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[2024-03-22] Anarchia e decolonialità @ Federazione Anarchica Torinese
ANARCHIA E DECOLONIALITÀ Federazione Anarchica Torinese - corso Palermo 46 (venerdì, 22 marzo 21:00) VENERDÌ 22 MARZO ORE 21 CORSO PALERMO 46 ANARCHIA E DECOLONIALITÀ VERSO UN’IDEA NON NAZIONALISTA DELLA DECOLONIZZAZIONE, PER UN UNIVERSALE PLURALE, CHE EMERGE NELLA CONCRETEZZA DEI PERCORSI DI LOTTA. INTERVERRÀ FEDERICO FERRETTI, GEOGRAFO, DOCENTE ALL'UNIVERSITÀ DI BOLOGNA IL CONCETTO DI DECOLONIALITÀ È MOLTO CITATO NEGLI ULTIMI ANNI MA NON SEMPRE COMPRESO. MANCA SOPRATTUTTO UN’ELABORAZIONE DI QUESTA IDEA CHE LA SEPARI DA NAZIONALISMI, COMUNITARISMI E APPROCCI BASATI SU UNA PROSPETTIVA UNICA (PIUTTOSTO CHE SU INTERSEZIONI) CHE RISCHIANO DI FARLA DIVENTARE UNA CONCEZIONE ESCLUDENTE QUANDO NON LO È. È IMPORTANTE RICORDARE CHE, COME ELABORATA ORIGINARIAMENTE DAL COLLETTIVO MODERNITÀ-COLONIALITÀ-DECOLONIALITÀ (MCD) E POI ARRICCHITA DAI CONTRIBUTI DEL FEMMINISMO INDIGENO, DEGLI STUDI SUL PLURIVERSO E DELLE EPISTEMOLOGIE DEL SUD PER NON CITARE CHE ALCUNI DEI PRINCIPALI AMBITI DI DISCUSSIONE, LA DECOLONIALITÀ MIRA A SUPERARE I LIMITI DI PRECEDENTI APPROCCI. SI TRATTA IN PARTICOLARE DEL CULTURALISMO DEI POSTCOLONIAL STUDIES, CHE SI SONO SPESSO LIMITATI A CRITICHE DELLA COLONIALITÀ CHE RESTAVANO LIMITATE A UN’ANALISI DEL DISCORSO E CONFINATE IN AMBITI ACCADEMICI, E DELL’ECONOMICISMO DI TEORIE QUALI LO SVILUPPO INEGUALE O IL SISTEMA MONDO, INCAPACI DI INCLUDERE QUELLO CHE GLI APPROCCI DECOLONIALI CHIAMANO LA “DECOLONIZZAZIONE EPISTEMICA”. IN QUESTO SENSO, I PUNTI QUALIFICANTI DELLA DECOLONIALITÀ SONO LA NECESSITÀ DI NON LIMITARSI ALLA PURA TEORIA PER CONNETTERSI ALLE LOTTE E SITUAZIONI REALI, DI RISCOPRIRE MODI DI PENSARE AL DI FUORI DELLE TRADIZIONI INTELLETTUALI EUROPEE E DI COSTRUIRE PONTI DI SOLIDARIETÀ MILITANTI ATTRAVERSO DIVERSE CULTURE E ASSI DI INTERVENTO. SULLA BASE DI QUESTO DISCORSO INTRODUTTIVO, E DI ALCUNI CASI EMPIRICI SUDAMERICANI DI INTERAZIONE TRA GRUPPI ANARCHICI E COMUNITÀ INDIGENE E AFRODISCENDENTI, SI DISCUTERANNO LE BASI DI UN PROGETTO ANARCHICO DI DECOLONIALITÀ, BASATO SUL FATTO CHE LA TRADIZIONE ANARCHICA E MOLTE DELLE COMUNITÀ SOPRACITATE CONDIVIDONO PUNTI CHIAVE QUALI LA PRASSI ORGANIZZATIVA ORIZZONTALE, L’AZIONE DIRETTA E L’IDEA DI TERRITORIO COME RELAZIONE SOCIALE PIUTTOSTO CHE COME AREA DELIMITATA DA CONFINI “SOVRANI”. ESSE CONDIVIDONO INOLTRE CRITICHE DELLE PRINCIPALI PRATICHE AUTORITARIE CHE HANNO CARATTERIZZATO LA SINISTRA EUROPEA ED EUROCENTRICA, QUALI IL CONCETTO DI AVANGUARDIA POLITICA, QUELLO DI INTELLETTUALE ORGANICO (DI SOLITO MASCHIO E BIANCO) CHIAMATO A “GUIDARE” LE LOTTE, L’IDEA DELLA RIVOLUZIONE COME MERA PRESA DEL POTERE POLITICO E QUELLA DELLA DECOLONIZZAZIONE O “LIBERAZIONE NAZIONALE” COME MERA COSTRUZIONE DI UN NUOVO STATO. IN UNA SINGOLA DEFINIZIONE, ANARCHISMO E “LOTTA AFRO-INDIGENA” CONDIVIDONO IL PRINCIPIO DELLA COERENZA TRA LA TEORIA E LA PRASSI, CHE DOVREBBE ISPIRARE IL PIÙ VASTO CAMPO DELLA DECOLONIALITÀ.
