BALERA BAGNATA
Circolo Arci Camalli - via Bastioni di Mezzo 6, Imperia
(domenica, 6 aprile 12:00)
𝐁𝐀𝐋𝐄𝐑𝐀 𝐁𝐀𝐆𝐍𝐀𝐓𝐀 💦 𝟔 𝐀𝐏𝐑𝐈𝐋𝐄 𝟐𝟎𝟐𝟓 🧽 𝟏𝟐.𝟎𝟎 - 𝟐𝟎.𝟎𝟎
🛁
Banda Mutanda è lieta di invitarvi a partecipare ad una domenica calda, unta e
bagnata per 𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞, esprimerci, danzare, strusciarci…
👉Il Mezcal è uno spazio autogestito, tutte le attività sono basate sulla
condivisione e la pratica della “𝐁𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚”: non vi è circolo di
denaro, porta quel che vuoi trovare; puoi anche usufruire liberamente della
cucina.
𝐏𝐨𝐫𝐭𝐚 𝐜𝐢𝐛𝐨 𝐞 𝐛𝐞𝐯𝐚𝐧𝐝𝐞, 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐛𝐨𝐫𝐬𝐚 𝐢
𝐠𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐚 𝐜𝐮𝐢 𝐭𝐢 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐚𝐫𝐞,
𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐚 𝐢𝐧𝐝𝐨𝐬𝐬𝐚𝐫𝐞, 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐚
𝐬𝐮𝐨𝐧𝐚𝐫𝐞...
🌞L’evento si terrà all’aperto, nel giardino del Mezcal, ci sarà spazio per
giochi di movimento ed attività all’aria e nel verde.
🍽️Dalle 12.00 ci incontriamo per preparare una grande tavolata e condividere
ciò che porteremo, creare un momento di conoscenza reciproca e chiacchiere.
💃Dopodichè daremo il via a giochi pazzi, riffe clandestine e hully-gully
rivisitati; con apparizioni di animatorx e famosx musicantx locali…e se anche tu
vorrai prendere parte, usare il microfono, sfilare o improvvisare perfo, sentitx
liberx di esprimerti e giocare insieme con tutti gli strumenti che troverai o
porterai.
🫂Desideriamo tornare ad un 𝐛𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐞 𝐦𝐞𝐧𝐨
𝐢𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐮𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐚, 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢 𝐝𝐢
𝐞𝐬𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐢 𝐞 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐢, 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧
𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝐫𝐚𝐟𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐞𝐠𝐨 𝐞𝐝
𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚
𝐢𝐩𝐞𝐫-𝐩𝐞𝐫𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ che ci circonda.
♻️Troverete un’angolo SWAP: 𝐑𝐢𝐮𝐬𝐚, 𝐑𝐢𝐜𝐢𝐜𝐥𝐚, 𝐑𝐢𝐦𝐨𝐫𝐜𝐡𝐢𝐚!
Porta quel che vuoi donare, prendi un nuovo bellissimo outfit e indossalo alla
conquista dellx tux fiamma nella balera piu’ bagnata della zona...oppure porta
un dono per la 𝐁𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐢𝐟𝐟𝐚, quel che porterai diventerà parte dei
premi da vincere!
🌸Ricordiamo che il Mezcal è uno spazio autogestito, libero e aperto, invitiamo
tuttx al rispetto e cura del luogo e di tuttx coloro che lo attraversano.
𝐁𝐀𝐋𝐄𝐑𝐀 𝐁𝐀𝐆𝐍𝐀𝐓𝐀 💦 𝟔 𝐀𝐏𝐑𝐈𝐋𝐄 𝟐𝟎𝟐𝟓 🧽 𝟏𝟐.𝟎𝟎 - 𝟐𝟎.𝟎𝟎
🛁
PROIEZIONE COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI
Cinema Teatro Baretti - Via Baretti, 4 - 10125 Torino
(sabato, 29 marzo 18:00)
Il nuovo docu-film di Virzì "COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI" parla delle storie,
motivazioni, speranze, paure, contraddizioni delle persone che hanno scelto di
intraprendere azioni dirette nonviolente per attirare l'attenzione sulla crisi
climatica, ecologica e sociale che stiamo vivendo.
