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[2025-01-21] Resistenza contadina a Gaza @ Csoa Gabrio
RESISTENZA CONTADINA A GAZA Csoa Gabrio - Via Millio 42, Torino (martedì, 21 gennaio 20:30) “Il colonialismo d'insediamento è un gioco a somma zero: i coloni devono distruggere, per poter sostituire” – Nada Elia, riassunto perfetto di ciò che sta avvenendo da decenni in Palestina. La distruzione delle terre e l’esproprio delle risorse naturali sono al centro di un progetto di colonizzazione che sta devastando l’intero territorio palestinese. Negli ultimi 15 mesi, questo processo ha subito un'accelerazione senza precedenti, con effetti devastanti per la popolazione locale. Nel mirino sono finite in maniera sistematica le infrastrutture agricole, con ettari ed ettari di terra agricola, zone di pascolo, aree di produzione alimentare, fonti d’acqua sottratte alle persone, sia a Gaza che in Cisgiordania. La cultura palestinese affonda le radici nella sua identità rurale e contadina. Generazioni e generazioni di contadinx si tramandano saperi e cultura agricola, lottando e resistendo con fatica per il mantenimento della biodiversità che, gli insediamenti coloniali sull’ambiente e sulla vita delle persone, vuole far venire meno tramite un colonialismo verde, distruggendo ecosistemi interi. Le comunità rurali sono alla base di questa salvaguardia e l’incontro tra diverse comunità può essere il primo passo verso una resistenza contadina solidale. Per approfondire questi temi, martedì 21 gennaio ore 20:30 al Csoa Gabrio, insieme a Fadil Alkhaldy, membro dell'Unione dei Comitati degli Agricoltori di Gaza (UAWC) ed Elisa Mascetti che ha partecipato alla recente delegazione internazionale de La Via Campesina in Palestina sarà un'occasione importante di conoscenza e confronto tra comunità rurali e una possibile cooperazione.
January 16, 2025 / Gancio
[2025-01-14] TESTIMONIANZE DA GAZA @ Manituana - Laboratorio Culturale Autogestito
TESTIMONIANZE DA GAZA Manituana - Laboratorio Culturale Autogestito - Largo Maurizio Vitale 113, Torino (martedì, 14 gennaio 18:00) 14/01 Manituana 18.00-20.00 LE CONDIZIONI E LA RESISTENZA DELL'INFANZIA A GAZA NEL TEMPO DEL GENOCIDIO. Da sempre sotto l'occupazione israeliana, minori e persone con bisogni specifici di Gaza si sono viste private di diritti, risorse e servizi essenziali. Quel 40% della popolazione gazawi sotto l'età di 14 anni, individuato come nemico e bersaglio dallo stato israeliano, viene costantemente vittimizzato e ridotto a condizioni di precaria sopravvivenza nei campi. Qui si producono vittime, uccise o mutilate, che si vanno a sommare a quelle dei bombardamenti su scuole, ospedali, mercati e case. Tra le macerie fioriscono però esperienze di resistenza popolare in difesa dell'infanzia, dalle scuole calcio che si sono ricostituite nelle tendopoli, ai giovani che animano le giornate delle bambine e dei bambini con la musica, il canto e la dabka. Ne discuteremo con Jamil Almajdalawi, testimone diretto del genocidio e responsabile di progetti per l'infanzia a Gaza. Le docenti e i docenti della scuola-tenda "Gioca e Impara" in collegamento da Gaza. Il Doposcuola Popolare Zona Aurora presenterà il primo mese di un'esperienza di contatto tra bambine e bambini di Gaza e Torino nord, un progetto di amicizia e solidarietà dal basso che si basa su relazioni dirette tra quest* giovanissim* protagonist*.
