Tag - anarchia

[2024-10-31] DIGGERS di Alice Gaillard @ Barocchio Squat
DIGGERS DI ALICE GAILLARD Barocchio Squat - Strada del Barocchio 27 - Grugliasco (TO) (giovedì, 31 ottobre 18:30) PRESENTAZIONE DI DIGGERS DI ALICE GAILLARD NAUTILUS AUTOPRODUZIONI Partecipa il curatore dell’edizione italiana Nella baia di San Francisco nella seconda metà degli anni Sessanta esplode la più grande rivolta che gli Stati Uniti d’America hanno vissuto nel XX secolo. Una rivolta contro il militarismo, contro le discriminazioni razziali, contro quelle sessuali, contro un modello di vita votato all’accumulazione di denaro e informato su valori disumanizzanti. A portarla avanti è una generazione che non ne vuole sapere di guerre, di competizione, di discriminazione razziali, che sta provando nella pratica quotidiana a ribaltare questi valori sostituendoli con altri. A contribuire a questo cambiamento partecipano artisti di ogni settore compresi gli attori e in particolare quelli che praticano il teatro di strada. E’ in quest’ambito che nascono i Diggers un gruppo di libertari ed anarchici che teorizzano città libere, praticano la gratuità, il rifiuto della proprietà, della competizione, dell’omologazione ai valori dello Stato. Nel breve volgere di qualche mese riescono a trasformare la rappresentazione scenica in realtà, operando il superamento dello spettacolo in vita vissuta. La città non è più solo un palcoscenico su cui esibirirsi, ma si trasforma in esperimento concreto del cambiamento sociale. 
October 29, 2024 / Gancio
27/09 Tramandare il fuoco. Presentazione e dibattito
Venerdì 27 settembre ore 21 in corso Palermo 46 Tramandare il fuoco. Per un approccio libertario alla questione palestinese. Una critica a essenzialismo e nazionalismo. Interverranno gli autori ed autrici dell’opuscolo Di seguito alcuni stralci del testo: “Quest’opuscolo è frutto di un confronto collettivo durato, a fasi alterne, alcuni mesi. È diviso in tre piccoli saggi, che, sebbene redatti da singol* com­pagn*, sono stati let­ti e rielaborati collet­ti­vamente. Non siamo storici, sociologi, politologi o filosofi e non pre­ten­diamo di esserlo. Siamo antimilitaristi ed anarchici ed è interrogando il no­stro posizio­na­men­to, verificandone costan­te­men­te la va­li­dità interpretativa, che ab­bia­mo lavorato singolar­mente e collettivamente. Quest’opuscolo nasce dalla necessità di immaginare e pra­ti­care una diversa prospettiva politica alla lotta con­tro il genocidio a Gaza. E, più in generale, a tutte le guer­re e ad ogni dinamica escludente. Abbiamo avuto ed abbiamo un’enorme difficoltà ad attraversare i movimenti che sono nati per contrastare il terribile massacro attuato dal governo israeliano nella Striscia di Gaza. Uno scenario in bianco e nero, come certe pellicole dove i buoni sono assolutamente buoni ed i cattivi asso­lu­ta­men­te cattivi. Non è così, non è mai così. E, lo diciamo chiaro, non ci accontentiamo dei grigi: aspi­ria­mo ad una tavolozza ampia, plurale, aperta. Con il passare dei mesi abbiamo temuto che arrivasse l’as­suefazione all’orrore. Già sta accadendo in Ucraina, già avviene nei tanti luoghi del pianeta, dove si consumano tragedie immani nel silenzio dei più. Di un fatto siamo certi, perché rappresenta un orizzonte etico ineludibile. Non ci rassegneremo mai all’inelut­ta­bi­li­tà dei massacri, degli stupri, delle torture. Il nostro impegno non è venuto mai meno, nonostante la no­stra sostanziale estraneità a manifestazioni aperte, se non promosse, da esponenti religiosi e da nazionalisti. Ab­biamo costruito piazze, cortei e momenti di riflessione e lotta