[2024-11-15] Serata transfemminista vol 2 @ Manituana - Laboratorio Culturale Autogestito
SERATA TRANSFEMMINISTA VOL 2 Manituana - Laboratorio Culturale Autogestito - Largo Maurizio Vitale 113, Torino (venerdì, 15 novembre 22:00) VENERDI 15/11 - SERATA TRANSFEM PART 2 Dalle h. 22 - Manituana, Largo Vitale 113 Come promesso, arriva la seconda parte della festa transfem! Dalle 22 performance musicale con Strampalabanda A seguire Dj Set caldissimo con La Reina Del Fomento e Bubble Wrap Preparatevi a sculettare! Durante tutta la serata sarà presente la nostra banchetta col merchandising e sarà possibile prenotarsi e pagare la quota del bus per scendere a Roma! Non sono ammessi comportamenti sessisti, omolesbobitransfobici, razzisti e discriminazioni abiliste. Se non ti senti sicurə per qualsiasi motivo, rivolgiti alle persone di NUDM che troverai sparse per la festa con un segno di riconoscimento, affronteremo tutto insieme! Vi aspettiamo! https://www.facebook.com/events/1123914109146203?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A[%7B%22surface%22%3A%22usertimeline%22%7D%2C%7B%22mechanism%22%3A%22attachment%22%2C%22surface%22%3A%22newsfeed%22%7D]%2C%22refnotif_type%22%3Anull%7D
November 14, 2024 / Gancio
Verso il 25 novembre contro i femminicidi e la violenza di genere
L’osservatorio nazionale femminicidi, lesbicidi e trans*cidi di Non Una Di Meno porta avanti dal 2019 un progetto che vuole combattere la violenza di genere puntando a diversi obiettivi: contrapporsi a una narrazione che tende alla gerarchizzazione delle morti, smascherare l’uso del controllo politico sociale rispetto alla politica di genere, inserire dati che non vengono considerati […]
November 14, 2024 / Radio Blackout 105.25FM
Chiudere la stanzetta dei Pro Vita. Presidio sotto la regione 15/10
Da NUDM Torino: Il nostro comunicato per la giornata di oggi al Consiglio Regionale! In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”, assegnata dalla direzione sanitaria del Sant’Anna e della Città della Salute di Torino al Movimento per la Vita Piemonte – […]
October 17, 2024 / Radio Blackout 105.25FM
30 anni di lotta
Devo avere una casa   per andare in giro per il mondo. Sono passati 30 anni da quando una manciata di sognatorə, tra studentə, lavoratorə e disoccupatə, decise di liberare lo spazio di via Revello 3 in zona San Paolo. 30 anni di rottura contro il deserto attorno lasciato dalle istituzioni. 30 anni di lotta insieme, attraversando generazioni, crisi e repressione, slanci rivoluzionari.  A 30 anni da quel giorno, viviamo in un periodo di guerra continua, per questo il nostro primo pensiero va alla Palestina, un periodo governato dai fascisti del terzo millennio che ogni giorno erodono i diritti conquistati con le lotte del passato, tentando di spezzare i legami e le reti solidali che creano le nostre comunità resistenti. Tre decadi in cui abbiamo visto inasprirsi a suon di decreti sicurezza, la repressione per chi lotta, chi non si allinea e tiene alta l’attenzione sulle violenze perpetrate dal governo, siano esse fisiche o sociali.  Ma se siamo ancora qui è perché il centro sociale ha saputo creare negli anni quelle reti che non si piegano alla repressione del capitale o a  rigurgiti fascisti, diventando parte integrante e pulsante del quartiere e della città.  Via Revello e via Millio sono gli spazi che abbiamo chiamato e continuiamo a chiamare casa per tuttə. Spazi che ai bisogni reali hanno dato risposte concrete attraverso gli sportelli per la casa, il lavoro o supporto legale. Spazi che garantiscono un’accessibilità alle cure fuori dalle logiche capitalistiche e patriarcali, come la microclinica Fatih, la consultoria FAM o la palestra popolare Dante Di Nanni. Spazi che hanno dato la possibilità di sperimentare e di condividere conoscenze in modo circolare, senza capi né maestrə, creando i laboratori che ancora oggi vivono nel centro, dall’Hacklab al Gila, dal birrificio SNEB alla ciclofficina, dall’orto di Walter alla biblioteca Goliarda Sapienza. E altri, che aspettano di essere aperti.  Spazi che ogni anno accolgono e danno voce, attraverso assemblee e incontri, a lotte locali e nazionali. Al fianco dellə ultimə e də marginalizzatə e a difesa degli spazi pubblici, del territorio e delle libertà che ci stanno rubando. Spazi che si svuotano per riempire le strade, liberare altri luoghi oppure proteggerli dalle tasche degli speculatori, per essere il sassolino che inceppa gli ingranaggi, per portare conflitto, come reale motore di cambiamento. Guardando al Chiapas e al Kurdistan per prendere spunto per nuove forme di lotta che riescano ad essere breccia. Spazi che hanno creato una comunità antifascista che da 30 anni si oppone a leggi neoliberali e liberticide, alla detenzione amministrativa e razzista, alle guerre genocide, alla devastazione dei territori, alla sovradeteminazione dei corpi. Spazi che hanno permesso a migliaia di persone di fare socialità fuori dalle logiche commerciali, semplicemente attraversando il centro, partecipando alle cene popolari o alle centinaia di serate con proposte musicali e teatrali lontano dal mainstream. Spazi attraversati da chi non c’è più, ma portiamo sempre nel cuore. Per questo vogliamo festeggiare, non un compleanno o un anniversario, ma 30 anni di comunità in lotta. 30 anni di complicità e solidarietà. 30 anni di osare e sognare insieme l’avvenire.  E lo faremo come sempre dal basso ma in grande e lentamente. Abbiamo iniziato ritrovandoci alla cena sociale di venerdì 11 ottobre per una serata in compagnia e farci gli auguri. Grazie mille a tutt3, è stato un ottimo inizio! Proseguiremo il 19 ottore con una serataccia tra performance, metalli rigenerati, fuochi e percussioni che ci faranno danzare fino a tardi!  CHI SOGNA NON SARA’ MAI SOL@ CHI LOTTA NON MUORE MAI!