March 11, 2024 / Gancio
[2024-02-02] Per l' anarchia. La forza e l' attualità del pensiero di Malatesta @ Federazione Anarchica Torinese
PER L' ANARCHIA. LA FORZA E L' ATTUALITÀ DEL PENSIERO DI MALATESTA Federazione Anarchica Torinese - corso Palermo 46 (venerdì, 2 febbraio 21:00) VENERDÌ 2 FEBBRAIO ORE 21 INCONTRO E DIBATTITO ALLA FAT IN CORSO PALERMO 46 – TORINO INTERVERRÀ DAVIDE TURCATO, CURATORE DELLE OPERE COMPLETE DI ERRICO MALATESTA ERRICO MALATESTA, LA VITA E IL PENSIERO DI UN ANARCHICO CHE HA ATTRAVERSATO ATTIVAMENTE LA NASCITA DEL MOVIMENTO ANARCHICO, LE LOTTE OPERAIE E CONTADINE A CAVALLO DEI DUE SECOLI, L'INSURREZIONE DELL'1911 CONTRO LA GUERRA COLONIALE IN LIBIA, IL BIENNIO ROSSO E L'AVVENTO DEL FASCISMO. SPESSO IN CARCERE O IN ESILIO SEPPE LEGARE UN IMPEGNO POLITICO INESAURIBILE CON UNA COSTANTE RIFLESSIONE SULLE LOTTE CHE ATTRAVERSAVA, NELLA PROSPETTIVA, SEMPRE PRESENTE, DELLA RIVOLUZIONE SOCIALE. IL SUO APPROCCIO, PUR NEL LEGAME IMPRESCINDIBILE CON IL SUO TEMPO, RIESCE A RICONSEGNARCI INTATTE SUGGESTIONI E PROPOSTE CAPACI DI ALIMENTARE UN DIBATTITO VIVO E VITALE ANCHE IN UN TEMPO TANTO DIVERSO DAL SUO. IL VOLONTARISMO MALATESTIANO CHIUDE I CONTI SIA CON CHI RITENEVA CHE UNA STORIA GIÀ SCRITTA ANDASSE SOLO ASSECONDATA SIA CON IL POSITIVISMO DOMINANTE ALL’EPOCA. AMANTE DELLA SCIENZA MA CRITICO DELLO SCIENTISMO MALATESTA SA CHE LA VERITÀ È UN PROCESSO IN COSTANTE VERIFICA, SENZA APPRODI FINALI: LA SUA RIFLESSIONE CI OFFRE SPUNTI IMPORTANTI IN UN TEMPO CHE PAGA IL PREZZO DELLA FOLLIA CAPITALISTA, CHE HA MESSO LA RICERCA AL SERVIZIO DEL PROFITTO, ANCHE A COSTO DELLA DISTRUZIONE DEL PIANETA E DI CHI CI ABITA. MALATESTA SOSTENNE LA NECESSITÀ DELL’ORGANIZZAZIONE SPECIFICA DEGLI ANARCHICI. ORGANIZZAZIONE ANARCHICA E, QUINDI, GARANZIA DI LIBERTÀ PER CHI VI ADERISCE, E PREFIGURAZIONE DI RAPPORTI POLITICI E SOCIALI DI SEGNO LIBERTARIO. IN QUESTO SI DISTINSE DA CHI, RISPETTO AL MOVIMENTO DEI LAVORATORI E LAVORATRICI, RITENEVA CHE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI BASTASSERO A METTERE IN MOTO LA TRASFORMAZIONE SOCIALE. CRUCIALE LA SUA RIFLESSIONE SULLA VIOLENZA, NECESSARIA ALLA DIFESA, MA MAI STRUMENTO DI IMPOSIZIONE PERCHÉ, PER LA NECESSARIA COERENZA TRA MEZZI E FINI, UNA RIVOLUZIONE IMPOSTA NEGA SE STESSA E SFOCIA NEL PEGGIORE DEGLI AUTORITARISMI. LA SUA RIFLESSIONE, IN COSTANTE REVISIONISMO DI SE STESSA, APPRODA ALLA CONCEZIONE DEL GRADUALISMO RIVOLUZIONARIO, OSSIA ALLA CONSAPEVOLEZZA CHE L’EVENTO INSURREZIONALE, CHE SEGNA LA FINE DELLA GERARCHIA E DEL CAPITALISMO, NON APRE AUTOMATICAMENTE LE PORTE AD UN MONDO DI LIBER ED EGUALI, SENZA CONFLITTI. AL CONTRARIO L’INSURREZIONE E LA CONSEGUENTE ROTTURA DELL’IMMAGINARIO SOCIALE SONO IL PRIMO, INDISPENSABILE PASSO PER L’INNESCARSI DI UN PROCESSO DI SPERIMENTAZIONE, CHE, PASSO DOPO PASSO, RENDA PIÙ CONCRETA LA PROSPETTIVA ANARCHICA DELL’AUTORGANIZZAZIONE E DELL’AUTOGESTIONE. DI QUESTO E DI TANTO ALTRO PARLEREMO CON DAVIDE TURCATO, CURATORE DELLE OPERE COMPLETE DI ERRICO MALATESTA GIOVEDÌ 1 FEBBRAIO ORE 19 APERICENA ORE 20,30 PRESENTAZIONE A CURA DI CDL FELIX IN VIA TOTI 5 – ASTI VENERDÌ 2 FEBBRAIO ORE 21 INCONTRO E DIBATTITO ALLA FAT IN CORSO PALERMO 46 - TORINO SABATO 3 FEBBRAIO ORE 16 PRESENTAZIONE ORE18,30 PRESENTAZIONE AL PERLANERA, VIA TIZIANO VECELLIO 2 – ALESSANDRIA WWW.ANARRESINFO.ORG
January 22, 2024 / Gancio
[2023-11-27] FERMARE IL TAV, FERMARE LA GUERRA @ Centro Studi Sereno Regis
FERMARE IL TAV, FERMARE LA GUERRA Centro Studi Sereno Regis - Via Giuseppe Garibaldi, 13, 10122 Torino TO, (lunedì, 27 novembre 18:00) FERMARE IL TAV, FERMARE LA GUERRA [https://gancio.cisti.org/media/4f98669c3195802e851e567415646c49.jpg] FERMARE IL TAV, FERMARE LA GUERRA Dall’opposizione al Tav come opera militare, all’opposizione a tutte le guerre. Lunedì 27 Novembre, ore 18, Sereno Regis Torniamo a parlare della connessione tra la grande mala opera del TAV e le guerre. Ormai mesi fa avevamo pubblicato l'opuscolo “Il TAV all’interno dei corridoi di mobilità militare europea” (https://www.notav.info/.../il-tav-allinterno-dei.../), nel quale abbiamo approfondito le implicazioni e le ricadute che la grande opera del TAV ha anche in campo militare, in quanto fa parte della rete europea di corridoi TEN-T che prevede la capacità di trasporto di mezzi militari pesanti in ogni sua