contro la fabbricazione ed il commercio di armi, i poligoni e le basi militari, la collusione tra scuola, uni­ver­si­tà e guerra, contro la militarizzazione delle periferie, del­le frontiere, dei cpr… Abbiamo sostenuto disertori ed oppositori in Russia e in Ucrai­na. Abbiamo appoggiato gli anarchici sudanesi che si battono contro i macellai che si contendono il ter­ri­to­rio. Siamo al fianco di chi lotta contro sfruttatori ed op­pres­so­ri nel “proprio” paese, noi lottiamo contro sfruttatori ed oppressori nel “nostro” paese. Noi siamo dalla parte delle vittime. Dalle parte delle bam­bine e dei bambini, degli uomini e delle donne uccise, massacrate, affamate, umiliate. In ogni dove. Sempre. “L’immane massacro della popolazione gazawi e i movimenti di appoggio alla “resistenza” palestinese sviluppatisi nel nostro paese dopo il 7 ottobre 2023 hanno evidenziato crepe che hanno radici profonde, tutte da indagare e comprendere. Ci muove una necessità forte, perché al di là delle peculiarità della questione palestinese, temi quali il nazionalismo, il declino dell’approccio di classe, l’affermarsi di dinamiche identitarie essenzialiste e di una concezione distorta dei processi decoloniali ci interrogano tutti sulle prospettive di un movimento di emancipazione sociale, individuale, politica capace di trasformare l’esistente all’insegna di un concreto affermarsi di libertà, uguaglianza, solidarietà.” Qui potete scaricare leggere e scaricare l’opuscolo qui: https://www.anarresinfo.org/tramandare-il-fuoco-per-un-approccio-libertario-alla-questione-palestinese-una-critica-a-essenzialismo-e-nazionalismo/ Assemblea antimilitarista Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni: ogni martedì alle 20 www.anarresinfo.org
September 19, 2024 / Anarres
[2024-07-27] Il Carcere Dentro e Fuori @ Balon
IL CARCERE DENTRO E FUORI Balon - via Vittorio Andreis, 10152 Torino TO, Italia (sabato, 27 luglio 11:00) IL CARCERE DENTRO E FUORI Sabato mattina 27 Luglio al Balon, via Andreis angolo via Borgo Dora il Cor'okkio inscenera una rappresentazione musicale intramezzata da letture di canti anarchici di lotte sociali l tutto accompagnato da cibo e beveraggi benefit perseguitati dalla legge
July 20, 2024 / Gancio
[2024-05-01] Primo Maggio. Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere! @ Torino, piazza Vittorio
PRIMO MAGGIO. CONTRO TUTTE LE PATRIE PER UN MONDO SENZA FRONTIERE! Torino, piazza Vittorio - Piazza Vittorio Veneto, Torino (TO) (mercoledì, 1 maggio 08:30) Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere Mercoledì 1 maggio ore 8,30 piazza Vittorio Spezzone rosso e nero Pace tra gli oppressi, guerra agli oppressori! Negli ultimi anni i ricchi sono diventati ancora più ricchi, mentre chi era povero è diventato ancora più povero. E va sempre peggio. Ovunque si allungano le file dei senza casa, senza reddito, senza prospettive. Per mettere insieme il pranzo con la cena in tanti si adattano ad una miriade di lavori precari, sottopagati, in nero, senza tutele. Ovunque cresce la lista dei morti e dei mutilati sul lavoro: non sono incidenti ma la feroce logica del profitto che si mangia la vita e la salute di tant*. Il prezzo di gas e luce è raddoppiato, tanta gente è sotto sfratto o con la casa messa all’asta. Se non ci sono i soldi per il fitto e le bollette, la tutela della salute diventa una merce di lusso che possono permettersi in pochi. La lunga strada della normalizzazione delle lotte sociali, partita da Torino nel 1980, con la sconfitta della resistenza operaia in Fiat, sta arrivando al proprio epilogo. La distruzione delle pur esili