Nel parlare delle persone di Ultima Generazione, questo docu-film invita ognuna
di noi a riprendere la speranza in mano per attraversare insieme la
rassegnazione di fronte alle diverse e dolorose crisi in corso.
A seguire ci sarà un momento di condivisione.
Sarebbe bellissimo se potessi diffondere questo invito all'interno della tua
realtà, venire con i tuoi amici e famigliari!
Ti aspettiamo al cinema baretti il 29/03 alle 18h!
PROIEZIONE E DIBATTITO COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI
Cinema Teatro Baretti - Via Baretti, 4 - 10125 Torino
(martedì, 25 marzo 21:00)
Il nuovo docu-film di Virzì "COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI" parla delle storie,
motivazioni, speranze, paure, contraddizioni delle persone che hanno scelto di
intraprendere azioni dirette nonviolente per attirare l'attenzione sulla crisi
climatica, ecologica e sociale che stiamo vivendo.
Nel parlare delle persone di Ultima Generazione, questo docu-film invita ognuna
di noi a riprendere la speranza in mano per attraversare insieme la
rassegnazione di fronte alle diverse e dolorose crisi in corso.
A seguire ci sarà un momento di condivisione, uno spazio dove poter parlare
delle nostre reali paure e possibilità di azione.
Sarebbe bellissimo se potessi diffondere questo invito all'interno della tua
realtà, venire con i tuoi amici e famigliari!
Ti aspettiamo al cinema baretti martedi 25/03 alle 21h e/o il 29/03 alle 18h!
PROIEZIONE "UNA CANZONE SENZA FINALE"
Circolo “Ost Barriera” - Via Luigi Pietracqua, 9
(venerdì, 11 aprile 20:30)
Venerdì 11 aprile, ore 20.30 @ OST Barriera (Torino)
PROIEZIONE "UNA CANZONE SENZA FINALE"
Un documentario di Paolo e Riccardo Sarà
(Fisheye Production / Fine Production)
I Truzzi Broders sono nati con i punk, ma non sono mai stati punk. Da un punto
di vista musicale erano la minoranza della minoranza. "Una canzone senza finale"
è un documentario che, attraverso la storia sgangherata e divertente dei Truzzi
Broders e grazie al materiale d'archivio inedito girato direttamente dalla band,
ci permette di gettare uno sguardo sulla Torino degli anni Ottanta. Una città
difficile che, nelle testimonianze di chi era ragazzo in quel periodo, appare
come un luogo grigio, pesante, senza occasioni di svago e di socialità. Una
città in cui stava nascendo qualcosa destinato a restare.
Dalle 19 possibilità di aperitivo
Ingresso libero con tessera Aics
AUTO-MUTUO-AIUTO TRA PERSONE TRANS*
Csoa Gabrio - Via Millio 42, Torino
(martedì, 25 marzo 18:00)
Sei una persona trans*? Vuoi contribuire a formare una rete di scambio di
conoscenze ed esperienze con altre persone trans*? Sei stancx di dover sempre
passare per istituzioni e persone cis per dirimere i tuoi dubbi?
Vogliamo costruire uno spazio orizzontale di AUTO-MUTUO-AIUTO tra persone trans*
dove poterci scambiare e fornire gli strumenti per gestire la nostra salute.
Crediamo nei principi dell'auto-gestione, dell' auto-organizzazione, della
solidarietà e del mutualismo.
Non vogliamo offrire un servizio o uno sportello, ma creare una realtà di mutuo
aiuto, fra pari, da dentro la nostra comunità, dove poter mettere insieme
conoscenze ed esperienze, tra noi e tra persone transfemministe alleate.
Navigare la propria salute come persone trans è spesso complesso, tra
gatekeeping, leggende metropolitane, stereotipi negativi e personale sanitario
non adeguatamente preparato, quando non proprio discriminatorio. Questo momento
vuole essere uno spazio per infrangere quegli ostacoli alla nostra
autodeterminazione, e creare dei momenti di solidarietà concreta tra persone
trans, qualsiasi sia il loro percorso.