tratta. Pochi mesi dopo è scoppiata la guerra in Ucraina, evento che ci ha dimostrato tutta l’esigenza da parte della NATO e dell’UE di portare avanti quest’opera, nonché tutta l’esigenza da parte nostra di continuare a trattare e a diffondere queste tematiche. Infatti il TAV si situa in teoria proprio all'interno del corridoio strategico che dovrebbe collegare Lisbona con Kiev. Una ragione in più, qualora ce ne fosse bisogno, per opporci al TAV, ma anche una preziosa occasione per ragionare sugli scenari di guerra e su cosa possiamo fare noi, nel nostro paese e in Europa, per fermare la guerra. Dal mese di ottobre la guerra è tornata con ancora più violenza di prima in Medioriente, e mentre la Palestina e la striscia di Gaza resistono all'occupazione israeliana, le élite e i governi dell'Occidente appoggiano lo Stato Sionista guidato da Netanyahu. Alcune delle pratiche di occupazione in Palestina sono state riportate proprio nella nostra Valle dall'esercito italiano, e da numerose aziende e università che lavorano sia per il TAV, collaborando con TELT, sia per Israele. Pensiamo che la lotta No Tav si possa considerare pertanto in un quadro ampio in cui vadano collocati il conflitto in Palestina e le derive guerrafondaie che stanno sempre di più investendo tanto la Val di Susa, con le esercitazioni militari su larga scala, quanto la nostra città (si vedano per esempio l'Aerospace& Defence meeting del 28-29-30 Novembre e la costituzione della cittadella dell'aerospazio in Corso Marche). E' pertanto il momento per opporci qui e ora in maniera crescente alla guerra e alla militarizzazione di Torino e della Val di Susa. Questo autunno, nella giornata del 21 Ottobre a Coltano e del 4 Novembre a Roma, ci siamo mobilitati anche come No Tav contro le guerre, partecipando a quelle manifestazioni nazionali e rimarcando la connessione tra questa grande opera e il suo scopo. Abbiamo partecipato e portato il nostro contributo anche qua a Torino nelle piazze e nelle manifestazioni antimilitariste, contro la guerra e per la Palestina. Ora vogliamo rilanciare un momento pubblico di discussione sugli utilizzi bellici del TAV e sull’opposizione necessaria che dobbiamo portare avanti contro il TAV e contro tutte le guerre. I sequestri avvenuti ieri del presidio di San Didero e di quello dei Mulini, in cui sono stati fatti anche lavori di allargamento del cantiere, così come la repressione e militarizzazione a cui da anni sono sottoposti la Val di Susa e il Movimento No Tav, ci dimostrano la volontà da parte dello Stato Italiano e dell’Unione Europea di andare avanti e di velocizzare i lavori dell’opera in un contesto internazionale in cui i conflitti vanno ad inasprirsi ogni giorno di più. Ora più che mai serve continuare a mobilitarsi contro questo progetto ecocida e con valenza bellica. Per questo motivo vogliamo rilanciare l’8 Dicembre in Val di Susa una grande mobilitazione popolare contro il TAV, che si legherà a tre giorni di lotta, dibattiti, socialità e di iniziative ai cantieri, l’8-9 e 10 Dicembre. Ne parleremo con: - Presidio Europa. - BDS Torino - Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali - Assemblea antimilitarista. Seguirà un dibattito che speriamo partecipato e ricco anche di posizioni diverse. Notavinfo Notav
November 24, 2023 / Gancio
[2023-11-09] GOVERNARE (D)AI MARGINI: Discussione attorno alla stretta repressiva contro giovani e minorenni @ Ex Lavatoio Occupato
GOVERNARE (D)AI MARGINI: DISCUSSIONE ATTORNO ALLA STRETTA REPRESSIVA CONTRO GIOVANI E MINORENNI Ex Lavatoio Occupato - Via Benedetto Brin 21 (giovedì, 9 novembre 18:00) GOVERNARE (D)AI MARGINI: Discussione attorno alla stretta repressiva contro giovani e minorenni [https://gancio.cisti.org/media/5f7ba030e7e009a3c03522fa9019c732.jpg] 9 NOVEMBRE DALLE ORE 18 EX LAVATOIO OCCUPATO TORINO SANCIRE, PREVENIRE E PUNIRE. DISCUSSIONE ATTORNO ALLA STRETTA REPRESSIVA VERSO GIOVANI E MINORENNI. Da sempre l’utilizzo delle decretazioni d’urgenza, che agiscono sui fenomeni sociali e politici in chiave emergenziale, sono utili a far passare delle strette repressive per la società. Gli ultimi, promulgati dal governo Meloni, il decreto anti-rave, Caivano, Cutro e il pacchetto sicurezza, si inseriscono in questo solco alimentandosi di - e alimentando - una narrazione asfissiante