tutele conquistate negli anni Sessanta e Settanta va di pari passo con una sempre maggiore repressione delle lotte. Oggi le questioni sociali sono diventate un affare di ordine pubblico per schiacciare con la violenza poliziesca ogni accenno di insorgenza sociale. L’insieme di leggi repressive, che, questo governo, in perfetta continuità con i precedenti, sta emanando, rischiano di seppellire in galera compagni e compagne per banali episodi di lotta. Ormai una banale scritta sul muro, un blocco stradale, un picchetto, un’occupazione, magari coniugati ad uno dei tanti reati associativi, sono trattati con estrema durezza. I tanti provvedimenti repressivi messi in campo nell’ultimo decennio per dare scacco agli indesiderabili, ai corpi in eccesso, ai sovversivi non sono sufficienti per un governo che ha deciso di mettere sotto controllo l’intera popolazione. In periferia l’occupazione militare è diventata normale. Anzi! Ogni giorno è peggio. Intere aree dei quartieri poveri vengono messe sotto assedio, con continue retate di persone senza documenti o che vivono grazie ad un’economia informale. Torino da città dell’auto si sta trasformando in città dei bombardieri e vetrina per turisti. Una vetrina che i poveri che passano ore ai giardinetti non devono sporcare. L’aspirazione ad avere una socialità non mercificata va repressa. Il governo a tutti i livelli punta il dito sulle persone più povere, razzializzate, con il continuo ricatto dei documenti, per nascondere la guerra sociale che ha scatenato contro tutti i poveri, italiani e nati altrove, schierandosi a fianco dei padroni grandi e piccoli. Il controllo etnicamente mirato del territorio mira a reprimere sul nascere ogni possibile insorgenza sociale. Il CPR, la galera amministrativa per senza documenti, è al pari del carcere, una discarica sociale. Il governo sperimenta tecniche di controllo sociale prima impensabili, pur di non spendere un soldo per la casa, la sanità, i trasporti, le scuole. La spesa militare è in costante aumento, le missioni all’estero delle forze armate italiane si sono moltiplicate. I militari fanno sei mesi in missioni militari all’estero, sei mesi per le strade delle nostre città. Tante missioni sono in Africa, dove le bandiere tricolori sventolano accanto a quelle gialle con il cane a sei zampe dell’ENI, la punta di diamante del colonialismo italiano. La guerra per il controllo delle risorse energetiche va di pari passo con l’offensiva contro le persone in viaggio, per ricacciarle nelle galere libiche, dove torture, stupri e omicidi sono fatti normali. Il crescente impegno bellico dell’Italia ha fatto lievitare la spesa militare sino a toccare i 104 milioni di euro al giorno. Con un solo giorno di spese militari si potrebbe attrezzare di tutto punto un presidio sanitario territoriale. Provate ad immaginare quanto migliori sarebbero le nostre vite se i miliardi impiegati per ricacciare uomini, donne e bambini nei lager libici, per garantire gli interessi dell’ENI in Africa, per investire in armamenti, per pagare i militari nelle strade delle nostre periferie fossero usati per scuola, sanità, trasporti. Ma immaginare non basta. Occorre mutare paradigma. Servono cambiamenti radicali. Inutile crogiolarsi nella riproposizione di una prospettiva welfarista oggi inattingibile. L’illusione welfarista consegna una delega in bianco allo Stato, che oggi, quando è sotto forte pressione, si limita a elemosine. Costruiamo assemblee territoriali, spazi, scuole, trasporti, ambulatori autogestiti. Ci raccontano la favola che una società complessa è ingovernabile dal basso mentre ci