire DJSet-Tore Ospiti+ Guest a Sorpresa!
EMMA GOLDMAN - ANARCHICA E FEMMINISTA
Federazione Anarchica Torinese - corso Palermo 46
(venerdì, 12 aprile 21:00)
EMMA GOLDMAN
ANARCHICA E FEMMINISTA
DALLE LOTTE SOCIALI A QUELLE PER LA LIBERTÀ DELLE DONNE, DALL’ATTIVITÀ
EDITORIALE ALL’OPPOSIZIONE ALLA GUERRA TRA EMIGRAZIONE, LAVORO IN FABBRICA,
COMIZI, CARCERE ED ESILIO.
VENERDÌ 12 APRILE
ORE 21 CORSO PALERMO 46
INCONTRO CON SELVA VARENGO E LUISA DELL'ACQUA CURATRICE E TRADUTTRICE DELLA
NUOVA EDIZIONE DI "VIVENDO LA MIA VITA", L'AUTOBIOGRAFIA DI EMMA GOLDMAN.
EMMA GOLDMAN. VIVENDO LA MIA VITA
DOPO MOLTI ANNI DI ATTESA È USCITA UNA NUOVA EDIZIONE DELL’AUTOBIOGRAFIA CHE
EMMA GOLDMAN SCRISSE NEL 1934, IN UNO DEI RARI MOMENTI DI TREGUA DI UN’ESISTENZA
VISSUTA NEL CUORE DELLE LOTTE.
GRAZIE AI “QUADERNI DI PAOLA” SONO DISPONIBILI DUE DEI QUATTRO VOLUMI DI QUESTO
SCRITTO DENSO, DOVE LE NARRAZIONI DELLA VITA QUOTIDIANA SI IMPASTANO CON LA
STORIA DELLE LOTTE SOCIALI DI CUI FU PROTAGONISTA QUELLA CHE VENNE DEFINITA “LA
DONNA PIÙ PERICOLOSA D’AMERICA”.
UN RACCONTO DOVE LA STRADA E LA CUCINA, IL CARCERE ED IL LAVORO IN FABBRICA, LE
RELAZIONI UMANE E QUELLE POLITICHE, SPESSO INTRECCIATE, RESTITUISCONO L’IMMAGINE
VIVA DI UN’ANARCHICA CHE SAPEVA, GIÀ IN QUEGLI ANNI, QUELLO CHE LE FEMMINISTE
AVREBBERO TEORIZZATO MOLTI DECENNI DOPO: IL PERSONALE È POLITICO.
ATTIVA NEL MOVIMENTO DEI LAVORATORI, ANTIMILITARISTA, IN PRIMA FILA NELLE LOTTE
SUL TERRENO DELLA CONTRACCEZIONE E DELL’ABORTO, NATA IN RUSSIA ED EMIGRATA
GIOVANISSIMA NEGLI STATI UNITI, “EMMA LA ROSSA” VERRÀ DEPORTATA IN UNIONE
SOVIETICA NEL 1919, DOPO DUE ANNI DI CARCERE PER ESSERSI OPPOSTA ALLA PRIMA
GUERRA MONDIALE. DALLA RUSSIA FUGGIRÀ DOPO LA DURISSIMA REPRESSIONE DELLA COMUNE
DI KRONSTADT E DIVERRÀ TRA LE VOCI PIÙ LUCIDE NEL DENUNCIARE IL TOTALITARISMO
SOVIETICO.
SENZAPATRIA PER CONVINZIONE E APOLIDE PER CONDIZIONE, DOPO AVER CERCATO RIFUGIO
IN DIVERSI PAESI EUROPEI, COMPRESA LA SPAGNA RIVOLUZIONARIA DEL 1936, TRASCORRE
GLI ULTIMI ANNI IN CANADA.