che cerca di predare la paura e la precarietà generate dalla contemporaneità fatta di guerre, devastazioni climatiche e crisi economiche per aggravare la stretta repressiva e peggiorare la vita di sfruttati e oppressi. Nello specifico il Decreto Caivano rende esplicita la volontà governativa di sancire nuovi soggetti criminali all’interno di certe fasce sociali, generazionali e territoriali (in particolare, ancora una volta nella storia del colonialismo interno messo in atto dallo Stato unitario, il meridione italiano), sdoganando una presenza controllante e repressiva sia preventiva che punitiva. Lo Stato agisce, ancora una volta, una diluizione della dimensione carceraria e militaresca nella società attraverso il disciplinamento non solo dei e delle giovani, utilizzando come deterrente le misure amministrative e quelle penali; ma anche esacerbando il concetto di responsabilità genitoriale (sistematizzando la punibilità di coloro che vengono individuati come inadempienti) e delle istituzioni scolastiche nel contenimento delle cosiddette “devianze”. Non possiamo leggere questo decreto in esclusiva chiave emergenziale. Esso, come gli altri, ha insito l’obiettivo governativo di creare dei capri espiatori per rafforzare le sue basi repressive, applicabili ad un ampio spettro del tessuto sociale, in un'ottica di ulteriore desertificazione del conflitto. A partire dal decreto Caivano e da alcuni approfondimenti e racconti di esperienze vissute, discuteremo dei protocolli di deradicalizzazione nelle scuole e in città, del dominio della disciplina, delle dinamiche di potere e della repressione poliziesca nelle scuole.
November 9, 2023 / Gancio
[2023-11-09] GOVERNARE (DA)I MARGINI @ Giardini Giuseppe Saragat - Torino
GOVERNARE (DA)I MARGINI Giardini Giuseppe Saragat - Torino - Via Ruggero Leoncavallo, 10154 Barriera di Milano, Torino TO (giovedì, 9 novembre 18:00) GOVERNARE (DA)I MARGINI [https://gancio.cisti.org/media/24697c0dda50c756d40755e5e7749b29.jpg] SANCIRE, PREVENIRE E PUNIRE. Discussione attorno alla stretta repressiva verso giovani e minorenni. Questo momento verrà organizzato in vista del corteo dell'11 novembre contro il carcere e la società di cui ha bisogno perchè sentiamo il bisogno di analizzare le politiche statali degli ultimi tempi. Da sempre l’utilizzo delle decretazioni d’urgenza, che agiscono sui fenomeni sociali e politici in chiave emergenziale, sono utili a far passare delle strette repressive per la società. Gli ultimi, promulgati dal governo Meloni, il decreto anti-rave, Caivano, Cutro e il pacchetto sicurezza, si inseriscono in questo solco alimentandosi di - e alimentando - una narrazione asfissiante che cerca di predare la paura e la precarietà generate dalla contemporaneità fatta di guerre, devastazioni climatiche e crisi economiche per aggravare la stretta repressiva e peggiorare la vita di sfruttati e oppressi. Nello specifico il Decreto Caivano rende esplicita la volontà governativa di sancire nuovi soggetti criminali all’interno di certe fasce sociali, generazionali e territoriali (in particolare, ancora una volta nella storia del colonialismo interno messo in atto dallo Stato unitario, il meridione italiano), sdoganando una presenza controllante e repressiva sia preventiva che punitiva. Lo Stato agisce, ancora una volta, una diluizione della dimensione carceraria e militaresca nella società attraverso il disciplinamento non solo dei e delle giovani, utilizzando come deterrente le misure amministrative e quelle penali; ma anche esacerbando il concetto di responsabilità genitoriale (sistematizzando la punibilità di coloro che vengono individuati come inadempienti) e delle istituzioni scolastiche nel contenimento delle cosiddette “devianze”. Non possiamo leggere questo decreto in esclusiva chiave emergenziale. Esso, come gli altri, ha insito l’obiettivo governativo di creare dei capri espiatori per rafforzare le sue basi repressive, applicabili ad un ampio spettro del tessuto sociale, in un'ottica di ulteriore desertificazione del conflitto. A partire dal decreto Caivano e da alcuni approfondimenti e racconti di esperienze vissute, discuteremo dei protocolli di deradicalizzazione nelle scuole e in città, del dominio della disciplina, delle dinamiche di potere e della repressione poliziesca nelle scuole.