annegano nel caos della gestione centralizzata e burocratica delle scuole, degli ospedali, dei trasporti. La logica è quella del controllo e degli affari. Occorre spezzarla. È urgente farlo subito. Con l’azione diretta, costruendo spazi politici non statali, moltiplicando le esperienze di autogestione, costruendo reti sociali che sappiano inceppare la macchina e rendano efficaci gli scioperi e le lotte territoriali. Un mondo senza sfruttati né sfruttatori, senza servi né padroni, un mondo di liberi ed eguali è possibile. Tocca a noi costruirlo. Federazione Anarchica Torinese Assemblea Antimilitarista riunioni – aperte agli interessat* – ogni martedì dalle ore 20 in corso Palermo 46
April 29, 2024 / Gancio
25 aprile in Barriera di Milano
Giovedì 25 aprile ore 15 alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945. Ricordo, bicchierata, fiori, musica. E, dal vivo, Alba&Carenza503 e il Cor’occhio nel canzoniere anarchico e antifascista (in caso di pioggia, dopo il ricordo ci si sposterà in corso […]
April 20, 2024 / Anarres
Video. Emma Goldman: anarchica e femminista
Emma Goldman: anarchica e femminista Dalle lotte sociali a quelle per la libertà delle donne, dall’attività editoriale all’opposizione alla guerra tra emigrazione, lavoro in fabbrica, comizi, carcere ed esilio. Il video dell’incontro tenutosi venerdì 12 aprile alla FAT di corso Palermo 46 a Torino: https://www.youtube.com/watch?v=yKlDPRHw3G0 Sono intervenute Selva Varengo e Luisa Dell’Acqua curatrice e traduttrice […]
April 16, 2024 / Anarres
[2024-04-20] L'Anerchia in 100 canti. Libro e concerto di Alessio Lega @ Federazione Anarchica Torinese
L'ANERCHIA IN 100 CANTI. LIBRO E CONCERTO DI ALESSIO LEGA Federazione Anarchica Torinese - corso Palermo 46 (sabato, 20 aprile 17:00) L’ANARCHIA IN 100 CANTI SABATO 20 APRILE ORE 17 IN CORSO PALERMO 46 PRESENTAZIONE DEL LIBRO “L’ANARCHIA IN 100 CANTI” E CONCERTO DI ALESSIO LEGA A SEGUIRE... PASTASCIUTTA, SPRITZ E BIRRETTE I CANTI ANARCHICI SI INSERISCONO NELLA TRADIZIONE DEL CANTO POPOLARE, CHE È, ANCHE D’AUTORE, MA PIÙ SPESSO EMERGE DALLE LOTTE, RIPRENDE ARIE GIÀ NOTE, SI MODIFICA NEL TEMPO, ADATTANDOSI A NUOVI LUOGHI, NUOVI SOGGETTI, NUOVE SFIDE. É UN FILO ROSSO E NERO CHE NON SI INTERROMPE, OLTREPASSA LE GENERAZIONI E È LA MEMORIA DI UN MOVIMENTO ORGOGLIOSO DEI SUOI 150 ANNI DI STORIA. MAI DIVIENE MERO RETAGGIO DEL PASSATO, PERCHÉ È PRATICA VIVA CHE ARRIVA AI GIORNI NOSTRI CON NUOVI TESTI, NUOVE MUSICHE, NUOVA LINFA. LE CANZONI ANARCHICHE SI CANTANO PIÙ SPESSO NELLE STRADE CHE NEI TEATRI. ALESSIO LEGA, CANTAUTORE E CANTORE DELL’ANARCHIA, HA CONTRIBUITO NEGLI ANNI SIA A MANTENERE VIVA LA MEMORIA SIA AD ARRICCHIRE IL CANZONIERE ROSSO E NERO. ALESSIO LEGA, GIÀ TARGA TENCO, HA UN’INTESA ATTIVITÀ SIA COME AUTORE E MUSICISTA SIA COME CURATORE DI ANTOLOGIE DEDICATE ALLA MUSICA POPOLARE, DI LOTTA, D’AUTORE. LO INCONTRATE NEI MIGLIORI TEATRI, MA, PIÙ SPESSO, NELLE MANIFESTAZIONI, NELLE PIAZZE, NEI POSTI DOVE SI INCONTRANO I SUOI COMPAGNI E COMPAGNE. WWW.ANARRESINFO.ORG
April 11, 2024 / Gancio
[2024-04-27] 10 anni di Acab vol 2 @ Radio Blackout 105.250
10 ANNI DI ACAB VOL 2 Radio Blackout 105.250 - Via Cecchi 21/a, Torino (sabato, 27 aprile 22:00) Continuano le celebrazioni spudorate per il decennale dell'Aperitivo Controinformativo Ardecore Balengo! E stavolta lə redattorə Ve le suonano!!! Dalle 22 gran concertone con: Bialera (BlackGrind da TO/CN, presentazione nuovo album!!!) CGB (Imperia Hc Leggendes) Lou Quinse (Alpine Extreme Metal Folkcore, impegnati in un Lo Sabbat set, per intero!) A seguire DJSet-Tore Ospiti+ Guest a Sorpresa!