Se hai qualcosa da condividere, porta le tue conoscenze, se hai qualcosa su cui
vuoi saperne di più, porta i tuoi dubbi. Ci vediamo al CSOA Gabrio, il 25/03,
ore 18
(disegno di adriana marineo)
Da più di un anno nei quartieri accanto alla Dora e in Barriera di Milano le
istituzioni hanno disposto presidi fissi di soldati. Aiutati dalla polizia, i
contingenti militari piantonano angoli di strade o piazze e s’aggirano in brevi
ronde. L’impiego dell’esercito in strada è stato richiesto da fazioni di diverso
colore politico: la ricerca del consenso incita promesse di sicurezza.
Da alcune settimane il lungofiume è divenuto una delle “zone a vigilanza
rafforzata” della città. Qui le forze dell’ordine possono fermare una persona
colpevole di reati in passato e intimare di allontanarsi dall’area per i due
giorni seguenti. Queste politiche della sicurezza blandiscono un elettorato
gravato da inquietudini e ossessioni. Eppure la sicurezza non genera soltanto
soluzioni di forza, o repressive, ma può essere anche il fine di progetti
sociali o culturali. È il caso, quest’ultimo, del progetto Tonite.
* * *
Tonite è un progetto finanziato da UIA (Urban Innovative Actions), ente
dell’Unione Europea creato per sostenere politiche sociali, e sperimentali, nei
centri urbani. All’inizio del 2020 UIA ha affidato cinque milioni di euro a un
partenariato: la Città di Torino era la capofila e ha collaborato con una
fondazione pubblico-privata (Piemonte Innova), aziende che forniscono servizi
digitali (Engineering, Espereal Technologies), agenzie dedite alla innovazione
sociale (Experientia, Social Fare), un network europeo che lavora sulla
prevenzione del crimine e la sicurezza urbana (EFUS, European Forum for Urban
Security). Tonite, infatti, è un progetto di sicurezza urbana nato con il fine
di realizzare azioni e infrastrutture utili a migliorare la “percezione di
sicurezza” e la “vivibilità” nelle ore notturne lungo la Dora. Si è concluso
nell’estate del 2023.
Un milione e mezzo di euro sono stati spesi per interventi di arredo urbano in
due luoghi specifici: il viale Ottavio Mai accanto al campus universitario, il
giardino Pellegrino gestito dalla Fondazione di Comunità di Porta Palazzo. Lungo
il viale è stata realizzata una nuova pavimentazione che ora accoglie sedute,
panchine e fioriere. Inoltre sono apparse nuove luminarie per garantire una
migliore illuminazione notturna. Nel giardino invece gli interventi hanno
riguardato il rinnovamento della pavimentazione e l’installazione di giochi per
bambini.
Un milione di euro è stato invece distribuito fra iniziative elaborate da
aziende, fondazioni, enti del terzo settore e istituzioni pubbliche vincitrici
di un bando promosso da Tonite. Ogni iniziativa poteva ricevere fino a
sessantamila euro e doveva intervenire sullo spazio pubblico – sempre il
lungofiume – per migliorare la percezione di sicurezza e rendere i quartieri di
Aurora, Borgo Rossini e Vanchiglia più attraenti.
Un laboratorio di intervento urbano afferente alla facoltà di architettura ha
abbellito con disegni il marciapiede antistante una scuola primaria. Una
casupola è stata costruita in Lungo Dora Savona per fornire servizi di
prossimità, poco oltre una locanda ha proposto esibizioni canore serali per
allietare i clienti ai tavoli. Piccoli spettacoli si sono tenuti nel giardino
Pellegrino e associazioni hanno portato un calcetto e un canestro da basket in
piazza Borgo Dora per far giocare i ragazzi. Un istituto superiore ha comprato
un proiettore per lanciare immagini serali lungo la Dora. Sono solo alcuni
esempi fra le diciannove iniziative finanziate dal bando.