November 1, 2023 / Gancio
[23-10-27] Mercanti d'armi sotto la Mole? @ Radio Blackout 105.250
MERCANTI D'ARMI SOTTO LA MOLE? Radio Blackout 105.250 - Via Cecchi 21/a, Torino (venerdì, 27 ottobre 20:30) Mercanti d'armi sotto la Mole? [https://gancio.cisti.org/media/dbc53820ce715d7baa7af2f6cb7eaebe.jpg] MERCANTI D'ARMI SOTTO LA MOLE? VENERDÌ 27 OTTOBRE ORE 21 RADIO BLACKOUT VIA CECCHI 21A TORINO DIVENTERÀ LA CITTÀ DELLE ARMI? LA NASCITA DEL NUOVO POLO BELLICO, LA MOSTRA-MERCATO DI CACCIA E DRONI DA GUERRA, LO SBARCO DELLA NATO SOTTO LA MOLE. ANALISI E CONFRONTO VERSO LE GIORNATE DI INFORMAZIONE E LOTTA DEL 4 E DEL 18 NOVEMBRE SABATO 4 NOVEMBRE MANIFESTAZIONE ANTIMILITARISTA ORE 15,30 IN VIA ROMA 100 DI FRONTE ALLA GALLERIA SAN FEDERICO, SEDE DEL DISTRETTO AEROSPAZIALE DEL PIEMONTE, TRA I PROMOTORI DELL'AEROSPACE AND DEFENCE MEETINGS, MOSTRA-MERCATO DELL'INDUSTRIA AEROSPAZIALE DI GUERRA E DEL NUOVO POLO BELLICO A TORINO. CONTESTIAMO LA CITTÀ DELLE ARMI! CONTESTIAMO LA CERIMONIA MILITARISTA DEL 4 NOVEMBRE! DISERTIAMO LA GUERRA! SABATO 18 NOVEMBRE CORTEO ANTIMILITARISTA ORE 14,30 CORSO GIULIO CESARE ANGOLO VIA ANDREIS DISERTIAMO LA GUERRA! NO ALL'AEROSPACE AND DEFENCE MEETINGS! NO ALLA CITTÀ DELL’AEROSPAZIO! NO ALLA NATO A TORINO! NO ALLA GUERRA E ALL'ECONOMIA DI GUERRA SIAMO E SAREMO OVUNQUE A FIANCO DELLE POPOLAZIONI VITTIME DELLE GUERRE CONTRO TUTTI GLI IMPERIALISMI: NÉ CON LA RUSSIA NÉ CON LA NATO. SOSTENIAMO CHI SI OPPONE ALLA GUERRA IN RUSSIA E IN UCRAINA! APRIAMO LE FRONTIERE AD OBIETTORI E DISERTORI NO ALL’INVIO DI ARMI! CONTRO LA GUERRA A PROFUGHI E MIGRANTI IN MARE E IN MONTAGNA. DISTRUGGIAMO LE FRONTIERE! NO ALLE MISSIONI MILITARI ALL’ESTERO NO ALLE SPESE MILITARI E ALLA MILITARIZZAZIONE DELLE NOSTRE CITTÀ CONTESTIAMO LA PROPAGANDA MILITARISTA, LA RETORICA PATRIOTTICA, LA GUERRA E CHI LA A(R)MA CONTRO TUTTI GLI ESERCITI PER UN MONDO SENZA FRONTIERE. MARTEDÌ 28 NOVEMBRE ORE 12 PRESIDIO ALL'OVAL IN VIA MATTÉ TRUCCO 70 IL SETTORE DELLE ARMI È UNO DEI CAVALLI DI BATTAGLIA SUL QUALE SCOMMETTONO LE AMMINISTRAZIONI LOCALI E L’IMPRENDITORIA SUBALPINA. IL PROGETTO DI CITTÀ DELL’AEROSPAZIO E L’APPRODO IN CITTÀ DI UN ACCELERATORE DI INNOVAZIONE DELLA NATO NE SONO L’INDICATORE PIÙ CHIARO. TORINO GIÀ OGGI È UNO DEI CENTRI DELL’INDUSTRIA BELLICA. SONO 350 LE AZIENDE GRANDI E PICCOLE CON UN FATTURATO DI CIRCA 7 MILIARDI DI EURO. OGNI DUE ANNI VI SI TIENE L’AEROSPACE AND DEFENCE MEETINGS, CHE NEL 2023 ARRIVA ALLA NONA EDIZIONE. QUELLA DI QUEST’ANNO SI SVOLGERÀ DAL 28 AL 30 NOVEMBRE, COME DI CONSUETO NEGLI SPAZI DELL’OVAL LIGOTTO, CENTRO CONGRESSI FACENTE PARTE DELLE STRUTTURE NATE SULLE CENERI DEL COMPLESSO INDUSTRIALE DELL’EX FIAT. LA MOSTRA-MERCATO È RISERVATA AGLI ADDETTI AI LAVORI: FABBRICHE DEL SETTORE, GOVERNI E ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI, ESPONENTI DELLE FORZE ARMATE, RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI E COMPAGNIE DI CONTRACTOR. ALLA SCORSA EDIZIONE PARTECIPARONO 600 AZIENDE, 1300 TRA ACQUIRENTI, VENDITORI E RAPPRESENTANTI DI 30 GOVERNI. IL VERO FULCRO DELLA CONVENTION SONO GLI INCONTRI BILATERALI PER STRINGERE ACCORDI DI COOPERAZIONE E VENDITA: NEL 2021 CE NE FURONO OLTRE 7.500. ALL’OVAL SARANNO ALLESTITI ALVEARI DI UFFICI, DOVE SI SOTTOSCRIVERANNO ACCORDI COMMERCIALI