January 8, 2025 / Gancio
[2025-01-13] TESTIMONIANZE DA GAZA @ Palazzo Nuovo
TESTIMONIANZE DA GAZA Palazzo Nuovo - Via Sant'Ottavio 20 a Torino (lunedì, 13 gennaio 18:00) 13/01 Palazzo Nuovo 18.00-20.00 A seguire cena popolare a cura dell'Intifada studentesca. ECOCIDIO E GENOCIDIO: TESTIMONIANZE DA GAZA. L’aggressione israeliana contro il popolo palestinese che va avanti dal 7 ottobre 2023 sino ad oggi si è configurata e continua a riconfermarsi giorno dopo giorno come un genocidio: ospedali bombardati, attacchi ai mercati e alla gente in fila per il pane, tendopoli date alle fiamme o spianate con i carri armati, le vite calpestate, la fame usata come arma e gli arresti arbitrari di massa. Coerentemente con questo processo di genocidio, l'esercito israeliano sta perpetrando anche un vero e proprio ecocidio. L’impatto devastante degli insediamenti coloniali sull’ambiente e sulle vite dei palestinesi, così come l’appropriazione delle risorse sempre più capillare, rende fondamentale parlare di apartheid ecologico in Palestina. L’esproprio delle risorse naturali e la devastazione della terra palestinese sono da anni in tutta la Palestina parte integrante di un progetto di colonialismo di insediamento. La Striscia di Gaza diventa ogni giorno di più un territorio inabitabile per l'essere umano. Oltre alla distruzione della maggiora parte delle infrastrutture urbane, l’inquinamento causato dalle bombe e dalle macerie ha gravemente deturpato l’intero ecosistema di Gaza. Le oppressioni e le violenze coloniali ambientali e militari inflitte nei confronti della popolazione palestinese non cessano di esistere. A partire da questo se le forme di oppressione si intersecano e si sostengono a vicenda, le storie della resistenza non possono non dialogare tra di loro. Ne parliamo con Fadil Alkhaldy membro dell'Unione dei Comitati degli Agricoltori di Gaza, Prof. Giuliano Martiniello (Università Internazionale di Rabat) Giulio Ballarini (Università di Urbino)
January 8, 2025 / Gancio
[2024-09-26] Società carceraria e prospettive abolizioniste con Ruth Wilson Gilmour @ Radio Blackout 105.250
SOCIETÀ CARCERARIA E PROSPETTIVE ABOLIZIONISTE CON RUTH WILSON GILMOUR Radio Blackout 105.250 - Via Cecchi 21/a, Torino (giovedì, 26 settembre 18:30) Geografa e attivista statunitense, Ruth Wilson Gilmore studia in un'ottica abolizionista le interrelazioni tra spazio carcerario, isolamento e repressione sociale. I suoi lavori si interrogano soprattutto sull'organizzazione dello spazio urbano: è possibile nel mondo attuale concepirlo senza che sia foriero di esclusione e ghettizzazione? Un campo teorico complesso e scivoloso, che attraversemo incrociando le riflessioni nate negli ultimi anni di insurrezioni oltreoceano con la tradizione critica europea sul riformismo urbanistico. Giovedì 26 settembre alle ore 18.30 nel cortile di Radio Blackout in Via Cecchi 21/A incontro con Ruth Wilson Gilmore
September 21, 2024 / Gancio
[2024-04-20] NO BORDER-INCONTRO-CONCERTO @ El Paso Occupato
NO BORDER-INCONTRO-CONCERTO El Paso Occupato - Via Passo Buole, 47, Torino (sabato, 20 aprile 19:00) Benefit No Borders Alle 20h momento informativo e di aggiornamento dalle frontiere Dalle 23h in concerto: Obscene Revenge (hc-punk from east coast - MC) https://obscenerevengeofficial.bandcamp.com/ Intothebaobab (verdi acidi pensieri - BO) https://intothebaobab.bandcamp.com/album/verdi-acidi-pensieri Aneurysm (punk metal - TO) https://www.deezer.com/en/artist/63692 Sentiamo parlare spesso delle frontiere e delle persone cui è proibito attraversarle, frontiere sempre aperte col passaporto giusto. Persone che, per l’una o l’altra ragione, ci provano comunque, inseguendo sogni, necessità, promesse. Ci provano nonostante gli ostacoli e le difficoltà create ad hoc. Sentiamo parlare assai meno delle piccole iniziative nate dal basso, spesso da persone comuni, che scelgono l’anonimato. Iniziative nate per dare anche solo un po’ di conforto, di calore umano, un piatto caldo in inverno, un sorriso, una barretta energetica, dell’acqua, due chiacchiere. Gesti alla portata di tutti che richiedono un impegno costante e comportano costi sul lungo termine. Con questa serata vogliamo supportare una di queste realtà, nata da singoli individui guidati da un'etica slegata da qualsivoglia organizzazione esterna; una realtà attiva da qualche anno intorno alla frontiera del Monginevro, a noi vicinissima. Un luogo dove con le carte giuste ci si diverte, tra sci ed escursioni di qua ed al di là del confine. Il momento informativo e di aggiornamento sarà una chiacchierata con alcune di queste persone. Ci illustreranno la situazione attuale, le problematiche e le soluzioni adottate e saranno a disposizione per rispondere alle vostre domande.