October 14, 2024 / C.S.O.A. GABRIO
Anarres del 27 settembre. Aborto: la libertà negata. A scuola di obbedienza. Da Gaza a Tel Aviv: insurrezione, diserzione, internazionalismo. Note sulla Basilicata a Torino…
Il podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. Ascolta e diffondi l’audio della puntata: > Anarres del 27 settembre. Aborto: la libertà negata. A scuola di obbedienza. > Da Gaza a Tel Aviv: insurrezione, diserzione, internazionalismo. Note sulla > Basilicata a Torino….   Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: Aborto. La libertà negata In Italia la libertà di abortire non c’è. La legge 194 che regolamenta l’interruzione volontaria di gravidanza, risalente al 1978, fu frutto di un compromesso politico con settori clericali e reazionari che regalò il meccanismo perverso dell’obiezione di coscienza a chi voleva mantenere l’aborto un percorso a ostacoli talora inaccessibili, depotenziando la spinta sociale che non chiedeva la regolamentazione, bensì una depenalizzazione che ponesse fine all’aborto clandestino. Da allora, la difficoltà a posizionarsi chiaramente sul terreno della difesa dell’aborto, cioè di una pratica sanitaria, non è mai venuta meno. Voto di condotta? A scuola di obbedienza La Camera ha approvato in via definitiva il ddl Valditara sul voto in condotta. Il provvedimento prevede la bocciatura con il 5 in condotta e il ritorno della valutazione numerica sul comportamento alle medie. Per quanto riguarda le scuole superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica. La condotta diventa uno spartiacque per gli studenti delle superiori, sottoposti ad un chiaro ricatto: o accettano di piegarsi, astenendosi da proteste e lotte o avranno un voto di maturità più basso. Infatti è prevista la decurtazione per chi ha meno di 9 di condotta. Quello di Valditara è un modello di scuola/caserma, dove l’obbedienza è il fulcro di un progetto educativo disciplinare. Ne abbiamo parlato con Patrizia Nesti Tramandare il fuoco. Per un approccio libertario alla questione palestinese. Una critica a essenzialismo e nazionalismo. Quest’opuscolo scaturisce dalla necessità di immaginare e praticare una diversa prospettiva politica alla lotta contro il genocidio a Gaza. E, più in generale, a tutte le guerre e ad ogni dinamica escludente. (…) Con il passare dei mesi abbiamo temuto che arrivasse l’assuefazione all’orrore. Già sta accadendo in Ucraina, già avviene nei tanti luoghi del pianeta, dove si consumano tragedie immani nel silenzio dei più. Di un fatto siamo certi, perché rappresenta un orizzonte etico ineludibile. Non ci rassegneremo mai all’ineluttabilità dei massacri, degli stupri, delle torture. Il nostro impegno non è venuto mai meno, nonostante la nostra sostanziale estraneità a manifestazioni aperte, se non promosse, da esponenti religiosi e da nazionalisti. Abbiamo costruito piazze, cortei e momenti di riflessione e lotta contro la fabbricazione ed il commercio di armi, i poligoni e le basi militari, la collusione tra scuola, università e guerra, contro la militarizzazione delle periferie, delle frontiere, dei cpr… Abbiamo sostenuto disertori ed oppositori in Russia e in Ucraina. Abbiamo appoggiato gli anarchici sudanesi che si battono contro i macellai che si contendono il territorio. Siamo al fianco di chi lotta contro sfruttatori ed oppressori nel “proprio” paese, noi lottiamo contro sfruttatori ed oppressori nel “nostro” paese. Noi siamo dalla parte delle vittime. Dalle parte delle bambine e dei bambini, degli uomini e delle donne uccise, massacrate, affamate, umiliate. In ogni dove. Sempre. (…) L’immane massacro della popolazione gazawi e i movimenti di appoggio alla “resistenza” palestinese sviluppatisi nel nostro paese dopo il 7 ottobre 2023 hanno evidenziato crepe che hanno radici profonde, tutte da indagare e comprendere. Ci muove una necessità forte, perché al di là delle peculiarità della questione palestinese, temi quali il nazionalismo, il declino dell’approccio di classe, l’affermarsi di dinamiche identitarie essenzialiste e di una concezione distorta dei processi decoloniali