PER LE ARMI CHE DISTRUGGONO INTERE CITTÀ, MASSACRANO CIVILI, AVVELENANO TERRE E FIUMI. L’INDUSTRIA AEROSPAZIALE PRODUCE CACCIABOMBARDIERI, MISSILI BALISTICI, SISTEMI DI CONTROLLO SATELLITARE, ELICOTTERI DA COMBATTIMENTO, DRONI ARMATI PER AZIONI A DISTANZA. L’AEROSPACE AND DEFENCE MEETINGS È UN EVENTO SEMI CLANDESTINO, CHIUSO, DOVE SI GIOCANO PARTITE MORTALI PER MILIONI DI PERSONE IN OGNI DOVE. TRA GLI SPONSOR OSPITI DEL MEETING SPICCANO LA REGIONE PIEMONTE E LA CAMERA DI COMMERCIO SUBALPINA. SETTIMA NEL MONDO E QUARTA IN EUROPA, CON UN GIRO D’AFFARI DI OLTRE 16.4 MILIARDI DI EURO, 47.274 ADDETTI L’INDUSTRIA AEROSPAZIALE È UN ENORME BUSINESS DI MORTE. LA GRAN PARTE DELLE AZIENDE ITALIANE DELL’AEROSPAZIO SI TROVA IN PIEMONTE, DOVE IL GIRO D’AFFARI ANNUALE È DI 3,9 MILIARDI EURO. I SETTORI PRODUTTIVI SONO STRETTAMENTE CONNESSI CON LE UNIVERSITÀ, IN PRIMIS IL POLITECNICO, E ALTRI SETTORI DELLA FORMAZIONE. IN PIEMONTE, CI SONO BEN CINQUE ATTORI INTERNAZIONALI DI PRIMO PIANO: LEONARDO, AVIO AERO, COLLINS AEROSPACE, THALES ALENIA SPACE, ALTEC. GRAN PARTE DELLE INDUSTRIE MONDIALI DI PRIMA GRANDEZZA PARTECIPANO ALLA BIENNALE DELL’AEROSPAZIO. LA NASCITA, NEL 2019, DEL DISTRETTO AEROSPAZIALE PIEMONTESE HA SEGNATO UN’ACCELERAZIONE PER L’INDUSTRIA BELLICA AEROSPAZIALE NELLA NOSTRA REGIONE. IL DISTRETTO AEROSPAZIALE PIEMONTESE SVOLGE UN COMPITO DI PROMOZIONE ED AFFIANCAMENTO DELLE ATTIVITÀ DELLE INDUSTRIE DEL SETTORE. LA CITTÀ DELL'AEROSPAZIO, UN CENTRO DI ECCELLENZA PER L’INDUSTRIA BELLICA AEROSPAZIALE PROMOSSO DAL COLOSSO ARMIERO LEONARDO E DAL POLITECNICO SUBALPINO, SORGERÀ TRA CORSO FRANCIA E CORSO MARCHE. LA CESSIONE DA PARTE DI LEONARDO DI PARTE DEGLI SPAZI DELL'EX ALENIA AL POLITECNICO, PARE AVER RIMESSO IN MOTO UN’IMPRESA FERMA AI BLOCCHI DI PARTENZA DAL NOVEMBRE 2021, QUANDO NE VENNE ANNUNCIATA LA COSTRUZIONE ALL’OTTAVO AEROSPACE AND DEFENCE MEETINGS. LEONARDO HA ANNUNCIATO LA POSA DELLA PRIMA PIETRA PER L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA-MERCATO DELLE ARMI A FINE NOVEMBRE. LA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE E LOTTA FATTA NEGLI ULTIMI ANNI È RIUSCITA A FAR EMERGERE DALL'OPACITÀ UN PROGETTO CHE MIRA A TRASFORMARE LA NOSTRA CITTÀ IN POLO AD ALTA TECNOLOGIA PER LO SVILUPPO DELL'INDUSTRIA BELLICA. IL FOCUS DELLA RICERCA È IL MIGLIORAMENTO DELL'EFFICIENZA DEI MICIDIALI STRUMENTI GIÀ OGGI CAPACI DI DISTRUGGERE IL PIANETA. CRUCIALE QUINDI IL RUOLO DEL POLITECNICO CHE ACCELERA IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE NEL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE TRASFERENDO PARTE DELLA RICERCA IN UNA STRUTTURA DI PROPRIETÀ DI LEONARDO. NON SARANNO CERTO LE NEBBIE DEL "DUAL USE" (MILITARE E CIVILE) O L'IMMAGINARIO DEI VIAGGI SPAZIALI A NASCONDERE LA REALTÀ. LA CITTÀ DELL’AEROSPAZIO OSPITERÀ ANCHE UN ACCELERATORE D’INNOVAZIONE NEL CAMPO DELLA DIFESA, UNO DEI NOVE NODI EUROPEI DEL DEFENCE INNOVATION ACCELERATOR FOR THE NORTH ATLANTIC (D.I.A.N.A), UNA STRUTTURA DELLA NATO. QUESTO PROGETTO, PARTITO NEL GIUGNO 2021 A BRUXELLES, SI INSERISCE NEL PROGRAMMI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA DELLA NATO PER IL 2030. COMPITO DEL POLO DI TORINO È QUELLO DI COORDINARE E GESTIRE, ATTRAVERSO BANDI E FONDI MESSI A DISPOSIZIONE DAI PAESI ALLEATI, UNA