Estratti dalla puntata del 6 ottobre 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia
MOBILITAZIONI IN CARCERE Apprendiamo dell’inizio dello sciopero della fame del
prigioniero palestinese Anan Yaeesh nel carcere di Melfi e della giornata di
astensione dal lavoro dei detenuti della FID nel carcere della Dozza in
solidarietà con la Freedom Flotilla e contro […]
di Nello Trocchia* Abusi, paure e speranze. Le storie dei ragazzi dentro.
Reportage dall’istituto di pena minorile “Beccaria” di Milano La rete nuova si
alza lungo il muro di cinta. …
di Annalisa Camilli* Sylla Mamadou Khadialy morto in custodia dello Stato. Il
35enne senegalese è deceduto nel carcere casertano a 24 ore dall’arresto. Il
Garante dei detenuti: «Un episodio insolito, …
da Fratture Il sovraffollamento carcerario in Italia non è un fenomeno recente
né un’urgenza momentanea, ma un problema strutturale e annoso, che affonda le
sue radici nel secolo scorso. Il …
La quotidianità nel centro torinese durante le ultime settimane é stata scandita
da continui momenti di protesta. Venerdì 19 settembre una stanza dell’area Verde
é stata resa completamente inagibile dal…
Mentre si allungano i tempi di un processo infame, Anan Yaeesh, partigiano
palestinese sotto processo a L’Aquila su mandato del governo genocida di
Israele, è stato trasferito il 23 settembre, …
Il processo ad Anan, Alì, e Mansour si è contraddistinto per numerose anomalie,
a partire dal fatto che non si comprende né di quali fatti specifici siano
accusati né se il loro presunto reato, cioè sostenere la legittima resistenza
contro l’occupazione coloniale, sia perseguibile da un tribunale Italiano, a
meno che la corte di assise […]
di Luigi Mollo Il carcere come specchio della società: la Summer School di
Antigone forma coscienze e rompe stereotipi In un Paese dove il carcere è spesso
relegato ai margini …
Ieri 22 settembre si è svolta la seconda udienza del processo per la morte di
Moussa Balde.
Per la prima volta la famiglia ha avuto modo di vedere in faccia i responsabili
della morte di Moussa e raccontare la sua storia in aula.
Dai numerosi testimoni tra il personale, le forze dell’ordine e
l’amministrazione del cpr, invece, è emersa chiaramente l’assenza totale di
una reale regolamentazione.
Il personale ha riportato che in Cpr tutto è lasciato all’informalità e
discrezionalità di chi c’è al momento.
Le risorse del capitolato non sono sufficienti né per garantire tutele né per
svolgere servizi essenziali. Di fronte a tali condizioni degradanti, anche il
giudice ha avuto difficoltà a definire “ospiti” i detenuti del CPR.
In questo momento il dibattito si sta concentrando sullo stabilire i
responsabili dell’isolamento di Moussa nell’ospedaletto.
Gli avvocati dell’ ex direttrice del CPR e dell’ex medico, gli unici
imputati, tentano di attribuire la colpa alla prefettura e perfino agli altri
detenuti che avrebbero rifiutato di riaccogliere Moussa in sezione per un
sospetto di scabbia (rivelatosi infondato).
Un vergognoso rimbalzo della colpa che mira solo a mettere confusione
e a cercare di uscirne puliti, senza dare la responsabilità a nessun di quanto
successo.
Ma sappiamo, e non ci stancheremo mai di dirlo, che la colpa della morte di
Moussa e di tutte le altre morti è sistemica. Il Cpr è un sistema che uccide,
tortura e maltratta.
Alla prossima udienza, il 20 ottobre, saranno sentiti gli ex dirigenti
dell’Ufficio Immigrazione e della Prefettura.
Continueremo a portare solidarietà alla famiglia di Moussa e tutti i detenuti e
le detenute del CPR davanti al tribunale.
MAI PIÙ CPR MAI PIÙ LAGER!
Nell’estate 2025 la città di Torino ha visto l’inizio del dibattimento in primo
grado per i 19 imputatx accusatx di devastazione e saccheggio per i fatti
relativi al corteo che…
Torino, Settembre 2025 Il 4 Marzo 2023 un corteo attraversava il centro di
Torino: al fianco di Alfredo Cospito, compagno anarchico ai tempi in sciopero
della fame da cinque mesi…
Rivolte ai tempi del Covid: 12 detenuti morti e 300 anni di carcere Oltre 300
anni di reclusione per devastazione e saccheggio. È la richiesta del pm di Pavia
per …