ci interrogano tutti sulle prospettive di un movimento di emancipazione sociale, individuale, politica capace di trasformare l’esistente all’insegna di un concreto affermarsi di libertà, uguaglianza, solidarietà.” Con Lollo, uno dei compagn che hanno partecipato alla stesura del testo, abbiamo anticipato alcune delle tematiche di cui si è discusso durante la presentazione dell’opuscolo. La vergogna va al mercato. Note sulla Basilicata a Torino “È domenica mattina a Torino, mi aggiro in piazza della Repubblica alla ricerca di un filone di pane. Noto la figura di Franco Arminio, poeta dell’Italia interna, e mi chiedo quale ragione l’abbia condotto qui. Sono di fronte al Mercato Centrale di Torino, struttura in vetro e metallo che accoglie ristoranti, negozi di gastronomia, rivendite di cibo per ricchi avventori. All’ingresso ecco un manifesto verde con uno slogan: “Basilicata, Terra e Visione”.” Questo l’incipit di un articolo di Francesco Migliaccio sulla trasformazione dei Sassi di Matera in Lunapark Appuntamenti: Venerdì 11 ottobre ore 21 in corso Palermo 46 Leggi di guerra. Quando la democrazia diventa fascismo La stretta securitaria imposta dal DDL 1660 è un ulteriore tassello nel mosaico repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi sostiene e diffonde idee sovversive. Questi dispositivi si configurano come diritto penale del nemico, pur mantenendosi in una cornice universalista. Il diritto penale del nemico è informato ad una logica di guerra. In guerra i nemici vanno annientati, ridotti a nulla, privati di vita, libertà e dignità. Per il nemico non valgono le tutele formali riservate ai cittadini. Interverrà l’avvocato Eugenio Losco Sabato 12 ottobre ore 10,30/13,30 presidio al Balon contro il ddl 1660 Domenica 20 ottobre Assemblea Antimilitarista dalle 10 alle 17 A Massenzatico (Reggio Emilia) Presso le “Cucine del popolo”, via Beethoven 78 Per info: assembleantimilitarista@gmail.com Ogni martedì dalle 18 alle 20 in corso Palermo 46 (A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro SeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte Vieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! Sostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato! Informati su lotte e appuntamenti! Contatti: Federazione Anarchica Torinese corso Palermo 46 Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)
October 4, 2024 / Anarres
Sant’Anna occupato per un aborto libero e sicuro!
Non Una di Meno e la Rete nazionale Consultori e Consultorie sono scese in piazza in diverse città italiane, insieme ad altre realtà femministe e transfemministe, per trasformare nuovamente la ricorrenza del 28 settembre, Giornata Internazionale per l’aborto libero, sicuro e gratuito, in una giornata di lotta e rivendicazione.   Di seguito, il comunicato diffuso […]
October 1, 2024 / Radio Blackout 105.25FM
[2024-10-01] + Miciə - Maciə / Allenamento arrampicata non misto @ Csoa Gabrio
+ MICIƏ - MACIƏ / ALLENAMENTO ARRAMPICATA NON MISTO Csoa Gabrio - Via Millio 42, Torino (martedì, 1 ottobre 18:30) Abbiamo da poco inaugurato l'inizio del nuovo anno di arrampicata alla palestra popolare e vogliamo ripartire subito anche con il percorso separato dedicando un allenamento a noi stessɜ. Lanciamo la data di *martedì 1 ottobre* per ricominciare gli allenamenti non misti! Allenamento _non misto_ significa dedicato alle persone soggettivate donne, non binary e trans. Sarà l'occasione per ascoltarci, conoscerci, sintonizzare i nostri bisogni e vedere in che direzione vogliamo lanciarci quest'anno, costruendo un percorso collettivo contro sto patriarcato subdolo e oppressivo presente in ogni ambiente che frequentiamo! Vi aspettiamo dalle 18.30 alla palestra popolare Dante Di Nanni del CSOA Gabrio ❤‍🔥
September 26, 2024 / Gancio
Cosentine in lotta per il diritto alla salute
Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere. Ad esempio, una battaglia importante fu quella a riguardo della pillola abortiva in quanto a Cosenza, uno degli ospedali più grandi d’Italia non era disponibile. Un […]
September 20, 2024 / Radio Blackout 105.25FM