Terza puntata di queste pillole di passione filmica dedicata a Un semplice
incidente di Jafar Panahi, un film composito e raccontato attraverso molti
registri, tra cui anche quello comico, per narrare la tragedia del rancore e
della vendetta per la repressione e la tortura subita da parte di un regime
fascista e teocratico, scollato dalla gente comune incarnata da questi sei
personaggi pirandelliani nella loro tragicità, che rappresentano bene la società
iraniana. La vendetta non è violenta, ma forse l’ossessione non viene eliminata
dai cervelli e dai sensi ancora in cattività.
Il regista è solito utilizzare l’impianto neorealista, ereditato dal maestro
Kiarostami, arricchendolo con spunti divertenti – ma funzionali all’analisi
della società in cui si immerge personalmente. Anche in questo caso il film è
realizzato con espedienti, aggirando la censura e sulla base della propria
diretta esperienza di detenuto nelle galere degli ayatollah.
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Abbiamo riportato il punto di vista di Youssef Boussoumah, attivista
anticoloniale, collabora con Parole d’Honneur e QG Decolonial L’attacco
contro l’Iran è stato un attacco imperialista perchè, indipendentemente da ciò
che si pensa del regime iraniano [e non serve ora aprire questo dibattito], è da
sempre l’obiettivo principale dell’imperialismo americano, questo perché l’Iran
ha una […]
La Russia e la guerra israelo americana con l'Iran.
Vi proponiamo testimonianze e prese di posizione di singoli ed organizzazioni
iraniane dopo l’attacco israeliano del 13 giugno e l’appello di alcuni gruppi di
esuli iraniani in Italia. “Rifiutate le narrazioni semplicistiche. Non siamo né
pedine di Israele né pedine del regime islamico. Non crediamo né nelle bombe
“liberatorie” né nei mullah “resistenti”. Siamo intrappolati […]
In meno di 10 giorni il regime della dinastia Assad si è sciolto come la neve al
sole. Le truppe governative si sono ritirate quasi senza combattere di fronte
all’avanzata jihadista dell’HTS. A Damasco il dittatore ha negoziato le resa in
cambio della possibilità di raggiungere la propria famiglia, scappata a Mosca da
novembre. Le […]
La situazione a Gaza, specie al nord, è, se possibile, ancora peggiorata
nell’ultimo mese, mentre si moltiplicano i segnali di una lenta, inesorabile
escalation bellica, che va dal Libano all’Iran alla Siria. Sullo sfondo le
elezioni statunitensi che potrebbero portare ad un’ulteriore deflagrazione. Ne
abbiamo parlato con Stefano Capello Ascolta la diretta:
Gli omicidi da parte di Israele di Fuad Shukr, il massimo leader militare di
Hezbollah, a Beirut, e del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh, a Teheran,
hanno sollevato nuovamente lo spettro di una guerra regionale che coinvolga
avversari regionali – una guerra che potrebbe potenzialmente trascinare gli
Stati Uniti nella mischia. Prendendo di mira […]
Più della metà degli iraniani non ha votato al primo turno per l’elezione del
nuovo presidente del paese, dopo la morte di Raisi. Gli iraniani sono chiamati a
scegliere tra candidati designati dalla ristretta élite teocratica che governa
il paese da 45 anni sulle basi di una costituzione basata sulla legge coranica.
Repubblica islamica presenta […]
Il botta e risposta tra Iran ed Israele, che si inserisce in un precedente
quadro di conflitto a bassa intensità, potrebbe, nonostante le pressioni
internazionali, deflagrare in un conflitto aperto dagli effetti devastanti. Dopo
l’attacco israeliano all’ambasciata iraniana a Damasco, la risposta della
repubblica islamica era solo questione di tempo. Il governo teocratico iraniano
si […]
Dalla fine dell’Ottocento, con Nikola Tesla, si cerca di sviluppare tecnologie
capaci di muovere degli oggetti a distanza. Le guerre sono state un acceleratore
del loro sviluppo, fino ai giorni nostri
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