April 13, 2024 / Gancio
[2024-04-12] Emma Goldman - anarchica e femminista @ Federazione Anarchica Torinese
EMMA GOLDMAN - ANARCHICA E FEMMINISTA Federazione Anarchica Torinese - corso Palermo 46 (venerdì, 12 aprile 21:00) EMMA GOLDMAN ANARCHICA E FEMMINISTA DALLE LOTTE SOCIALI A QUELLE PER LA LIBERTÀ DELLE DONNE, DALL’ATTIVITÀ EDITORIALE ALL’OPPOSIZIONE ALLA GUERRA TRA EMIGRAZIONE, LAVORO IN FABBRICA, COMIZI, CARCERE ED ESILIO. VENERDÌ 12 APRILE ORE 21 CORSO PALERMO 46 INCONTRO CON SELVA VARENGO E LUISA DELL'ACQUA CURATRICE E TRADUTTRICE DELLA NUOVA EDIZIONE DI "VIVENDO LA MIA VITA", L'AUTOBIOGRAFIA DI EMMA GOLDMAN. EMMA GOLDMAN. VIVENDO LA MIA VITA DOPO MOLTI ANNI DI ATTESA È USCITA UNA NUOVA EDIZIONE DELL’AUTOBIOGRAFIA CHE EMMA GOLDMAN SCRISSE NEL 1934, IN UNO DEI RARI MOMENTI DI TREGUA DI UN’ESISTENZA VISSUTA NEL CUORE DELLE LOTTE. GRAZIE AI “QUADERNI DI PAOLA” SONO DISPONIBILI DUE DEI QUATTRO VOLUMI DI QUESTO SCRITTO DENSO, DOVE LE NARRAZIONI DELLA VITA QUOTIDIANA SI IMPASTANO CON LA STORIA DELLE LOTTE SOCIALI DI CUI FU PROTAGONISTA QUELLA CHE VENNE DEFINITA “LA DONNA PIÙ PERICOLOSA D’AMERICA”. UN RACCONTO DOVE LA STRADA E LA CUCINA, IL CARCERE ED IL LAVORO IN FABBRICA, LE RELAZIONI UMANE E QUELLE POLITICHE, SPESSO INTRECCIATE, RESTITUISCONO L’IMMAGINE VIVA DI UN’ANARCHICA CHE SAPEVA, GIÀ IN QUEGLI ANNI, QUELLO CHE LE FEMMINISTE AVREBBERO TEORIZZATO MOLTI DECENNI DOPO: IL PERSONALE È POLITICO. ATTIVA NEL MOVIMENTO DEI LAVORATORI, ANTIMILITARISTA, IN PRIMA FILA NELLE LOTTE SUL TERRENO DELLA CONTRACCEZIONE E DELL’ABORTO, NATA IN RUSSIA ED EMIGRATA GIOVANISSIMA NEGLI STATI UNITI, “EMMA LA ROSSA” VERRÀ DEPORTATA IN UNIONE SOVIETICA NEL 1919, DOPO DUE ANNI DI CARCERE PER ESSERSI OPPOSTA ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE. DALLA RUSSIA FUGGIRÀ DOPO LA DURISSIMA REPRESSIONE DELLA COMUNE DI KRONSTADT E DIVERRÀ TRA LE VOCI PIÙ LUCIDE NEL DENUNCIARE IL TOTALITARISMO SOVIETICO. SENZAPATRIA PER CONVINZIONE E APOLIDE PER CONDIZIONE, DOPO AVER CERCATO RIFUGIO IN DIVERSI PAESI EUROPEI, COMPRESA LA SPAGNA RIVOLUZIONARIA DEL 1936, TRASCORRE GLI ULTIMI ANNI IN CANADA. NEGLI STATI UNITI, DOVE IL SUO IMPEGNO NELLE LOTTE, L’INTENSA ATTIVITÀ EDITORIALE, HANNO LASCIATO UNA TRACCIA DURATURA, NON POTRÀ PIÙ METTERE PIEDE. WWW.ANARRESINFO.ORG
April 2, 2024 / Gancio
[2024-03-25] Ciclo di Seminari Ecologia della Repressione - I° incontro: Smontare la macchina repressiva, dentro e oltre il carcere. @ aula break-campus luigi enaudi
CICLO DI SEMINARI ECOLOGIA DELLA REPRESSIONE - I° INCONTRO: SMONTARE LA MACCHINA REPRESSIVA, DENTRO E OLTRE IL CARCERE. aula break-campus luigi enaudi - Lungo Dora Siena 100 (lunedì, 25 marzo 18:00) Nell'ecologia capitalista, il carcere è rimasto quel luogo eccezionale incaricato di catturare, rimuovere, punire i resti e le contraddizioni prodottti in eccesso dal suo stesso metabolismo. Sui corpi sqrificabili rinchiusi al suo interno intervengono sbarre, isolamento, torture, isolamento lavorativo, leggi e guardie. Dispositivi plurali inseriti in un meccanismo esportabile. A noi il compito di rintracciarne le mutazioni fuori dalle sue mura, nelle città, nelle nuove colonie, lungo le frontiere.