Tonite è un progetto volto a favorire i consumi di classi abbienti in quartieri
ancora popolari, garantendo un’illuminazione delle strade e una migliore
“percezione della sicurezza”. Si manifesta così un’idea dolce e inclusiva della
sicurezza urbana, da ottenere senza violenza e repressione, ma grazie a
iniziative localizzate che favoriscano la “coesione sociale”. Certo le ambizioni
del progetto sono inconsistenti, effimere: Tonite si è concluso e quasi nulla
resta. La casupola lungo la Dora è sempre chiusa, i disegni sbiadiscono, i
presìdi urbani languono ed erano frequentati solo dagli operatori sociali,
esercenti e creativi coinvolti nel progetto, afferenti tutti a una ristretta
classe dirigente tinta di ideali progressisti. La Fondazione di Comunità di
Porta Palazzo, ad esempio, ha partecipato a ben tre iniziative finanziate dal
bando, oltre a beneficiare dei capitali per il rifacimento del giardino. Le
iniziative di Tonite si risolvono allora in concessioni di piccole regalie a una
esigua pletora di attivisti del terzo settore e professionisti della
partecipazione ai bandi.
Più interessante è osservare quello che Tonite non ha fatto: nessun progetto ha
tematizzato la violenza sistematica della polizia contro i reietti lungo il
fiume, nessuno ha menzionato gli sgomberi di straccivendoli e spazi occupati in
quartiere, nessuna voce s’è alzata contro lo sradicamento delle panchine
frequentate da persone indesiderabili perché povere. Tonite appare dunque
un’operazione sistematica di induzione all’oblio e un’occasione di propaganda:
il progetto è esistito più come spettacolo sui social network, meno in strada.
Così gli operatori sociali, gli artisti precari, gli intellettuali che si sono
prestati hanno svolto un lavoro comunicativo senza neppure ricevere adeguati
compensi: servi volontari per l’incubo della sicurezza. (voce a cura di
francesco migliaccio)
_______________________________
QUI L’INDICE DELLA CARTOGRAFIA
TATTOO CIRCUS
El Paso Occupato - Via Passo Buole, 47, Torino
(domenica, 16 marzo 14:00)
DALLE ORE 14,00 DUE GIORNI DI: TATTOO & PIERCING, MUSICA CARTOMANZIA,
ASTROLOGIA BEVERAGGI, DISTRO, TEATRO e INCONTRI ANTICARCERARI..
SABATO I5 ORE 15.30: "Esperienze e prospettive di autorganizzazione dietro
le sbarre. Un confronto tra vicende storiche e attuali su possibili percorsi
organizzativi per resistere al carcere intrecciando l'attivismo dei reclus* a
quello di chi lotta fuori. Partecipano:
- Daniel Pont, co-fondatore dell'organizzazione COPEL;
-Sindacato Nazionale Detenuti e Famiglie (SI.N.DE.F.). progetto sindacale
gestito da reclus* in sviluppo nelle carceri italiane; -Lisa, compagna
anarchica in contatto con il Sindacato Nazionale dei Detenuti e delle Detenute
tedesco (GGBO);
-Le/i curatori del libro "Alcuni scritti su Kamina Libre, identità
irriducibili di una lotta anti-carceraria", parole e pratiche di un collettivo
di prigionieri politici nelle carceri cilene.
ORE 2I,00: "COME SE NIENTE FOSSE -appello agli ultimi umani-" monologo
selvaggio di Caterpillar
DOMENICA 16
ORE 15.00: "Kyriakos vive nelle lotte! Solidarietà alle/agli anarchici sotto
attacco in Grecia!" Presentazione e aggiornamenti dall'Assemblea di
Solidarietà con i prigionieri e latitanti (Atene) e interventi telefonici
dal carcere.
-SABATO NOTTE IL BAR CHIUDERÀ ALLE ORE 2,00
- per una questione di igiene, il cane non entra, lascialo a casa
RICORDO LORENZO ORSETTI
giardini Orsetti - c.so Allamano 40-45 - Torino -
(domenica, 16 marzo 15:30)
Lorenzo Orsetti Anarchico fiorentino volontario nelle milizie curde nel Rojava.
Ucciso in combattimento il 18 Marzo 2019 contro l'ISIS. Aveva 33 anni IL
BAROCCHIO SQUAT INVITA AL RICORDO DI ORSO Domenica 16 Marzo 2025 ore 15.30 c/o
Giardini Orsetti in Corso Allamano 40/44 - Torino. Ripulitura della targa,
Giardinaggio, Canti di Lotta cura del Cor'Occhio, Distro Fenix e Merenda
Bellavita
Lunedì 10 marzo. A sorpresa un gruppo di antimilitarist* ha vivacemente
contestato l’avvio dei lavori di demolizione e scavo preliminari alla
costruzione di nuovo polo bellico a Torino.