NEGLI STATI UNITI, DOVE IL SUO IMPEGNO NELLE LOTTE, L’INTENSA ATTIVITÀ
EDITORIALE, HANNO LASCIATO UNA TRACCIA DURATURA, NON POTRÀ PIÙ METTERE PIEDE.
WWW.ANARRESINFO.ORG
ANARCHIA E DECOLONIALITÀ
Federazione Anarchica Torinese - corso Palermo 46
(venerdì, 22 marzo 21:00)
VENERDÌ 22 MARZO
ORE 21
CORSO PALERMO 46
ANARCHIA E DECOLONIALITÀ
VERSO UN’IDEA NON NAZIONALISTA DELLA DECOLONIZZAZIONE, PER UN UNIVERSALE
PLURALE, CHE EMERGE NELLA CONCRETEZZA DEI PERCORSI DI LOTTA.
INTERVERRÀ FEDERICO FERRETTI, GEOGRAFO, DOCENTE ALL'UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
IL CONCETTO DI DECOLONIALITÀ È MOLTO CITATO NEGLI ULTIMI ANNI MA NON SEMPRE
COMPRESO. MANCA SOPRATTUTTO UN’ELABORAZIONE DI QUESTA IDEA CHE LA SEPARI DA
NAZIONALISMI, COMUNITARISMI E APPROCCI BASATI SU UNA PROSPETTIVA UNICA
(PIUTTOSTO CHE SU INTERSEZIONI) CHE RISCHIANO DI FARLA DIVENTARE UNA CONCEZIONE
ESCLUDENTE QUANDO NON LO È. È IMPORTANTE RICORDARE CHE, COME ELABORATA
ORIGINARIAMENTE DAL COLLETTIVO MODERNITÀ-COLONIALITÀ-DECOLONIALITÀ (MCD) E POI
ARRICCHITA DAI CONTRIBUTI DEL FEMMINISMO INDIGENO, DEGLI STUDI SUL PLURIVERSO E
DELLE EPISTEMOLOGIE DEL SUD PER NON CITARE CHE ALCUNI DEI PRINCIPALI AMBITI DI
DISCUSSIONE, LA DECOLONIALITÀ MIRA A SUPERARE I LIMITI DI PRECEDENTI APPROCCI.
SI TRATTA IN PARTICOLARE DEL CULTURALISMO DEI POSTCOLONIAL STUDIES, CHE SI SONO
SPESSO LIMITATI A CRITICHE DELLA COLONIALITÀ CHE RESTAVANO LIMITATE A UN’ANALISI
DEL DISCORSO E CONFINATE IN AMBITI ACCADEMICI, E DELL’ECONOMICISMO DI TEORIE
QUALI LO SVILUPPO INEGUALE O IL SISTEMA MONDO, INCAPACI DI INCLUDERE QUELLO CHE
GLI APPROCCI DECOLONIALI CHIAMANO LA “DECOLONIZZAZIONE EPISTEMICA”. IN QUESTO
SENSO, I PUNTI QUALIFICANTI DELLA DECOLONIALITÀ SONO LA NECESSITÀ DI NON
LIMITARSI ALLA PURA TEORIA PER CONNETTERSI ALLE LOTTE E SITUAZIONI REALI, DI
RISCOPRIRE MODI DI PENSARE AL DI FUORI DELLE TRADIZIONI INTELLETTUALI EUROPEE E
DI COSTRUIRE PONTI DI SOLIDARIETÀ MILITANTI ATTRAVERSO DIVERSE CULTURE E ASSI DI
INTERVENTO.