March 19, 2024 / Gancio
[2024-03-21] COSA SUCCEDE A SALBERTRAND? @ Salbertrand
COSA SUCCEDE A SALBERTRAND? Salbertrand - (giovedì, 21 marzo 21:00) COSA SUCCEDE A SALBERTRAND? INCONTRO PUBBLICO CON LA POPOLAZIONE Palestra Comunale di Salbertrand, piazza Martiri della Libertà 4 21,00 Il fortino terminato da poco sul territorio del piccolo comune situato nell'alta Valsusa, porterà con sé enormi disagi e allarmanti problemi. Ne parleremo insieme a Luca Giunti, tecnico dell'Unione Montana, e Mario Cavargna, presidente di Pro Natura Valsusa. notav.info
March 19, 2024 / Gancio
[2024-03-22] Anarchia e decolonialità @ Federazione Anarchica Torinese
ANARCHIA E DECOLONIALITÀ Federazione Anarchica Torinese - corso Palermo 46 (venerdì, 22 marzo 21:00) VENERDÌ 22 MARZO ORE 21 CORSO PALERMO 46 ANARCHIA E DECOLONIALITÀ VERSO UN’IDEA NON NAZIONALISTA DELLA DECOLONIZZAZIONE, PER UN UNIVERSALE PLURALE, CHE EMERGE NELLA CONCRETEZZA DEI PERCORSI DI LOTTA. INTERVERRÀ FEDERICO FERRETTI, GEOGRAFO, DOCENTE ALL'UNIVERSITÀ DI BOLOGNA IL CONCETTO DI DECOLONIALITÀ È MOLTO CITATO NEGLI ULTIMI ANNI MA NON SEMPRE COMPRESO. MANCA SOPRATTUTTO UN’ELABORAZIONE DI QUESTA IDEA CHE LA SEPARI DA NAZIONALISMI, COMUNITARISMI E APPROCCI BASATI SU UNA PROSPETTIVA UNICA (PIUTTOSTO CHE SU INTERSEZIONI) CHE RISCHIANO DI FARLA DIVENTARE UNA CONCEZIONE ESCLUDENTE QUANDO NON LO È. È IMPORTANTE RICORDARE CHE, COME ELABORATA ORIGINARIAMENTE DAL COLLETTIVO MODERNITÀ-COLONIALITÀ-DECOLONIALITÀ (MCD) E POI ARRICCHITA DAI CONTRIBUTI DEL FEMMINISMO INDIGENO, DEGLI STUDI SUL PLURIVERSO E DELLE EPISTEMOLOGIE DEL SUD PER NON CITARE CHE ALCUNI DEI PRINCIPALI AMBITI DI DISCUSSIONE, LA DECOLONIALITÀ MIRA A SUPERARE I LIMITI DI PRECEDENTI APPROCCI. SI TRATTA IN PARTICOLARE DEL CULTURALISMO DEI POSTCOLONIAL STUDIES, CHE SI SONO SPESSO LIMITATI A CRITICHE DELLA COLONIALITÀ CHE RESTAVANO LIMITATE A UN’ANALISI DEL DISCORSO E CONFINATE IN AMBITI ACCADEMICI, E DELL’ECONOMICISMO DI TEORIE QUALI LO SVILUPPO INEGUALE O IL SISTEMA MONDO, INCAPACI DI INCLUDERE QUELLO CHE GLI APPROCCI DECOLONIALI CHIAMANO LA “DECOLONIZZAZIONE EPISTEMICA”. IN QUESTO SENSO, I PUNTI QUALIFICANTI DELLA DECOLONIALITÀ SONO LA NECESSITÀ DI NON LIMITARSI ALLA PURA TEORIA PER CONNETTERSI ALLE LOTTE E SITUAZIONI REALI, DI RISCOPRIRE MODI DI PENSARE AL DI