RETE DI AZIENDE E START UP ITALIANE, PER METTERLA AL SERVIZIO DELLE NECESSITÀ DELL’ALLEANZA. IN ATTESA DELLA COSTRUZIONE DELLA CITTÀ DELL’AEROSPAZIO L’ACCELERATORE DI INNOVAZIONE HA SEDE ALLE OGR. IN QUESTO PROGETTO LA NATO INVESTE UN MILIARDO DI DOLLARI. UNA MONTAGNA DI SOLDI UTILIZZATI PER PRODURRE TECNOLOGIE SEMPRE PIÙ SOFISTICATE, SEMPRE PIÙ MORTALI. L’ALLEANZA ATLANTICA SELEZIONA AZIENDE E START UP CHE HANNO IL COMPITO DI CONCRETIZZARE I PROGRAMMI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA DELLA NATO PER IL 2030. CROSETTO, PRESIDENTE DEL DISTRETTO AEROSPAZIALE DEL PIEMONTE, UNA VOLTA DIVENUTO MINISTRO DELLA DIFESA HA PIGIATO CON FORZA IL PEDALE DELL’ACCELERATORE CON LA COMPLICITÀ ATTIVA DEL RETTORE DEL POLITECNICO SARACCO. LA CITTÀ DELL’AEROSPAZIO E L’ACCELERATORE DI INNOVAZIONE DELLA NATO SONO SOSTENUTE ATTIVAMENTE DAL GOVERNO DELLA CITTÀ, DA QUELLO DELLA REGIONE E DA CONFINDUSTRIA. I DIVERSI ATTORI IMPRENDITORIALI E POLITICI SOSTENGONO IL PROGETTO GIOCANDO LA CARTA DEL RICATTO OCCUPAZIONALE, IN UNA CITTÀ SEMPRE PIÙ POVERA, DOVE ARRIVARE A FINE MESE È ANCORA PIÙ DIFFICILE, DOVE SALUTE, ISTRUZIONE, TRASPORTI SONO SEMPRE PIÙ UN PRIVILEGIO PER CHI PUÒ PAGARE. I POVERI, OGNI VOLTA CHE VANNO A FARE LA SPESA, PORTANO A CASA SEMPRE MENO CIBO, ABITI, MEDICINE, PERCHÉ L’AUMENTO DEI PREZZI DELL’ENERGIA E DEI BENI DI PRIMA NECESSITÀ STA RENDENDO ANCORA PIÙ PRECARIE LE VITE DI TUTTI. OCCORRE CAPOVOLGERE LA LOGICA PERVERSA CHE VEDE NELL’INDUSTRIA BELLICA IL MOTORE CHE RENDERÀ PIÙ PROSPERA LA NOSTRA CITTÀ. UN’ECONOMIA DI GUERRA PRODUCE SOLO ALTRA GUERRA. NON È DIFFICILE IMMAGINARE QUANTO MIGLIORI SAREBBERO LE NOSTRE VITE SE LA RICERCA E LA PRODUZIONE VENISSERO USATE PER LA CURA INVECE CHE PER LA GUERRA. CONTRASTARE LA NASCITA DEL NUOVO POLO BELLICO A TORINO NON È MERA OPPOSIZIONE ETICA ALLE GUERRE CAPITALISTE ED IMPERIALISTE, MA ANCHE UN PASSAGGIO NECESSARIO A RIPENSARE LO SPAZIO URBANO E CHI CI VIVE, COME LUOGO DI NEGAZIONE DELLE DINAMICHE GERARCHICHE SOTTESE ALL’OPACA CITTÀ DELL’AEROSPAZIO ED ALLA SCINTILLANTE VETRINA DEI GRANDI EVENTI. WWW.ANARRESINFO.ORG
October 16, 2023 / Gancio
[23-10-13] "LIMO, quello che rimane" @ Studio Sinapsi
"LIMO, QUELLO CHE RIMANE" Studio Sinapsi - via Valentino Carrera 114/D , Torino (TO) (venerdì, 13 ottobre 16:00) "LIMO, quello che rimane" [https://gancio.cisti.org/media/ff07e17fc7bf04fee1f76a8e2be15878.jpg] LIMO, quello che rimane: una mostra fotografica sull’alluvione in Emilia Romagna, da venerdì 13 a venerdì 20 ottobre, nel nostro STUDIO SINAPSI. Per la riapertura della stagione autunnale del nostro studio, siamo lieti di presentarvi la mostra fotografica Limo, quello che rimane di un talentuoso fotografo emergente, Dario Fanelli. Si tratta di un reportage che offre uno sguardo commovente e autentico sugli effetti devastanti dell'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna, mostrando la forza della comunità locale e il suo impegno nella ricostruzione. Le fotografie catturano momenti toccanti di resilienza, speranza e solidarietà, trasmettendo un potente messaggio attraverso l'obiettivo di Fanelli. Ma da questi luoghi martoriati Dario ci racconta attraverso il suo punto di vista non solo una delle numerose catastrofi ambientali legate al cambiamento climatico che