April 11, 2024 / Gancio
[2024-04-12] Emma Goldman - anarchica e femminista @ Federazione Anarchica Torinese
EMMA GOLDMAN - ANARCHICA E FEMMINISTA Federazione Anarchica Torinese - corso Palermo 46 (venerdì, 12 aprile 21:00) EMMA GOLDMAN ANARCHICA E FEMMINISTA DALLE LOTTE SOCIALI A QUELLE PER LA LIBERTÀ DELLE DONNE, DALL’ATTIVITÀ EDITORIALE ALL’OPPOSIZIONE ALLA GUERRA TRA EMIGRAZIONE, LAVORO IN FABBRICA, COMIZI, CARCERE ED ESILIO. VENERDÌ 12 APRILE ORE 21 CORSO PALERMO 46 INCONTRO CON SELVA VARENGO E LUISA DELL'ACQUA CURATRICE E TRADUTTRICE DELLA NUOVA EDIZIONE DI "VIVENDO LA MIA VITA", L'AUTOBIOGRAFIA DI EMMA GOLDMAN. EMMA GOLDMAN. VIVENDO LA MIA VITA DOPO MOLTI ANNI DI ATTESA È USCITA UNA NUOVA EDIZIONE DELL’AUTOBIOGRAFIA CHE EMMA GOLDMAN SCRISSE NEL 1934, IN UNO DEI RARI MOMENTI DI TREGUA DI UN’ESISTENZA VISSUTA NEL CUORE DELLE LOTTE. GRAZIE AI “QUADERNI DI PAOLA” SONO DISPONIBILI DUE DEI QUATTRO VOLUMI DI QUESTO SCRITTO DENSO, DOVE LE NARRAZIONI DELLA VITA QUOTIDIANA SI IMPASTANO CON LA STORIA DELLE LOTTE SOCIALI DI CUI FU PROTAGONISTA QUELLA CHE VENNE DEFINITA “LA DONNA PIÙ PERICOLOSA D’AMERICA”. UN RACCONTO DOVE LA STRADA E LA CUCINA, IL CARCERE ED IL LAVORO IN FABBRICA, LE RELAZIONI UMANE E QUELLE POLITICHE, SPESSO INTRECCIATE, RESTITUISCONO L’IMMAGINE VIVA DI UN’ANARCHICA CHE SAPEVA, GIÀ IN QUEGLI ANNI, QUELLO CHE LE FEMMINISTE AVREBBERO TEORIZZATO MOLTI DECENNI DOPO: IL PERSONALE È POLITICO. ATTIVA NEL MOVIMENTO DEI LAVORATORI, ANTIMILITARISTA, IN PRIMA FILA NELLE LOTTE SUL TERRENO DELLA CONTRACCEZIONE E DELL’ABORTO, NATA IN RUSSIA ED EMIGRATA GIOVANISSIMA NEGLI STATI UNITI, “EMMA LA ROSSA” VERRÀ DEPORTATA IN UNIONE SOVIETICA NEL 1919, DOPO DUE ANNI DI CARCERE PER ESSERSI OPPOSTA ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE. DALLA RUSSIA FUGGIRÀ DOPO LA DURISSIMA REPRESSIONE DELLA COMUNE DI KRONSTADT E DIVERRÀ TRA LE VOCI PIÙ LUCIDE NEL DENUNCIARE IL TOTALITARISMO SOVIETICO. SENZAPATRIA PER CONVINZIONE E APOLIDE PER CONDIZIONE, DOPO AVER CERCATO RIFUGIO IN DIVERSI PAESI EUROPEI, COMPRESA LA SPAGNA RIVOLUZIONARIA DEL 1936, TRASCORRE GLI ULTIMI ANNI IN CANADA. NEGLI STATI UNITI, DOVE IL SUO IMPEGNO NELLE LOTTE, L’INTENSA ATTIVITÀ EDITORIALE, HANNO LASCIATO UNA TRACCIA DURATURA, NON POTRÀ PIÙ METTERE PIEDE. WWW.ANARRESINFO.ORG
April 2, 2024 / Gancio
Video. Anarchia e decolonialità
L’incontro di venerdì 22 marzo 2024 Verso un’idea non nazionalista della decolonizzazione. Un universale plurale emerge nella concretezza dei percorsi di lotta. É intervenuto Federico Ferretti, geografo, docente all’università di Bologna. Il concetto di decolonialità è molto citato negli ultimi anni ma non sempre compreso. Manca soprattutto un’elaborazione di questa idea che la separi da […]
March 30, 2024 / Anarres