Massa: sgomberata Casa RossaSgombero poliziesco all’alba di lunedì 9 dicembre contro la Casa Rossa Occupata
di Montignoso, a Massa (Massa Carrara). Blindati, polizia, funzionari della
Digos e operai dell’Anas in massa fuori da uno spazio che per 12 anni ha
rappresentato il fulcro di un’ampia comunità solidale, aperta a tante realtà di
tutta la zona delle Apuane e del nord della Toscana.
Solo sabato scorso, centinaia di persone hanno manifestato a Massa contro il
“ddl sicurezza”, ribadendo il diritto al dissenso. Ora, dopo lo sgombero, si
apre un nuovo capitolo per la resistenza apuana.
Dal presidio solidale fuori dalla Casa Rossa Occupata la corrispondenza di Radio
Onda d’Urto con un compagno. Ascolta o scarica
Di seguito, il comunicato della Casa Rossa:
“Casa rossa è ovunque, non si sgombera un’idea.
Oggi è stato eseguito lo sgombero della casa rossa occupata, ma la comunità
resistente che si è costruita in questi anni non si può sgomberare, è fatta di
persone, delle loro idee individuali e collettive e delle lotte che si sono
portate avanti per oltre un decennio.
Le centina di persone che si sono nuovamente ritrovate a Massa solo qualche
giorno fa hanno urlato chiaramente a questo governo che non sono disposte a
vedersi sottrarre ulteriori diritti da leggi di stampo fascista che minano ogni
libertà di manifestare dissenso e preoccupazione rispetto alla fase che sta
attraversando il paese.
Oggi salutiamo, momentaneamente, uno spazio fisico, un luogo di socialità, un
centro di discussione e di lotta, un posto in cui siamo cresciut3, dove siamo
stat3 accolt3, dove abbiamo riso, ci siamo divertit3 e arrabiat3, ma quello che
lì dentro, in quelle quattro mura, è stato costruito, non morirà mai.
Le idee, il valore dell’azione collettiva che hanno permesso la nascita e la
vita di un luogo come la Casa Rossa si riprodurranno, cresceranno e vivranno
ovunque.
In questi ultimi intensi mesi la comunità che ci compone e sostiene ha
dimostrato di saper trasformare l’energia dei colpi subiti ribaltandola in uno
slancio in avanti. È stato fatto con il percorso per la conquista e il
riconoscimento dei beni comuni e nelle decine di assemblee che si sono succedute
in queste settimane. Sarebbe inutile lamentare la brutalità di queste destre, o
dirci sorprese per aver avuto la dimostrazione che la legalità che paventano è
fatta solo di manganelli e sgomberi. Piuttosto siamo fermamente convinti che il
territorio saprà riconoscere ciò che questo sgombero simboleggia in termini più
ampi e agire di conseguenza.
Oggi si apre un nuovo capitolo: dalla Casa Rossa alla resistenza apuana. Chi
pensava di fermarci capirà presto di aver commesso un grosso errore.
Non resteremo molto senza casa.
Ci vediamo oggi alle ore 18 all’ex cinema Astor per un’assemblea pubblica.
Sui cadaveri dei leoni banchettano le iene credendo di aver vinto, ma le iene
restano iene e i leoni restano leoni.”
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