SULLA BASE DI QUESTO DISCORSO INTRODUTTIVO, E DI ALCUNI CASI EMPIRICI
SUDAMERICANI DI INTERAZIONE TRA GRUPPI ANARCHICI E COMUNITÀ INDIGENE E
AFRODISCENDENTI, SI DISCUTERANNO LE BASI DI UN PROGETTO ANARCHICO DI
DECOLONIALITÀ, BASATO SUL FATTO CHE LA TRADIZIONE ANARCHICA E MOLTE DELLE
COMUNITÀ SOPRACITATE CONDIVIDONO PUNTI CHIAVE QUALI LA PRASSI ORGANIZZATIVA
ORIZZONTALE, L’AZIONE DIRETTA E L’IDEA DI TERRITORIO COME RELAZIONE SOCIALE
PIUTTOSTO CHE COME AREA DELIMITATA DA CONFINI “SOVRANI”. ESSE CONDIVIDONO
INOLTRE CRITICHE DELLE PRINCIPALI PRATICHE AUTORITARIE CHE HANNO CARATTERIZZATO
LA SINISTRA EUROPEA ED EUROCENTRICA, QUALI IL CONCETTO DI AVANGUARDIA POLITICA,
QUELLO DI INTELLETTUALE ORGANICO (DI SOLITO MASCHIO E BIANCO) CHIAMATO A
“GUIDARE” LE LOTTE, L’IDEA DELLA RIVOLUZIONE COME MERA PRESA DEL POTERE POLITICO
E QUELLA DELLA DECOLONIZZAZIONE O “LIBERAZIONE NAZIONALE” COME MERA COSTRUZIONE
DI UN NUOVO STATO.
IN UNA SINGOLA DEFINIZIONE, ANARCHISMO E “LOTTA AFRO-INDIGENA” CONDIVIDONO IL
PRINCIPIO DELLA COERENZA TRA LA TEORIA E LA PRASSI, CHE DOVREBBE ISPIRARE IL PIÙ
VASTO CAMPO DELLA DECOLONIALITÀ.
MINESTRONE EXTREME
Barocchio Squat - Strada del Barocchio 27 - Grugliasco (TO) (sabato, 16 dicembre
21:30)
MINESTRONE EXTREME
[https://gancio.cisti.org/media/f5de49b32f433e61bbf3b133a5b9a1c4.jpg]
CONCERTO MINESTRONE POWERVIOLENCE-HIP HOP
Con orari più o meno reali suoneranno:
// Popcicle - the next big thingz,TOPV
// MyWar - a noi della chitarra non c'è ne frega un cazzo, MIPV
// Donald Mortem - cazzoseicazzovuoi? FIPV
// Rus165&Papilla Bronx - HH
// Gheddi - HH
Dj mex ai piatti & Dj set trash'nbass by RosaeOlindo
" La musica come un pretesto:
Siamo circondati dalla loro violenza, le loro regole e i loro inganni...
Chi ci toglie il mondo da sotto i piedi è lo stesso che poi accolla su di noi le
sue responsabilità.
Non ci interessa il tipo di musica che fai o che ascolti.
L'importante è avere un punto in comune per attivare idee, creare alternative di
vita quotidiana,
per spaccare quella nude di pacificazione che ci impanica, attraverso il nostro
rumore.
Muovi il culo, esci di casa, guardiamoci, partecipiamo, ascoltiamoci!"
Collettivo InParaAPerdere&Barocchio Squat.
ASSEMBLEA APERTA EX-LAVATOIO OCCUPATO
Ex Lavatoio Occupato - Via Benedetto Brin 21 (domenica, 19 novembre 16:00)
Assemblea aperta Ex-lavatoio occupato
[https://gancio.cisti.org/media/a5bf7695a530639681a2fad36ad3cc87.jpg]
Assemblea aperta all'Ex-lavatoio occupato
Per rendere questo spazio il più accogliente ed orizzontale possibile abbiamo
deciso di organizzare un'assemblea aperta dello spazio in cui sarà possibile
conoscersi e confrontarsi fra chi già si organizza nello spazio e chi è
interessat* a farlo, vorremmo confrontarci con le persone che arriveranno
rispetto a come viversi lo spazio e a quali percorsi/progetti poter sviluppare
per animare uno spazio strappato all'abbandono e creare delle relazioni con il
quartiere in cui si trova il lavatoio.
Contro ogni autorità.