Un’azione di battitura con fumogeni, cartelli, scritte e interventi diretti ad
automobilisti e passanti, si è tenuta in corso Marche, alla ex palazzina 37
della Alenia Aermacchi, in stato di abbandono da lunghi anni.
Vecchi abiti, scarpe e oggetti di uso quotidiano insanguinati sono quello che
resta dopo la guerra, i bombardamenti, i droni intelligenti. Le industrie d’armi
producono morte. Non dimentichiamolo.
Dopo un’ora a mezza di battitura gli/le antimilitarist* si sono spostat* al
mercato di corso Brunelleschi per dar vita ad un punto informativo tra gli
abitanti del quartiere.
La Città dell’Aesrospazio non deve decollare! Continueremo a metterci di mezzo.
Torino punta tutto sull’industria bellica per il rilancio dell’economia.
Un’economia di morte.
Ed è a Torino che sorgerà la Città dell’Aerospazio, un polo di eccellenza
promosso dal colosso armiero Leonardo e dal Politecnico subalpino.
Il Politecnico accelera il processo di integrazione nel complesso militare
industriale accingendosi a trasferire parte della ricerca in una struttura di
proprietà di Leonardo.
Il Politecnico abdica a qualsiasi finzione di neutralità della ricerca rispetto
agli interessi delle imprese e, nello specifico, di imprese il cui core business
è lo studio, progettazione e costruzione di velivoli da guerra sempre più
veloci, invisibili, micidiali.
La ricerca costa e l’imprenditoria bellica gioca la stessa partita fatta per
decenni dall’industria automobilistica a Torino: assorbire soldi pubblici per
fini privatissimi.
Lo scorso dicembre il Politecnico ha annunciato di essersi aggiudicato 23
milioni di euro del PNRR per la costruzione del pezzo di propria pertinenza
all’interno del perimetro dei vecchi capannoni industriali in rovina.
La parte di stretta pertinenza di Leonardo, è ben lungi dall’aver drenato i
soldi necessari. In febbraio sono iniziate le trattative con la Arexpo, una
società milanese a prevalente partecipazione pubblica.
Questo progetto è sostenuto dalla Camera di Commercio, dalla Regione Piemonte,
dal Comune di Torino e dal DAP – il Distretto Aerospaziale Piemontese, fondato
dall’attuale ministro della Difesa Crosetto, che ha il compito di promuovere
l’industria bellica nella nostra regione.
La Città dell’Aerospazio ospiterà un acceleratore d’innovazione nel campo della
Difesa, uno dei nove nodi europei del Defence Innovation Accelerator for the
North Atlantic (D.I.A.N.A), una struttura della NATO.
A Torino, grazie all’impegno degli antimilitaristi, da qualche anno la Città
dell’Aerospazio è uscita della cortina fumogena in cui era stata celata per
anni.
Il gioco è semplice. Puntano tutto sulla speranza occupazionale, sui viaggi
interplanetari, sul dual use. Alla gente mostrano navicelle aerospaziali,
millantano viaggi su Marte, mentre progettano e costruiscono cacciabombardieri,
droni spia e armati, satelliti in grado di fornire informazioni utili a colpire
obiettivi in qualsiasi angolo della terra.
Queste armi vengono vendute in ogni dove. Queste armi hanno ucciso milioni di
persone, distrutto città e villaggi, avvelenato irrimediabilmente interi
territori.
I laboratori di ricerca e gli stabilimenti di produzione bellica sono a due
passi dalle nostre case, a due passi dai giardinetti dove giocano i nostri
bambini.
Occorre capovolgere la logica perversa che vede nell’industria bellica il motore
che renderà più prospera la nostra città. Un’economia di guerra produce solo
altra guerra.
Provate ad immaginare quante scuole, ospedali, trasporti pubblici di prossimità
si potrebbero finanziare se la ricerca e la produzione venissero usate per la
vita di noi tutti, per la cura invece che per la guerra.