hanno interessato il nostro paese nell'ultimo anno; ci racconta anche una storia di resilenza di territori e persone, che in questo tragico scenario hanno trovato nella solidarietà e nello spirito di comunità la forza per emergere da quelle acque fangose. La mostra Limo, quello che rimane è molto più di una semplice esposizione fotografica; è un'esperienza immersiva che coinvolge i sensi e le emozioni, attraverso suoni, oggetti e materiali che evocano l'atmosfera dell'alluvione. La mostra è ad accesso gratuito per i tesserati e sarà visitabile dal 13 al 20 ottobre, dalle 16 alle 20, presso il nostro studio in Via Valentino Carrera 114/D, Torino. Per ulteriori informazioni potete contattarci alle nostre rispettive mail : sinapsicollettivotorino@gmail.com dariofanelli2000@gmail.com oopure ai nostri profili instagram https://www.instagram.com/sinapsi_collettivotorino/ https://www.instagram.com/phanelli/ (link per il post-->) https://www.instagram.com/p/CxxyZs_tggf/
October 12, 2023 / Gancio
[23-10-04] (Senza) Residenza. L’anagrafe tra selezione e controllo @ Federazione Anarchica Torinese
(SENZA) RESIDENZA. L’ANAGRAFE TRA SELEZIONE E CONTROLLO Federazione Anarchica Torinese - corso Palermo 46 (mercoledì, 4 ottobre 21:00) (Senza) Residenza. L’anagrafe tra selezione e controllo [https://gancio.cisti.org/media/a3fba2219dfaf7a2484d9ab83e282c51.jpg] (SENZA) RESIDENZA. L’ANAGRAFE TRA SELEZIONE E CONTROLLO MERCOLEDÌ 4 OTTOBRE ORE 21 CORSO PALERMO 46 INCONTRO CON ENRICO GARGIULO “AHMED E ISMAIL SI SONO TRASFERITI IN ITALIA DAL MAROCCO, HANNO LO STESSO TIPO DI PERMESSO DI SOGGIORNO E ABITANO IN COMUNI DIVERSI DELLA STESSA REGIONE DEL NORD EST. CONDUCONO ESISTENZE MOLTO SIMILI PER RITMI DI VITA, ABITUDINI E CONTESTO FAMILIARE. LA SOMIGLIANZA TRA LE LORO SITUAZIONI, TUTTAVIA, È MESSA IN DISCUSSIONE DA UN DETTAGLIO APPARENTEMENTE INSIGNIFICANTE: IL PRIMO È ISCRITTO ALL’ANAGRAFE MENTRE IL SECONDO NO.” QUESTO È L’INCIPIT DI UN AGILE LIBRETTO DI ENRICO GARGIULO, APPENA USCITO PER I TIPI DI ERIS. QUESTO LIBRO ILLUSTRA IN MANIERA EFFICACE COSA COMPORTI IL NON AVERE LA RESIDENZA E, SOPRATTUTTO, QUALI SIANO I PERCORSI CHE PORTANO A NON AVERLA. NON SOLO. SI VA ALLA RADICE: COME E PERCHÉ ESISTE L’ANAGRAFE? L’ANAGRAFE NASCE CON L’UNITÀ D’ITALIA: LO STATO LA INTRODUCE PER CONTROLLARE IL TERRITORIO, SIA IN SENSO STATISTICO-AMMINISTRATIVO SIA PER SCOPI SQUISITAMENTE SECURITARI. VI È UN LEGAME RIGIDO TRA RESIDENZA ANAGRAFICA ED ESERCIZIO DEI DIRITTI: CHI NON È REGISTRATO SEMPLICEMENTE NON ESISTE E, QUINDI, NON PUÒ ACCEDERE AI SERVIZI BASILARI GARANTITI AI RESIDENTI. DA FINE OTTOCENTO AD OGGI I COMUNI NON HANNO CANCELLATO DAGLI ELENCHI DEI RESIDENTI PERSONE EMIGRATE ALTROVE, PERCHÉ CONVIENE MANTENERE STABILE IL NUMERO DEGLI AVENTI DIRITTO AL VOTO. HANNO INVECE EVITATO DI ISCRIVERE I NUOVI ARRIVATI SE POVERI, IMMIGRATI, ROM. GARGIULO, CHE INSEGNA SOCIOLOGIA ALL’ALMA MATER DI BOLOGNA, DIMOSTRA PERCHÉ MECCANISMI BANALI COME L’ISCRIZIONE ANAGRAFICA ABBIANO UN PORTATO DI VIOLENZA ISTITUZIONALE PROFONDA. LA VITA DELLE PERSONE CAMBIA SE NON SI HA LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN MEDICO DI BASE, DI ISCRIVERE I FIGLI A SCUOLA, DI AFFITTARE UNA CASA. FEDERAZIONE ANARCHICA TORINESE WWW.ANARRESINFO.ORG
September 26, 2023 / Gancio