FUORI DELLE TRADIZIONI INTELLETTUALI EUROPEE E DI COSTRUIRE PONTI DI SOLIDARIETÀ MILITANTI ATTRAVERSO DIVERSE CULTURE E ASSI DI INTERVENTO. SULLA BASE DI QUESTO DISCORSO INTRODUTTIVO, E DI ALCUNI CASI EMPIRICI SUDAMERICANI DI INTERAZIONE TRA GRUPPI ANARCHICI E COMUNITÀ INDIGENE E AFRODISCENDENTI, SI DISCUTERANNO LE BASI DI UN PROGETTO ANARCHICO DI DECOLONIALITÀ, BASATO SUL FATTO CHE LA TRADIZIONE ANARCHICA E MOLTE DELLE COMUNITÀ SOPRACITATE CONDIVIDONO PUNTI CHIAVE QUALI LA PRASSI ORGANIZZATIVA ORIZZONTALE, L’AZIONE DIRETTA E L’IDEA DI TERRITORIO COME RELAZIONE SOCIALE PIUTTOSTO CHE COME AREA DELIMITATA DA CONFINI “SOVRANI”. ESSE CONDIVIDONO INOLTRE CRITICHE DELLE PRINCIPALI PRATICHE AUTORITARIE CHE HANNO CARATTERIZZATO LA SINISTRA EUROPEA ED EUROCENTRICA, QUALI IL CONCETTO DI AVANGUARDIA POLITICA, QUELLO DI INTELLETTUALE ORGANICO (DI SOLITO MASCHIO E BIANCO) CHIAMATO A “GUIDARE” LE LOTTE, L’IDEA DELLA RIVOLUZIONE COME MERA PRESA DEL POTERE POLITICO E QUELLA DELLA DECOLONIZZAZIONE O “LIBERAZIONE NAZIONALE” COME MERA COSTRUZIONE DI UN NUOVO STATO. IN UNA SINGOLA DEFINIZIONE, ANARCHISMO E “LOTTA AFRO-INDIGENA” CONDIVIDONO IL PRINCIPIO DELLA COERENZA TRA LA TEORIA E LA PRASSI, CHE DOVREBBE ISPIRARE IL PIÙ VASTO CAMPO DELLA DECOLONIALITÀ.
March 11, 2024 / Gancio
[2024-02-16] Spaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare @ Federazione Anarchica Torinese
SPACCARE L’ATOMO IN QUATTRO. CONTRO LA FAVOLA DEL NUCLEARE Federazione Anarchica Torinese - corso Palermo 46 (venerdì, 16 febbraio 21:00) VENERDÌ 16 FEBBRAIO ORE 21 ALLA FAT IN CORSO PALERMO 46 SPACCARE L’ATOMO IN QUATTRO. CONTRO LA FAVOLA DEL NUCLEARE IL NUCLEARE, TRAVESTITO DI ENERGIA GREEN, È ENTRATO NELL’AGENDA DELLA COP 28, SVOLTASI IN QATAR, UNA DELLE PETROMONARCHIE DELLA PENISOLA ARABICA, COME ENERGIA PULITA CHE NON COMPROMETTE IL CLIMA. NON BASTANO I DISASTRI E CERNOBYL E FUKUSHIMA A FAR DESISTERE LA LOBBY ATOMICA. I MAGHI DELL’ATOMO TENTANO ANCORA UNA VOLTA DI RILEGITTIMARE QUESTA TECNOLOGIA PERICOLOSA, VERNICIANDOLA DI VERDE E RACCONTANDOCI LA STORIELLA DEL NUCLEARE DI QUARTA GENERAZIONE “NUOVO” E “SICURO”. INTRODURRÀ L’INCONTRO ANGELO TARTAGLIA, PROFESSORE EMERITO DEL POLITECNICO DI TORINO, AUTORE DE “SPACCARE L’ATOMO IN QUATTRO. CONTRO LA FAVOLA DEL NUCLEARE”
January 25, 2024 / Gancio