Ogni soldo speso per l’industria delle armi, è un soldo rubato alla tutela della
nostra salute. Quante persone muoiono ogni giorno nel nostro paese, perché non
sono riuscite ad accedere agli esami ed alle visite necessarie?
La guerra non è lontana. La guerra è qui, nella nostra città.
Per fermare le guerre non basta la testimonianza. Occorre incepparne i
meccanismi, bloccarne le basi. Porti ed aeroporti militari, caserme, poligoni di
tiro ed industrie belliche sono a due passi dalle nostre case.
Gettare sabbia nel motore del militarismo è possibile. Ed è sempre più urgente
di fronte alla corsa al riarmo che ci porta sempre più vicini ad una guerra
mondiale.
Dipende da ciascuno di noi.
Blocchiamo il nuovo polo bellico di Leonardo e Politecnico in corso Marche!
Coordinamento contro la guerra e chi la arma
antimilitarista.to@gmail.com
Rassegna stampa:
La Stampa:
https://www.lastampa.it/torino/2025/03/10/video/no_alla_cittadella_dellaerospazio_la_protesta_a_torino-15044572/
Radio onda d’urto:
> TORINO: CITTA’ DELL’AEROSPAZIO ANTIMILITARISTI CONTESTANO L’AVVIO DEI LAVORI
Pressenza:
> Città dell’aerospazio: antimilitarist* contestano l’avvio dei lavori
Torino oggi:
https://www.torinoggi.it/2025/03/10/leggi-notizia/argomenti/cronaca-11/articolo/blitz-antimilitarista-contro-il-polo-bellico-di-via-marche-la-guerra-e-qui-a-torino.html
Radio Blackout:
> No alla Cittadella dell’Aerospazio
Umanità Nova:
> Città dell’aerospazio a Torino: antimilitarist* contestano l’avvio dei lavori
RITUAL LABORATORIO VOCALE | 22-23 MARZO
Porta Palazzo - Zona mercato centrale
(sabato, 22 marzo 15:00)
Alos Laboratorio Ritual
Il mostruoso è spaventoso perché sconosciuto e fuori controllo.
È parte di noi, è zona in ombra che ci completa.
Il mostro, creatura estranea e portentosa, è un prodigio che avvisa.
Respirando possiamo conoscerlo, costruire il Rituale per liberarlo.
Nella voce possiamo trovare il chaos primordiale da cui nasce la vita.
Il laboratorio, pensato e realizzato dalla musicista e performer sperimentale
Alos, è un momento di condivisione che intende esplorare il legame fra voce e
rituale.
Un viaggio aperto a tutte le persone che vogliono, per motivi professionali o
personali, scoprire una parte di sé, intraprendere un pellegrinaggio comune
verso la dimensione mostruosa che la vocalità fa scaturire nel momento in cui ci
si connette con il proprio io più profondo e arcaico.
Durante il laboratorio si praticheranno tecniche di preparazione vocale e di uso
del diaframma, e si avrà la possibilità di creare piccoli Rituals per arrivare a
(ri)svegliare e abbracciare il proprio chaos.
A questo scopo, chi lo desidera, potrà portare oggetti, accessori, vestiti che
si sentono affini.
Chi è Alos
Alos AKA Stefania Pedretti (Vigevano, 1976) ha vissuto a Milano, Berlino e
Ravenna dove risiede tuttora.
Musicista, performer e artista attiva dal 1998. E’ co-fondatrice del noise duo
OvO con BrunoDorella e del collettivo Allun con Natalia Saurin. E’ attiva nello
spazio tra la cultura underground e l’arte contemporanea, e con i suoi progetti
ha suonato più di mille concerti tra Europa, Stati Uniti, Canada, Russia, Cina e
Vietnam.
Dal 2015 al 2024 ha collaborato, come musicista/ performer e Music Producer con
il regista teatrale svedese Markus Ohrn nel progetto Azdora, una produzione site
specific di Santarcangelo Festival sotto la curatela di Silvia Bottiroli. Dal
2017 al 2019 è stata curatrice musicale, insieme a Francesca Morello, di
Santarcangelo Festival, storico festival italiano di teatro contemporaneo,
Triennio che ha avuto come direttrici artistiche Eva Neklyaeva e Lisa Gilardino.
