Facciamo il punto sulla situazione a Gaza e sulla Global Sumud Flotilla, di
nuovo in viaggio verso la Striscia. Poi dialoghiamo con Manolo Luppichini,
videomaker che ha affiancato la Flotilla a bordo di una delle imbarcazioni
L'articolo Newsroom Extra – Gaza, il blocco dei visti umanitari. La Flotilla non
si ferma proviene da IrpiMedia.
Tag - Palestina
In Cina, due eventi hanno segnato la fine dell’estate: il vertice
dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai e la parata militare per
l’80° anniversario della vittoria nella guerra anti-giapponese. Poi, ci
spostiamo in Myanmar con l’inchiesta sui legami tra il regime militare birmano e
la multinazionale italiana Danieli
L'articolo Newsroom – La Cina ridisegna l’ordine globale. In Myanmar i legami
tra industria e regime proviene da IrpiMedia.
Da anni diverse ong, anche israeliane, raccontano le strategie con cui Israele
caccia i palestinesi dai territori occupati. Denunce ignorate dalle autorità
israeliane ma che invece sono state accolte, almeno in parte, dalle Nazioni
unite
L'articolo Non solo Gaza. Come funziona l’occupazione della Cisgiordania
proviene da IrpiMedia.
Chi decide davvero se un’azienda è etica? E cosa succede quando le regole
cambiano per far sembrare etico anche chi è coinvolto nell’occupazione militare
dei territori palestinesi? Poi ci spostiamo in Italia, dove la trasparenza sui
finanziamenti elettorali è spesso solo sulla carta
L'articolo Newsroom – Gli sconti delle agenzie di rating etico per le aziende
filoisraeliane. Eurodeputati eludono le leggi sui finanziamenti elettorali
proviene da IrpiMedia.
A guadagnarci sono le aziende da anni coinvolte in contenziosi per il ruolo
nelle occupazioni dei territori palestinesi, come Caterpillar, promosse a pieni
voti dagli indici di Morgan Stanley Capital International (Msci) e Morningstar
Sustainalytics
L'articolo Due agenzie di rating Esg cambiano i criteri di valutazione a favore
delle aziende coinvolte nel conflitto israelo-palestinese proviene da IrpiMedia.
Mentre la crisi umanitaria si aggrava sempre di più nella Striscia, e nessun
carico di generi di prima necessità entra dai valichi, i prezzi sono fuori
controllo e gli episodi di violenza in aumento. Ma di chi è la responsabilità di
questa situazione?
L'articolo Gaza e gli aiuti umanitari: tra mercato nero, arma di guerra e
diritti negati proviene da IrpiMedia.
Jared Kushner, marito di Ivanka Trump, ha avuto un ruolo centrale nella prima
amministrazione del tycoon. E ora fa affari in mezzo mondo, dai Balcani a Gaza,
dove è stato uno dei primi a parlare del valore immobiliare della Striscia
L'articolo Gli affari del genero di Trump tra conflitto di interessi e influenze
straniere proviene da IrpiMedia.
Gli unici dati esistenti sono del ministero della Salute palestinese. Israele
dice che sono manipolati, ma non spiega come, né dà cifre alternative. Al
contrario, gli esperti internazionali difendono e apprezzano il metodo dei
palestinesi
L'articolo Come si contano le vittime civili a Gaza? proviene da IrpiMedia.
L’organizzazione IHRA nel 2016 ha dato una nuova definizione del concetto, in
uso fin da fine ‘800. Negli anni, il governo di Israele l’ha utilizzata per
difendere le proprie politiche in Palestina. Non gli ebrei, secondo diversi
esperti
L'articolo Come Israele strumentalizza l’antisemitismo proviene da IrpiMedia.
Devo avere una casa
per andare in giro per il mondo.
Sono passati 30 anni da quando una manciata di sognatorə, tra studentə,
lavoratorə e disoccupatə, decise di liberare lo spazio di via Revello 3 in zona
San Paolo.
30 anni di rottura contro il deserto attorno lasciato dalle istituzioni.
30 anni di lotta insieme, attraversando generazioni, crisi e repressione, slanci
rivoluzionari.
A 30 anni da quel giorno, viviamo in un periodo di guerra continua, per questo
il nostro primo pensiero va alla Palestina, un periodo governato dai fascisti
del terzo millennio che ogni giorno erodono i diritti conquistati con le lotte
del passato, tentando di spezzare i legami e le reti solidali che creano le
nostre comunità resistenti. Tre decadi in cui abbiamo visto inasprirsi a suon di
decreti sicurezza, la repressione per chi lotta, chi non si allinea e tiene alta
l’attenzione sulle violenze perpetrate dal governo, siano esse fisiche o
sociali.
Ma se siamo ancora qui è perché il centro sociale ha saputo creare negli
anni quelle reti che non si piegano alla repressione del capitale o a
rigurgiti fascisti, diventando parte integrante e pulsante del quartiere e della
città.
Via Revello e via Millio sono gli spazi che abbiamo chiamato e continuiamo a
chiamare casa per tuttə.
Spazi che ai bisogni reali hanno dato risposte concrete attraverso gli
sportelli per la casa, il lavoro o supporto legale. Spazi che
garantiscono un’accessibilità alle cure fuori dalle logiche capitalistiche e
patriarcali, come la microclinica Fatih, la consultoria FAM o la palestra
popolare Dante Di Nanni.
Spazi che hanno dato la possibilità di sperimentare e di condividere conoscenze
in modo circolare, senza capi né maestrə, creando i laboratori che ancora oggi
vivono nel centro, dall’Hacklab al Gila, dal birrificio SNEB alla ciclofficina,
dall’orto di Walter alla biblioteca Goliarda Sapienza. E altri, che aspettano di
essere aperti.
Spazi che ogni anno accolgono e danno voce, attraverso assemblee e incontri, a
lotte locali e nazionali. Al fianco dellə ultimə e də marginalizzatə e a difesa
degli spazi pubblici, del territorio e delle libertà che ci stanno rubando.
Spazi che si svuotano per riempire le strade, liberare altri luoghi oppure
proteggerli dalle tasche degli speculatori, per essere il sassolino che inceppa
gli ingranaggi, per portare conflitto, come reale motore di cambiamento.
Guardando al Chiapas e al Kurdistan per prendere spunto per nuove forme di lotta
che riescano ad essere breccia.
Spazi che hanno creato una comunità antifascista che da 30 anni si oppone a
leggi neoliberali e liberticide, alla detenzione amministrativa e razzista, alle
guerre genocide, alla devastazione dei territori, alla sovradeteminazione dei
corpi.
Spazi che hanno permesso a migliaia di persone di fare socialità fuori dalle
logiche commerciali, semplicemente attraversando il centro, partecipando alle
cene popolari o alle centinaia di serate con proposte musicali e teatrali
lontano dal mainstream.
Spazi attraversati da chi non c’è più, ma portiamo sempre nel cuore.
Per questo vogliamo festeggiare, non un compleanno o un anniversario, ma 30 anni
di comunità in lotta. 30 anni di complicità e solidarietà.
30 anni di osare e sognare insieme l’avvenire.
E lo faremo come sempre dal basso ma in grande e lentamente.
Abbiamo iniziato ritrovandoci alla cena sociale di venerdì 11 ottobre per una
serata in compagnia e farci gli auguri. Grazie mille a tutt3, è stato un ottimo
inizio! Proseguiremo il 19 ottore con una serataccia tra performance, metalli
rigenerati, fuochi e percussioni che ci faranno danzare fino a tardi!
CHI SOGNA NON SARA’ MAI SOL@
CHI LOTTA NON MUORE MAI!