Inaugura nel 2003 il progetto Alos, nel cui percorso la musica dal vivo è
l’elemento centrale, riletto in ogni esibizione da una chiave performativa
diversa e immaginata a misura dell’oggetto d’indagine. Il suo lavoro trascende i
confini fra le arti performative, integrando musica sperimentale, performance,
improvvisazione, arte figurativa, installazione e video/art, con l’obiettivo di
coinvolgere attivamente il pubblico in uno spettacolo capace di far vivere una
forte esperienza sensoriale.
www.signorinaalos.com
https://www.instagram.com/stefania_alos_pedretti/
https://www.facebook.com/signorinaalos
https://www.facebook.com/stefania.alospedretti
http://signorinaalos.blogspot.com/
https://alos.bandcamp.com/
http://soundcloud.com/signorinaalos
http://www.youtube.com/user/signorinaalos?feature=mhee
http://ovolive.blogspot.com/
https://ovomusic.bandcamp.com/
Alcuni Dettagli Logistici
Il laboratorio prevede un massimo 15 partecipanti; per questo vi chiediamo di
prenotare scrivendo una mail a banda_mutanda(at)canaglie.net. Riceverete una
mail di conferma con i dettagli dello spazio e i materiali richiesti.
Prenotarsi significa occupare uno spazio! se non sei sicurx di poter venire, se
pensi di non essere presente in entrambi i giorni o se hai avuto un imprevisto,
permettici di aprire le porte ad altrx partecipanti e non lasciare posti vuoti,
scrivici tempestivamente e non darci buca all’ultimo minuto. Siamo un collettivo
che funziona in autogesione, vi chiediamo attenzione per le energie che mettiamo
nel costruire i nostri eventi.
La partecipazione è a contributo volontario e consapevole (metti quello che puoi
e ti senti). Il laboratorio ha per noi un costo logistico e di
contributiall’artista, e la nostra scelta collettiva è di lavorare affichè le
questioni economiche non siano una barriera per la partecipazione di nessunx.
Vi aspettiamo urlanti!
8 MARZO. ANARCOFEMMINIST* AL BALON
Balon - via Vittorio Andreis, 10152 Torino TO, Italia
(sabato, 8 marzo 10:30)
8 MARZO. ANARCOFEMMINIST* AL BALON
SABATO 8 MARZO
PUNTO INFO ANARCOFEMMINIST*
ORE 10,30 AL BALON
I NOSTRI CORPI SPEZZANO E ANNULLANO I CONFINI TRA I GENERI, LE FRONTIERE TRA GLI
STATI,
LE DIVISIONI IMPOSTE DALLA NAZIONE E DALLE TANTE LEGGI DEL PADRE, DEL PADRONE,
DEGLI DEI E DEI LORO PRETI.
SARÀ IN DISTRIBUZIONE L’OPUSCOLO ANARCHIA E TRANSFEMMINISMO
QUI POTETE LEGGERE E SCARICARE LIBERAMENTE I TESTI:
HTTPS://WWW.ANARRESINFO.ORG/TRANSFEMMINISMO-PERCORSI-E-PROSPETTIVE/
HTTPS://GERMINALTS.NOBLOGS.ORG/POST/2025/02/19/NON-CI-PUO-ESSERE-ANARCHISMO-SENZA-FEMMINISMO/
FEDERAZIONE ANARCHICA TORINESE
CORSO PALERMO 46
RIUNIONI – APERTE AGLI INTERESSATI - OGNI MARTEDÌ DALLE 20,30
WWW.ANARRESINFO.ORG
Sabato 8 marzo
punto info anarcofemminist*
ore 10,30 al Balon
I nostri corpi spezzano e annullano i confini tra i generi, le frontiere tra gli
Stati,
le divisioni imposte dalla nazione e dalle tante leggi del padre, del padrone,
degli dei e dei loro preti.
Sarà in distribuzione l’opuscolo Anarchia e transfemminismo
Qui potete leggere e scaricare liberamente i testi:
https://www.anarresinfo.org/transfemminismo-percorsi-e-prospettive/
https://germinalts.noblogs.org/post/2025/02/19/non-ci-puo-essere-anarchismo-senza-femminismo/
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20,30